Stačka
Naum Kleiman
(URSS 1924, 1925, Sciopero, bianco e nero, 95m a 18 fps); regia: Sergej Ejzenštejn; produzione: Goskino; sceneggiatura: Collettivo Proletkul′t (Sergej Ejzenštejn, Grigorij Aleksandrov, [...] , le maschere della commedia dell'arte, le caricature di Grandville, il romanzo naturalista di Émile Zola. Insieme ai primi film di Lev Kulešov (Neobyčajnye priključenija Mistera Vesta v strane bol′ševikov) e di Dziga Vertov (Kinoglaz, 1924), Stačka ...
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Prometheus-Film Ag
Lorenzo Dorelli
Casa di produzione e di distribuzione cinematografica tedesca, fondata a Berlino nel 1925. Legata indirettamente alla Kommunistische Partei Deutschland (KPD), la P. [...] berliner Arbeiter wohnt (1930) di Slatan Theodor Dudow, una serie di film proletari di reportage, la P. mise in cantiere i suoi primi film sonori e nel 1931 affidò al 'collettivo artistico' formato da Bertolt Brecht, Hanns Eisler e Dudow l'incarico ...
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Dean, James (propr. James Byron)
Luigi Guarnieri
Attore cinematografico statunitense, nato a Marion (Indiana) l'8 febbraio 1931 e morto a Paso Robles (California) il 30 settembre 1955. Uno dei miti più [...] , assegnandogli uno spazio smisurato nell'immaginario collettivo, inversamente proporzionale alla durata effimera del suo identità e in preda a confuse aspirazioni. Nel suo terzo e ultimo film, Giant (1956; Il gigante) di George Stevens, D. si ...
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Schoedsack, Ernest B. (propr. Schoedsack, Ernest Beaumont)
Lorenzo Esposito
Regista cinematografico statunitense, nato l'8 giugno 1893 a Council Bluffs (Iowa) e morto ivi il 23 dicembre 1979. La sua [...] alla luce i luoghi oscuri del rimosso e dell'inconscio collettivo anche attraverso la semplice messa in scena per es. anche come Caccia fatale) e di The monkey's paw (1933). Nel film del 1932 l'avventura e le mitologie del vampiro e del mad doctor s ...
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documentario
documentàrio s. m. – La forma cinematografica, nata con il cinema stesso (le ‘vedute’ dei Lumière) e incentrata sulla ‘vita colta sul fatto’ e sul documento reale, ha visto negli anni Duemila, [...] sia la forza testimoniale dei mille occhi di telecamerine digitali che hanno documentato i disordini genovesi. Sono così nati filmcollettivi come gli italiani Un altro mondo è possibile (2001) e Lettere dalla Palestina (2002), il portoghese O estado ...
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Tynjanov, Jurij Nikolaevič
Daniele Dottorini
Scrittore, teorico della letteratura e sceneggiatore russo, nato a Rezica (od. Vitebsk) il 18 ottobre 1894 e morto a Mosca il 20 dicembre 1943. Considerando [...] una prospettiva individuale che costituisce un elemento di rottura rispetto ai film russi degli anni Venti, incentrati, al contrario, sulla messa in scena di un soggetto collettivo (gli operai, i contadini ecc.). La convinzione che il cinema possa ...
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RABAGLIATI, Alberto
Paolo Somigli
RABAGLIATI, Alberto. – Nacque a Milano il 27 giugno 1906 da Leandro Valentino e da Delfina Besso, di origine piemontese. Trascorse l’infanzia e la giovinezza nella [...] ? di Alfredo Sabato e Guido Trento. Lo scarso successo del film e, in generale, del suo tentativo di carriera cinematografica in di teatro leggero; nel 1945 partecipò allo spettacolo collettivo Roma città chiusa, allestito a Roma per celebrare la ...
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Ice
Sergio Arecco
(USA 1969, 1970, bianco e nero, 132m); regia: Robert Kramer; produzione: David C. Stone per Monument Film/American Film Institute; sceneggiatura: Robert Kramer; fotografia: Robert [...] commenta se stessa. Il 'film nel film' di Robert Kramer è un lavoro complesso e stratificato sul farsi stesso del cinema inteso come inesauribile testimonianza visivo-sonora, in presa diretta, del vissuto individuale e collettivo (dove i due termini ...
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Szabó, István
Daniela Angelucci
Regista cinematografico ungherese, nato a Budapest il 18 febbraio 1938. Tra gli autori più conosciuti e premiati del suo Paese, rappresentante del nuovo cinema che si [...] 25 (1973; Via dei pompieri 25), riuscito e ben strutturato ritratto collettivo che testimonia la capacità narrativa del regista. Ancora Budapest è lo sfondo dei due film successivi, Budapesti mesék (1976, I racconti di Budapest) e Bizalom, storia ...
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PARADZANOV, Sergej Iosifovic
Daniele Dottorini
Paradžanov, Sergej Iosifovič (forma russa di Paradjanian, Sarkis)
Regista armeno, nato a Tbilisi (Georgia) il 9 gennaio 1924 e morto a Erevan (Armenia) [...] sulla pietra) nel quale le tematiche del lavoro collettivo in un centro minerario e della condanna del settarismo curato da Sergej I. Jutkevič. Mentre stava lavorando a un nuovo film insieme a Viktor B. Šklovskij, il caposcuola del formalismo russo, ...
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arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere...
mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...