Spitzer, Leo
Dante Della Terza
Critico e filologo austriaco (Vienna 1887-Forte dei Marmi 1960); allievo di W. Meyer Lübke, studiò a Parigi, a Lipsia, a Roma. Ottenuta nel 1913 la libera docenza in lingue [...] letterature neolatine, professore straordinario a Bonn, insegnò poi filologiaromanza a Merburgo, a Istanbul (1933-36) e, in latino o in vernacolo desunti da tutta l'area romanza.
Pur concepite nella solitudine del soggiorno turco come " modesti ...
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UGO di Persico
Cristina Dusio
UGO di Persico. – Ignoti sono gli estremi biografici di questo poeta nato a Cremona sul finire del XII secolo.
Il suo nome figura nel congedo della Frotula noiae moralis [...] alla Padania: l’Enoio, in Studi mediolatini e volgari, LI (2005), pp. 131-166; Id., (Andrian de) Palais, trovatore lombardo?, in Studi di filologiaromanza offerti a Valeria Bertolucci Pizzorusso, a cura di P.G. Beltrami et al., Pisa 2006, pp. 709 s. ...
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Everardo Alemanno
Francesco Tateo
Poeta e retore (sec. XIII), così soprannominato per distinguerlo da E. di Béthune autore del Graecismus, col quale fu a lungo confuso; è noto come autore di un'arte [...] et XIIIe siècle, Parigi 1962, 38-39, 336-377; G. Mari, Ritmo latino e terminologia ritmica medievale, in " Studi FilologiaRomanza " VIII (1901) 44-45, 67; F. Quadlbauer, Die antike Theorie der genera dicendi im lateinischen Mittelalter, Vienna 1962 ...
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ANASTASIO
Claudio Leonardi
Frate minore, forse del convento fiorentino di Santa Croce, vissuto nella prima metà del secolo XIV, compilò una riduzione latina dell'Eneide, su cui ser Andrea Lancia avrebbe [...] s.; E. G. Parodi, I rifacimenti e le traduzioni italiane dall'Eneide di Virgilio Prima dei Rinascimento, in Studi di filologiaromanza, V (1887), pp. 312 s.; W. A. Copinger, Supplement to Hain's Repertorium Bibliographicum, II, Milano 1950, nn. 6161 ...
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nullo
Bruno Bernabei
Aggettivo e pronome indefinito, che ricorre con ampia frequenza in tutte le Opere di Dante. Come ‛ nulla ' (v.), nelle opere canoniche di D. non è mai accompagnato da negazione.
Quale [...] volta, in Vn II 9); in nulla parte, " in nessun luogo " (Pd XXXI 54, Fiore XLI 4, Detto 54); da nulla parte, " sotto nessun aspetto ", " in nessun modo " (solo in Cv I VII 6).
Bibl. - N. Zingarelli, in " Studj di filologiaromanza " i (1884) 76. ...
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CASASSAGIA, Bartolomeo
Renato Pastore
Nato probabilmente in Catalogna, come lo zio, il barcellonese Antonio Cariteo, in data imprecisata, il C. partecipò nel primo decennio del Cinquecento al revival [...] catalana a Napoli, espresso dai circoli culturali aragonesi, e legò il suo nome al primo capitolo degli studi di filologiaromanza in Italia.
Le uniche notizie puntuali che lo riguardano si esauriscono infatti nella conservazione delle sue traduzioni ...
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Cintra, Luís Miguel
Simona Fina
Attore cinematografico e teatrale e regista teatrale portoghese, nato il 29 aprile 1949 a Madrid. Versatile e dotato di grandi capacità interpretative, C. è un volto [...] soulier de satin (1985) di Manoel de Oliveira, che hanno costituito il momento più alto della sua arte.
Studente di filologiaromanza all'Università di Lisbona, debuttò a metà degli anni Sessanta nel Teatro universitario, dove fu notato da João César ...
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fittizio
Francesco Tateo
Aggettivo presente una volta nella Commedia e qualche volta nel Convivio, per designare ciò che non è ‛ vero ' nel senso effettivo del termine, ma che simula il vero: esso è [...] Filol. it. " VII (1944) 42-45; F. Flamini, Le opere minori di D.A., Livorno 1909, I 141; G. Paparelli, Fictio, in " Filologiaromanza " VII (1960) 2 ss.; H. Pflaum, Il " modus tractandi " della D.C., in " Giorn. dant. " XXXIX (1936) 153 ss.; F. Tateo ...
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ARMANNINO da Bologna
Ghino Ghinassi
Figlio di Tommasino di Armannino, notaio e dettatore bolognese autore di una Ars dictandi dal titolo Microcosmus, dovette nascere prima del 1260, se fin dal 1285 [...] è redatta in prosa con solo qualche brano in versi.
Bibl.: G. Mazzatinti, La Fiorita di Armannino giudice, in Giornale di FilologiaRomanza, III(1881), pp. 1-51; G. Zaccagnini, Per la storia letteraria del Duecento, in Il Libro e la Stampa, VI (1912 ...
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mille [plur. mila, milia]
Bruno Bernabei
È concepito da D. quale simbolo del moto accrescitivo, poiché le cifre ad esso superiori si designano con i suoi multipli: Cv II XIV 4 mille significa lo movimento [...] , e If XXVI 112 cento milia. La voce occorre anche in Fiore XCVI 1 e CXLIX 5.
Bibl. - N. Zingarelli, in " Studj di FilologiaRomanza " I (1884) 36; B. Bianchi, in " Archivio Glottologico Italiano " XIII (1893) 217-220; per Pg III 68: F. D'Ovidio, in ...
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filologia
filologìa s. f. [dal lat. philologĭa, gr. ϕιλολογία, comp. di ϕιλο- «filo-» e λόγος «discorso»; propr. «amore dello studio, della dottrina»]. – 1. Insieme di discipline intese alla ricostruzione di documenti letterarî e alla loro...
filologo
filòlogo s. m. (f. -a) [dal lat. philolŏgus, gr. ϕιλόλογος; v. filologia] (pl. m. -gi, meno com. -ghi). – Cultore della filologia: f. classico, f. romanzo. In funzione attributiva o predicativa, per indicare l’indirizzo specialmente...