Kulešov, Lev Vladimirovič
Ornella Calvarese
Regista cinematografico, scenografo e teorico russo, nato a Tambov il 13 gennaio 1899 e morto a Mosca il 29 marzo 1970. Considerato sin dal 1929 il 'padre' [...] morte) K. volle uscire dalla routine per dimostrare che il suo collettivo era ormai in grado di risolvere qualsiasi problema tecnico, all'altezza dei film d'azione americani. Del film rimane soltanto una versione mutila di tre rulli che sono però ...
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Algeria
Giuseppe Gariazzo
Cinematografia
Il cinema in A., fatta eccezione per le immagini realizzate ad Algeri alla fine del 19° sec. da Félix Mesguich per conto dei fratelli Lumière, nacque negli anni [...] originale, affronta il tema della guerra e costituisce uno dei film cardine di questa cinematografia. Lakhdar-Hamina iniziò così una filmografia più politica, da un punto di vista collettivo e militante, di tutta l'Africa Settentrionale, ...
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Grant, Cary
Gaia Marotta
Nome d'arte di Archibald Alexander Leach, attore cinematografico inglese, naturalizzato statunitense, nato a Bristol (Inghilterra) il 18 gennaio 1904 e morto a Davenport (Iowa) [...] potersi identificare. G. ha rappresentato nell'immaginario collettivo il mito cinematografico per eccellenza, un modello indiscusso Paramount che prevedeva la realizzazione in un anno di sette film con i quali si fece notare dal pubblico e iniziò ...
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Zavattini, Cesare
Cristina Jandelli
Soggettista e sceneggiatore, scrittore e giornalista, nato a Luzzara (Reggio Emilia) il 20 settembre 1902 e morto a Roma 13 ottobre 1989. Con il suo lavoro complessivo [...] incompiuto di un 'viaggio in Italia' ideato fin dal 1944 e prospettato anche a Roberto Rossellini, la formula collettiva individuata nel film-inchiesta (L'amore in città; Siamo donne, 1953; I misteri di Roma, 1963) e l'approdo al documentario ...
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Kieślowski, Krzysztof
Serafino Murri
Regista e sceneggiatore polacco, nato a Varsavia il 27 giugno 1941 e morto ivi il 13 marzo 1996. Rivelatosi all'attenzione internazionale grazie al monumentale film [...] giudiziarie nel 1972, quando per la WFD firmò con un collettivo di registi il mediometraggio Robotnicy '71: nic o nas bez successivo Przypadek (1981; Il caso o Destino cieco) è un film duro, geniale e suggestivo, bloccato dalla censura fino al 1987, ...
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Blasetti, Alessandro
Stefania Carpiceci
Regista e critico cinematografico, nato a Roma il 3 luglio 1900 e morto ivi il 1° febbraio 1987. Uomo di cinema a tutto campo, rivelò un talento naturale in molti [...] anche impiegato di banca. Nel 1919 comparve come attore generico nei film di Mario Caserini e di Lucio d'Ambra. Nel 1923-24 iniziò interamente coniugata al femminile e interpretata da un collettivo di attrici: Dina Sassoli, Mariella Lotti, Doris ...
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Kelly, Gene
Lorenzo Esposito
Nome d'arte di Eugene Curran Kelly, attore e regista statunitense nato a Pittsburgh (Pennsylvania) il 23 agosto 1912 e morto a Los Angeles il 2 febbraio 1996. Il modo di [...] già in coppia con Donen ‒ la messa in scena dei numeri musicali di film come Cover girl (1944; Fascino) di Charles Vidor e dei già citati Take macchina seduttiva in grado di riconfigurare nell'immaginario collettivo il senso dello spazio, del tempo e ...
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Perù
Daniele Dottorini
Cinematografia
La prima proiezione pubblica in P. risale al 2 gennaio 1897, quando furono proiettati alcuni corti con il sistema Vitascope di Thomas Alva Edison. Già dal 1899 [...] fine degli anni Trenta, di case di produzione come la Amauta Film (attiva dal 1937 al 1940) e la Huascaran Films (nata nel di un contadino costretto a emigrare in città, firmato dal collettivo di registi del Grupo Chaski il cui progetto era quello ...
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Hill, Walter
Federico Chiacchiari
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, nato a Long Beach (California) il 10 gennaio 1942. Cineasta 'di frontiera', nella sua opera difficilmente [...] atipico che anticipa la coppia costituita da un bianco e un nero del film di H. 48 hours (1982; 48 ore). Nello stesso anno segnò un'epoca della storia del cinema e dell'immaginario collettivo e che sarebbe diventato uno dei suoi più grandi successi ...
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Berlin, Irving
Riccardo Martelli
Nome d'arte di Israel Isidore Beilin, compositore russo di famiglia ebrea, naturalizzato statunitense, nato l'11 maggio 1888 in Bielorussia e morto a New York il 22 [...] to cheek ‒ sono entrate a far parte del patrimonio collettivo degli Stati Uniti. Il suo contributo diretto al cinema , con Douglas Fairbanks; ma i produttori di quest'ultimo film, convinti che i musical fossero ormai fuori moda, fecero tagliare ...
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arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere...
mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...