LUNA (XXI, pagina 650)
Lucio Gialanella
Quella parte dell'astronomia, che si occupa dello studio della Luna, si designa col nome generale di selenologia (dal greco Σελήνη "Luna", e λόγος "discorso"); [...] la natura della Luna del tutto simile a quella della Terra, con monti, valli, mari, ecc. Lo stesso supposero Democrito, Filolao e Metone; Aristotele ne dimostrò la forma sferica e Aristarco assegnò un valore al suo diametro e alla sua distanza dalla ...
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Legislatore. Secondo Diodoro (XIII, 34; XVI, 82) fu membro d'una commissione per un codice di leggi, che da lui prese il nome e per cui ebbe onori divini. Egli si sarebbe punito da sé stesso con la morte [...] e un D. s'incontra a Eleusi, dove apprende da Demetra la pratica dei misteri. Conosciamo infine un D. di Corinto, amasio di Filolao, col quale poi si trasferisce a Tebe. L'apparizione di D. a Corinto, per quanto fugace, potrebbe renderci ragione del ...
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(dal gr. ἀστρονομία) - Le origini dell'astronomia presso i popoli primitivi si confondono con quelle della civiltà e della religione. Non è da pensare tuttavia che la psiche collettiva degli aggregati [...] C., e autore di una teoria delle maree, che il Duhem trova concordante con le vedute di Cartesio. Più che a Filolao, considerato sino ai tempi dello Schiaparelli come il precursore di Copernico, il titolo glorioso spetta ad Aristarco, del quale alla ...
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filosofia
Dal gr. φιλοσοφία «desiderio di sapere». Il termine indica un ambito disciplinare assai variegato e uno sviluppo storico tutt’altro che lineare. La definizione della f. occidentale è parte [...] pitagorici il primato della matematica, la dottrina della metempsicosi, la cosmologia del Timeo. Aristotele discusse le dottrine di Filolao e dei «cosiddetti pitagorici» circa la natura del numero e le cause delle cose, ma criticò le loro dottrine ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Johannes Kepler
Eberhard Knobloch
Johannes Kepler
Johannes Kepler nacque il 27 dicembre 1571 a Weil der Stadt, nei pressi di Stoccarda, nel Ducato protestante [...] , peraltro accreditata dallo stesso Copernico che nel Libro I del De revolutionibus rimandava alle tesi eliocentriche di Filolao e Aristarco, era fondata sia sulla base di fonti storiche accreditate (Aristotele e i suoi commentatori; frammenti ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La geometria dei problemi
Luca Simeoni
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel V secolo a.C., la geometria si afferma sulle altre matematiche per la sua capacità [...] rispetto all’aritmetica e si colloca al centro di una profonda riflessione sul loro linguaggio e i loro metodi. Come afferma Filolao, un pitagorico vissuto nel tardo V secolo a.C., la geometria è insomma principio e madrepatria delle altre discipline ...
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MOTO
Federigo ENRIQUES
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
1. Moto assoluto e relativo per gli antichi. - Il senso comune distingue fra moto assoluto e moto relativo, prendendo per quest'ultimo il moto [...] il presupposto di tale veduta. Ancora più chiaro si scopre l'influsso del concetto relativistico del moto nei sistemi astronomici di Filolao, di Iceta e di Ecfanto; il primo dei quali fa muovere la Terra intorno a un ipotetico fuoco centrale, mentre ...
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uno
Termine utilizzato (sia come sostantivo sia come aggettivo) in ambito logico per classificare l’elemento di un insieme o di una classe qualsiasi; in relazione alla serie dei numeri naturali, per [...] definire metafisico in cui l’u. è inteso come Dio o come divino, e come bene (Aezio, I, VII, 18). Filolao e Archita, secondo la testimonianza di Teone di Smirne, definiscono in modo interscambiabile l’u. come monade (Expositio rerum mathematicarum ad ...
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MATEMATICA
Federico Enriques
Matematica, o matematiche (gr. τὰ μαϑηματικά da μάϑημα "insegnamento") significa originariamente "disciplina" o "scienza razionale". Questo significato conferirono alla [...] analogico e simbolico, intinto del misticismo che, fin da principio, si trova mescolato alle speculazioni della scuola. Filolao, un secolo dopo Pitagora, diceva che "ogni cosa conosciuta possiede un numero e nulla possiamo comprendere o conoscere ...
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Nacque a Toruń (ted. Thorn), città polacca del voivodato della Pomerania, il 19 febbraio 1473, da Nicolò C. e Barbara Watzelrod, e morì a Frauenburg il 24 maggio 1543. Il padre era nativo di Cracovia e [...] Veneto, Paolo dal Pozzo Toscanelli); nella sua opera egli cita solamente i fautori antichi della terra mobile: Iceta, Filolao, Eraclide Pontico, Ecfanto ed Aristarco, dei cui sistemi non si aveva allora che una vaghissima cognizione
Già nel 1507 ...
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pitagorismo
s. m. [dal gr. πυϑαγορισμός]. – La dottrina del matematico e filosofo greco Pitàgora di Samo (sec. 6° a. C.), la cui opera e il cui insegnamento non sono sempre distinguibili da quelli dei suoi immediati seguaci e di più tarde...