Le ricerche per sapere quando fu sostituito il nome di filosofo e quindi filosofia al termine sofo (o sofista) e sofia, hanno un interesse puramente filologico, poiché quel che importa alla filosofia è [...] rivolte al pensiero greco-romano per lo sviluppo notevole che l'umanesimo e la cultura che ne uscì diedero alla filologiaclassica. Salvo che per Platone ed Aristotele, di cui possediamo certo la maggior parte delle opere, e per Cicerone, Seneca ...
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– I film come illustrazioni di concetti. Ontologia del cinema. Cinema e filosofia come pratiche creative. Immagini ed esperienza. Bibliografia
Se il 21° sec. si è aperto con il riconoscimento, emerso da più lati, dell’impossibilità di una teoria unica e onnicomprensiva sul mezzo cinematografico e con ... ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Michele Ciliberto
Esistono le tradizioni filosofiche nazionali? E se esistono, qual è il tratto distintivo di quella italiana? È una domanda nella quale si intrecciano problemi di fondo: i caratteri di una nazione, la sua autocoscienza culturale e civile, la consapevole differenza da altre ‘tradizioni’ ... ...
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Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La f. può definirsi come una forma di sapere che, pur nella grande varietà ... ...
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Dal gr. φιλοσοφία «desiderio di sapere». Il termine indica un ambito disciplinare assai variegato e uno sviluppo storico tutt’altro che lineare. La definizione della f. occidentale è parte integrante della sua problematica, ed è riferita di epoca in epoca a sfere più o meno ampie della cultura in una ... ...
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Antonio Rainone
Negli ultimi decenni del 20° sec. sono giunte a maturazione e hanno acquistato larga diffusione idee che erano implicite o allo stato embrionale nei primi anni Sessanta. Non si tratta tanto di esplicite idee sul ruolo o sul compito della f. (tema che in passato, soprattutto in ambito ... ...
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Filosofia
Alfonso Maierù
Nella cronaca attribuita a Niccolò Jamsilla, Federico II è presentato come studioso di filosofia e promotore degli studi filosofici: "giacché era studioso di filosofia, ch'egli stesso coltivò personalmente e ordinò che fosse propagata nel suo regno" (1726, col. 495D). La ... ...
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Stefano De Luca
L'amore per la conoscenza
L'unica definizione condivisa della filosofia (dal greco philèo "amare" e sophìa "sapienza") è contenuta nell'etimologia della parola: amore per il sapere e dunque continua ricerca della conoscenza. Questa affascinante avventura, iniziata in Grecia 2.600 anni ... ...
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Filosofia
Redazione
Il rapporto tra filosofia e cinema
Filosofia del cinema, da una parte, ed estetica cinematografica, dall'altra, benché strettamente connesse e talora sovrapposte al punto che spesso la loro distinzione si è fatta evanescente, sono però due ambiti della ricerca filosofica che la ... ...
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filosofìa [Der. del lat. philosophia, dal gr. philosophía, comp. di philo- "filo-" e sophía "sapienza"] [FAF] F. della fisica: v. storia e filosofia della fisica. ◆ [FAF] F. della Natura: v. epistemologia: II 437 f. ◆ [FAF] F. naturale: espressione usata sia in passato per indicare quella parte della ... ...
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Filosofia e società
Carlo Augusto Viano
I termini del problema
Se si considera la filosofia come una forma di sapere, simile alla matematica o alle scienze della natura, il rapporto con la società potrebbe non sembrare rilevante per spiegare il suo contenuto o il suo sviluppo storico: infatti a quelle ... ...
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(XV, p. 354; App. IV, I, p. 796)
Filosofie orientali in Occidente. − Un'analisi della fortuna delle f. e delle religioni orientali nel dopoguerra in Occidente (Europa e Stati Uniti) non può prescindere da un dato di fatto: gli Stati Uniti sono diventati il luogo privilegiato dell'incontro con l'Oriente, ... ...
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La produzione filosofica dopo il 1945 ha senza dubbio risentito fortemente della seconda guerra mondiale, del trauma che essa aveva rappresentato nella vita delle nazioni soprattutto europee. La sua conclusione rese, infatti, sempre più chiara la coscienza, oltreché di profonde divisioni interne, della ... ...
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Eugenio Garin
di Eugenio Garin
Filosofia
sommario: 1. Considerazioni preliminari. 2. Filosofia speculativa e filosofia scientifica. 3. Limiti e contraddizioni della filosofia scientifica. 4. Il primo Novecento: la crisi del positivismo. 5. Pragmatismo e idealismo. 6. Fra scienze della natura e scienze ... ...
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Vincenzo Placella
. Il concetto di f. in Dante. Per f., ai tempi di D., s'intendeva tutto l'ambito del sapere compreso nelle opere di Aristotele, il Filosofo per antonomasia. Anzi, negli ultimi secoli del Medioevo, essa aveva acquistato il significato di " sapere profano " in contrapposizione alla ... ...
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Renato LAZZARINI
Vasto movimento filosofico, molti motivi del quale si ritrovano in sistemi noti sotto altri nomi, e che va distinto da una semplice psicologia dei valori. Questa fonda il valore e il disvalore sul sentimento soggettivo, al quale si deve se l'idealità ossia il valore esiste; mentre ... ...
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(fr. bible; sp. biblia; ted. Bibel; ingl. btble).
Sommario: Natura e carattere della Bibbia: Nome e divisione, autorità e ispirazione, p. 879; numero dei libri e canone, p. 882; ordine dei libri e carattere [...] in gran parte, e il Griesbach, che introdusse il principio della classificazione. C. Lachmann, nome illustre negli annali della filologiaclassica, per il primo osò dare (Berlino 1831) un testo corretto a norma dei codici più antichi e della Volgata ...
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ROMANZO
Bruno LAVAGNINI
Ferdinando NERI
F. G.
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Emerico VARADY
Oriente. - Se la differenziazione del romanzo dalla novella va cercata in una diversità quantitativa, cioè in una maggiore lunghezza [...] 257); è da aggiungere ora, fra l'altro, il frammento di Antonio Diogene, pubblicato da C. Gallavotti, in Studi italiani di filologiaclassica, n. s., vol. VIII (1930), p. 247 segg., e il frammento di narrazione romanzesca in Pap. Soc. It., I, 1935, n ...
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La bibliografia (gr. βιβλίον "libro" e γράϕιο "scrivo") nel significato suo più proprio, quando si separi dalla bibliologia (v.) e dalla scienza delle biblioteche (v.), comprende tutto ciò che si riferisce [...] e romanzi del'700, Bergamo 1903. Bibliografie per studî letterarî sono pure: L. Valmaggi, Manuale storico-bibliografico di filologiaclassica, Torino 1894; G. Pitré, Bibliografia delle tradizioni popolari d'Italia, Torino-Palermo 1894; A. Segarizzi ...
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Filologo e letterato, nato a Campobasso il 5 dicembre 1849, morto a Napoli il 24 novembre 1925. Si laureò a Pisa nel 1870; dal 1870 al 1875 insegnò lettere latine e greche nei licei di Bologna e di Milano; [...] Rajna e G. Vitelli, in Marzocco, 6 dicembre 1925; commem. all'Istituto Lombardo di Scienze e Lettere in Rendiconti, LVIII, fasc. 16-20; G. Zitarosa, L'opera di F. d'O., Napoli 1931. Per gli studî di filologiaclassica v. A. Sogliano, in Μονσεῖν, LII. ...
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GADAMER, Hans Georg
Valerio Verra
Filosofo tedesco, nato a Marburgo l'11 febbraio 1900. Dopo essersi laureato in filosofia con Natorp nel 1922, ha studiato filologiaclassica e successivamente ha conseguito [...] la libera docenza con Heidegger a Marburgo nel 1929. È stato professore di filosofia a Lipsia dal 1939, a Francoforte dal 1947 e dal 1949 al 1968 ad Heidelberg. Ha fondato e diretto, insieme con H. Kuhn, ...
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MAI, Angelo
Gianni Gervasoni
Cardinale e filologo, nato a Schilpario (Bergamo) il 7 marzo 1782, morto a Castel Gandolfo l'8 settembre 1854. Nel 1799 entrò a far parte della Compagnia di Gesù e studiò [...] 2ª ed., Brescia 1928; id., A. M., Tito Cicconi e Bern. De-Rossi, in Scuola cattolica, agosto e settembre 1928; id., Studi e ricerche sui filologi e la filologiaclassica tra il '700 e l'800 in Italia, Bergamo 1929, pp. 37-257; id., Linee di storia d ...
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Filologo nato ad Avellino il 6 giugno 1859, morto a Napoli il 13 agosto 1930. Si laureò in lettere presso l'università di Napoli. Dopo avere insegnato breve tempo nelle scuole medie, nel 1884 fu nominato [...] arcaico, ivi 1924; La letteratura latina anteriore all'influenza ellenica, voll. 3, ivi 1924; Studi critici di filologiaclassica e moderna, ivi 1926; Studi critici e scritti varii, ivi 1927; Il Giappone vittorioso, Milano 1908; Trilogia intorno ...
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PERROTTA, Gennaro
Filologoclassico, nato a Termoli (Campobasso) il 19 maggio 1900; allievo di G. Pasquali a Firenze, è stato prof. di letteratura greca nell'università di Catania (1930-32), di Cagliari [...] , 1926), sulla lirica e sul dramma greco: oltre ai numerosi articoli e saggi su riviste e periodici di filologiaclassica, si ricordino le opere: I tragici greci, Bari 1931; Saffo e Pindaro, Bari 1935; Sofocle, Messina 1935. È fondatore e direttore ...
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Filologoclassico, nato a Matera il 17 novembre 1866. Dal 1894 al 1900 professore di letterature classiche nell'Istituto superiore di Firenze, dal 1901 professore di letteratura greca nell'università di [...] Roma, dove insegnò anche, per incarico, letteratura bizantina. I suoi principali lavori nel campo della filologiaclassica e bizantina sono le edizioni teubneriane di Giamblico (Lipsia 1895) e Palefato (Lipsia 1902), l'edizione e traduzione di ...
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filologia
filologìa s. f. [dal lat. philologĭa, gr. ϕιλολογία, comp. di ϕιλο- «filo-» e λόγος «discorso»; propr. «amore dello studio, della dottrina»]. – 1. Insieme di discipline intese alla ricostruzione di documenti letterarî e alla loro...
filologo
filòlogo s. m. (f. -a) [dal lat. philolŏgus, gr. ϕιλόλογος; v. filologia] (pl. m. -gi, meno com. -ghi). – Cultore della filologia: f. classico, f. romanzo. In funzione attributiva o predicativa, per indicare l’indirizzo specialmente...