Vilipeso dalla critica, schiacciato su un presunto reazionarismo in bilico tra cliché e superficialità socio-antropologica, il poliziottesco è uscito dalla serie cadetta quando ha smesso di parlare dell’Italia [...] La piovra) hanno contribuito a plasmare l’immaginario collettivo premendo sulle necessità espressive e sulle urgenze di maggio-agosto 2002, pp. 288-292.Saulini, M., Il titolo dei film diventa modulo locutivo comune, in “«Cultura e Scuola», XXVI, 102, ...
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Enrico FinkPatrilineare. Una storia di fantasmiTorino, Lindau, 2025 Il romanzo autobiografico è un genere insidioso, nella misura in cui si rischia di ricostruire il vissuto di un individuo o di una famiglia [...] uomo, sul muro avevano attaccato il manifesto di un nuovo film americano, di quelli che ora finalmente potevano circolare. Si bene» [p. 216]), ma al tema, personale e collettivo, dell’identità, dell’appartenenza a una tradizione, alle generazioni ...
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Aquino e Palestrina o dei paesi di provenienzaI toponimi, oltre a essere divenuti cognomi, sono strettamente associati a personaggi celebri in tutto il mondo perché associati indelebilmente al nome di [...] : poco più di 5.000 abitanti a 1.045 m di altitudine. Il suo nome (dal greco tardo purízo ‘incendiare’) è noto per il film di John Huston del 1985 che neppure aveva a che fare con il paese, ma narrava delle vicende di due famiglie, i Partanna (altro ...
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Canto le ebbrezze dei bagni d’azzurro,e l’Ideale che annega nel fango…on irrider, fratello, al mio sussurro,se qualche volta piango: giacché più del mio pallido demone,odio il minio e la maschera al pensiero,giacché [...] album, è stata concepita nel 2013 per l’ingegno del collettivo Motel Forlanini. Già dal singolo Le ragazze di Porta Venezia del Consiglio socialista, soprannominato Sigonella, in richiamo al film di Martin Scorsese del 1976, Taxi Driver. L’ ...
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Qualcuno era comunistaperché Berlinguer era una brava persona(Qualcuno era comunista, Giorgio Gaber, 1992)Basta vedere il corpo di Enrico Berlinguer, carne esile, spalle dirompenti, come un tuono, per [...] di appartenenza a un partito: una dimensione collettiva e comunitaria, oltre che filosofico-ideale, Enrico, l’Enrico di tutti, per l’ultimo saluto. Ho cercato di vedere il film coi suoi occhi: gli occhi di un uomo fedele al PCI per oltre sessant’anni ...
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È un lungo inno alla vita The Fabelmans (2022), il racconto di formazione di uno Steven Spielberg capace di fare i conti con il suo “vizio”, teso a spostare l’orizzonte un po’ più in là, come nel dialogo [...] insieme la storia del giovane Spielberg e quella di un sogno collettivo, di un’invenzione senza futuro destinata a cambiare lo sguardo, fotografie di, di clown e di acrobati».Le scene del film The Greatest Show on Earth (Il più grande spettacolo del ...
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Più adattamento che traduzione, Il Padrino (The Godfather, 1972) rovescia il vieto dogma della superiorità letteraria indagando il complesso intreccio tra racconto e medium filmico. Vi è, nell’opera di [...] trilogia che, ancor prima di imporsi nell’immaginario collettivo, riflette l’originaria dicotomia del cinema di compianto Ferruccio Amendola (Michael Corleone/Al Pacino).L’italo-americano del film è un inglese con pronuncia di tipo L2, mentre nel ...
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Come visto nella rubrica precedente (Toponimi in viaggio. Nomi di luogo italiani transonimizzati in ogni parte nel mondo), alcuni nomi di luogo italiani si sono trasformati diventando un qualcos’altro, [...] e dei fratelli che fondarono la casa di moda nel 1913. La fama mondiale dell’azienda è stata suggellata nel 2006 dal film di David Frankel “Il diavolo veste Prada”, con Meryl Streep. All’origine del toponimo è il latino prata ‘insieme di prati’, con ...
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Apriamo con questo numero della rubrica una sezione dedicata all’onomastica letteraria, ovvero ai nomi dei personaggi, dei luoghi, delle insegne che compaiono nelle opere letterarie, analizzando l’uso, [...] un cortocircuito tra il libro Via col vento dove già nel 1939 il nome Scarlett era stato tradotto in Rossella, e un film che Elsa Morante (meno verosimilmente i suoi personaggi) aveva potuto vedere a Roma al più presto nel 1946 al cinema Splendore ...
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Nel suo saggio Storia culturale della canzone italiana (Il Saggiatore, 2019), Jacopo Tomatis, musicologo e docente di etnomusicologia dell’Università di Torino, pone degli interrogativi alla portata di [...] che ha sostituito il Festivalbar nell’immaginario collettivo, proponendo notti itineranti per le piazze strano» (‘mi hai fatto sentire strano’, che rievoca l’aggettivo strano del film Viaggi di nozze di Carlo Verdone del 1995); «I’ve been missing ...
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arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere...
mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
Martóne, Mario. - Regista teatrale e cinematografico italiano (n. Napoli 1959). Dopo alcune prove sperimentali (Avventure al di là di Thule, Faust), fondò nel 1978 il gruppo teatrale Falso Movimento, proponendo, con L'incrinatura e Musica da...
Regista e sceneggiatore cinematografico italiano (n. Napoli 1950). Ha studiato a Milano all'Accademia del Piccolo Teatro e nel 1972 è stato tra i fondatori del Teatro dell'Elfo. Nel 1983 ha diretto il suo primo film, Sogno di una notte d'estate,...