Psicoanalisi
Lucilla Albano
Il rapporto tra psicoanalisi e cinema
Nel 1895, mentre a Vienna venivano pubblicati gli Studien über Hysterie di J. Breuer e S. Freud, atto di fondazione di una nuova disciplina [...] in the dark (1944; Le schiave della città) di Mitchell Leisen; e di western come Pursued (1947; Notte senza fine) di Raoul Walsh. Infine vi sono film che riguardano esplicitamente la malattia psichica e l'istituzione psichiatrica come The snake pit ...
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Musical
Massimo Marchelli
Genere cinematografico in cui lo sviluppo narrativo e drammaturgico della vicenda è strutturato su canzoni e danze. Seppur erede di una forma di spettacolo nata nel teatro [...] (1935; Cappello a cilindro) di Mark Sandrich resta il loro film più significativo, ma sono da ricordare almeno Swing time (1936; modernizzazione, proponendo una versione musicale, in ambientazione western, del ratto delle Sabine. M. dalle chiare ...
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Antropologia visiva
Cecilia Pennacini
Il rapporto tra antropologia visiva e mezzo cinematografico
Adottando la definizione semiologica introdotta da C. Geertz (1975) e largamente accettata, si intende [...] i loro stessi occhi. Tra tali progetti va ricordato il film The Kayapo, out of the forest, realizzato nel 1987 da verbale in maniera complessa.
Bibliografia
B. Malinowski, Argonauts of the Western Pacific, London 1922 (trad. it. Roma 1978).
G. ...
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western
〈u̯èstën〉 agg. ingl. [der. di west]. – Delle regioni occidentali degli Stati Uniti e del Canada. Film w. (o, assol., un western, i western), nel linguaggio cinematografico, genere tipico del cinema statunitense, nato come rappresentazione...
film
s. m. (ant. f.) [dall’ingl. film, propr. «membrana»]. – 1. a. Pellicola fotografica o cinematografica, e anche l’emulsione sensibile stesa sulla pellicola, sia ancora vergine sia già impressionata: f. in bianco e nero, f. a colori; nell’uso...