Percorsi introduttivi - La forma cinema nella sua evoluzione storica
Francesco Casetti
La forma cinema nella sua evoluzione storica
Una realtà al plurale
Il cinema va pensato al plurale. È infatti [...] cinema: un'industria capace di sfornare 'prototipi in serie' (ogni film è unico, e tuttavia assomiglia a ciò che si è già visto di qui l'importanza dei generi), basata su un lavoro collettivo ben coordinato dalla casa di produzione (il producer è la ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] miniaturizzata e individuale del kinetoscopio a quella, ingigantita e collettiva, della proiezione su grande schermo (The Mary Irwin di bellezza. Oltre che un trionfo dello sport, tale film fu però anche un trionfo del Kitsch e della retorica nazista ...
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Percorsi introduttivi - L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Paolo Bertetto
L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Nel suo celebre saggio Le cinéma, ou l'homme imaginaire (1956) [...] -vive e ri-crea questa Stimmung in una sorta di collettiva e strutturale coazione a ripetere, in un'infinita varietà di Georg W. Pabst. E dopo di lei tutte le dark lady del film noir, da Lauren Bacall a Veronica Lake, da Barbara Stanwyck a Lizabeth ...
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Musical
On and off Broadway
Musical e commedia musicale in Italia
di Valerio Cappelli
24 marzo
Alla settantacinquesima edizione dei premi Oscar il film che ottiene il maggior numero di riconoscimenti, [...] a Broadway nel 1975. Il ritorno al grande successo del film cantato e ballato, già anticipato dai due Oscar e dalle e i ballerini, quindi umanità, fantasia e invito all'evasione collettiva. Il musical è ritornato a essere un autentico sfogo creativo ...
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Autore
Giorgio De Vincenti
Concetto generale, non specifico del cinema, che nel campo dell'estetica individua il soggetto dell'operazione artistica. Su questo concetto si focalizzano alcune delle principali [...] . come 'creatore' e 'genio', e le due componenti, tecnologica e di lavoro collettivo, che caratterizzano il cinema e danno un carattere peculiare al processo di realizzazione dei film.
L'artista come 'divino artefice'
Il concetto di 'artista' che il ...
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Critica cinematografica
Bruno Roberti
Quadro generale e sviluppo storico
di Daniele Dottorini
La storia della c. c. si è sviluppata parallelamente alla storia del cinema, spesso accompagnandone (o [...] teorie del cinema) si è caratterizzata per un approccio che vede nel film un oggetto complesso, luogo di formazione e di espressione simbolica dell'immaginario collettivo di una cultura. In tale prospettiva, l'opera cinematografica non rimanda tanto ...
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Istituto nazionale L.U.C.E
Gian Piero Brunetta
di Gian Piero Brunetta
Organo tecnico istituito nel 1924 e denominato inizialmente L'Unione Cinematografica Educativa (da cui l'acronimo L.U.C.E., usato [...] ufficialmente la L.U.C.E. e ad utilizzare la sua organizzazione tecnica ed i suoi film per fini di educazione, istruzione e propaganda". Il 5 novembre 1925, con il r.d simbolica, quasi a suggerire un ascensus collettivo sulle orme di Mussolini, ormai ...
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Sceneggiatore
Giuliana Muscio
Lo sceneggiatore è colui che scrive la sceneggiatura di un film, o alcune sue parti, da solo o in collaborazione. Nel cinema statunitense di solito viene scelto dal produttore, [...] attività più o meno gratificanti di scrittore per il cinema alla Film d'arte per il romanzo Si gira … (poi noto in inchiesta, e comunque da un dibattito, da un'idea collettiva.Il modo tipico di scrivere una sceneggiatura neorealista si intuisce ...
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LEONE, Sergio
Valerio Caprara
Nacque a Roma il 3 genn. 1929 da Vincenzo, in arte Roberto Roberti, apprezzato e prolifico "direttore artistico" del cinema muto, e da Edvige Valcarenghi, attrice col nome [...] di commedia umana, di ricerca del tempo perduto nell'immaginario collettivo. C'era una volta in America si struttura come una quella di O. De Fornari, S. L., Firenze 1977 (ripresa in Tutti i film di S. L., Milano 1984, e rist. 1997) e quella di F. ...
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Guerra, film di
Mino Argentieri
Il f. di g. si configura come la messa in scena di un conflitto drammatico, storicamente identificato nei suoi riferimenti, in cui l'evento bellico non si limita a fare [...] finale, nel caso sia di un protagonista 'collettivo', una pattuglia o un intero esercito, sia di sacrificio di milioni di persone. Anche a Hollywood non ci fu oblio. I film più realistici vennero realizzati nel 1945: The story of G.I. Joe ( ...
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arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere...
mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...