Film d'archivio
Stefano Francia Di Celle
Per f. d'a. s'intende l'utilizzazione di immagini cinematografiche tratte da archivi, collezioni e repertori, al fine di una costruzione filmica autonoma, attraverso [...] risalgono al 1917 quando i cineasti sovietici del collettivo Skobelev furono incaricati di ricapitolare le tappe salienti famiglie ebree olandesi durante la Seconda guerra mondiale, e Angelo's film (2000) sulla vita di un cineamatore greco.Il f. d' ...
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Il complesso delle attività artistiche, tecniche, industriali che concorrono alla realizzazione di spettacoli cinematografici (film) e anche l’insieme di questi, come opera complessiva, in quanto concreta [...] attori come M. Sennett, M. Pickford, L. Gish), passò alla Triangle Film insieme a T.H. Ince e M. Sennett, ed è grazie a questi sala appariva un fenomeno irreversibile (il rituale collettivo sostituito dal consumo individuale della televisione), dall ...
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Regista, sceneggiatore e attore polacco, di famiglia ebrea, naturalizzato francese (n. Parigi 1933). La sua produzione cinematografica appare dominata da ossessioni: la circolarità e il ritorno, l'acqua, [...] . Conobbe lo scrittore Gérard Brach, futuro co-sceneggiatore di quasi tutti i suoi film, e girò ad Amsterdam La rivière de diamants, un episodio del collettivo Les plus belles escrocqueries du monde (1964). Nel 1966 riuscì finalmente a girare ...
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Genere letterario, estesosi poi al cinema, in cui l’elemento narrativo si fonda su ipotesi o intuizioni di carattere più o meno plausibilmente scientifico e si sviluppa in una mescolanza di fantasia e [...] incentrato sui cambiamenti dell’inconscio individuale e collettivo determinati dalle trasformazioni tecnologiche e sociali. In dream of electric sheep? (1968), da cui è stato tratto il film Blade runner di R. Scott (1982), è il simbolo della caduta ...
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Attore, regista e sceneggiatore cinematografico italiano (n. Manciano La Misericordia, Castiglion Fiorentino, Arezzo, 1952). Nato in una famiglia contadina toscana, da bambino resta impressionato dal modo [...] teatro d’avanguardia, lavorando nelle cantine romane del collettivo teatrale Beat 72. In tale contesto prende forma la un premio speciale della Giuria di Cannes, un Cesar, 2 European Film awards, un Bafta award, uno Screen actors guild award, 3 premi ...
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Sceneggiatore, produttore, attore e regista cinematografico (n. New York 1946). Dopo aver combattuto nel Vietnam, si è diplomato (1968) in una scuola di cinema e ha esordito nella regia con The seizure [...] raggiunto notorietà internazionale come regista con Platoon (1986, premio Oscar per la regia), film al quale si deve la riapertura del dibattito collettivo sulla guerra del Vietnam. Attraverso un cinema aggressivo, sovraccarico e spettacolare, S. ha ...
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Regista francese di origine algerina (n. 1953). Le sue opere sono fortemente evocative degli anni del colonialismo francese e ripercorrono in modo drammatico e senza retorica le differenze culturali tra [...] sua pellicola Indigènes è stata candidata all'Oscar come miglior film straniero. B. ha ricevuto numerosi riconoscimenti di critica e di pubblico, tra i quali il premio collettivo assegnato dalla giuria del Festival di Cannes agli attori di Indigènes ...
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Regia
Teatro
di Antonio Audino
Il termine regia continua a essere centrale nella riflessione contemporanea sul teatro. Per quanto di recente acquisizione (e, peraltro, di uso esclusivamente italiano), [...] protagonisti della Nouvelle vague francese, volle firmare i suoi film, compresi i primi esperimenti di cinema elettronico realizzati in video, con il nome collettivo Gruppo Dziga Vertov, richiamandosi alla rivoluzione del cineocchio e inaugurando ...
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Tarantino, Quentin
Simone Emiliani
Regista, sceneggiatore, attore cinematografico statunitense, nato a Knoxville (Tennesse) il 27 marzo 1963. Nel 1994, con Pulp Fiction, ha ottenuto la Palma d'Oro al [...] si è rivelato al pubblico come attore in Golden girls (1988), film per la TV in cui imitava Elvis Presley. Nel 1992 ha di R. Rodriguez, ha realizzato l'ultimo episodio del collettivo Four rooms (1995) ed è stato il protagonista psicopatico di ...
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STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] 1910-1970) anche dopo la fine della loro esperienza collettiva. Non possono più offrire, invece, il loro contributo Dick, Il cacciatore di androidi; nell'ambito del secondo, oltre a molti film di B. De Palma (Carrie, ''Carrie'' lo sguardo di Satana, ...
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arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere...
mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...