VENTURA La prima origine di quelle milizie mercenarie, che si raccoglieranno poi a formare le Compagnie di ventura, risale a secoli remoti del Medioevo. Già nel sistema di guerra feudale, il signore dava [...] combattono nelle guerre interne d'Italia, ma in Fiandra, sotto Filippo il Bello, e più tardi a Crécy (1346) e dispregio lanciavano poeti e scrittori, il Petrarca e il Salutati, il Villani e l'Azario, e tentativi di leghe erano stati promossi da ...
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Soldato armato di arco (v.). Gli arcieri nell'antichità. L'arco, arma antichissima, già usata dai cacciatori dell'età paleolitica, e diffusissima nelle sue varie forme, fu largamente impiegato in tutte [...] Luigi VI il Grosso (1098-1108) si diffusero in Francia; Filippo Augusto (1180-1223) creò le prime compagnie di balestrieri a piedi dagli statuti sincroni come dai cronisti (specialmente dal Villani) risulta che verso il 1380 nelle bande mercenarie ...
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L'interesse per l'a., in Europa e negli Stati Uniti, non solo si è fortemente accentuato nel generale rinnovamento dei metodi di analisi letteraria, ma anche, e soprattutto, è stato coinvolto dalla determinazione [...] Barbari -, dall'altro, Plutarco e D. Laerzio fra i classici, F. Villani, V. da Bisticci, N. Machiavelli fra i moderni. Solo la frequenza foscoliana di Didimo Chierico e quella leopardiana di Filippo Ottonieri - a loro volta deformate proiezioni ...
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(fr. baton; sp. bastión; ted. Stock; ingl. stick). L'uso del bastone è stato ed è assai vario presso i differenti popoli e a seconda del loro grado di civiltà. Possono qui esserne ricordati, anche nel [...] come nella descrizione che ci dà il Froissart dei villani ribelli nel 1358 (jacquerie). I pastori usavano un bastone occhio. L'uso del bastoncino è abbastanza comune nel sec. XV: Filippo il Buono, duca di Borgogna, aveva un bastoncino d'avorio, ...
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Il nome è derivato da karm (kerem), "vigna, frutteto" con la desinenza vezzeggiativa (e)l; e significa "giardino".
Dal Libano che si protende a sud verso il mare di Tiberiade fino ai monti Gelboe, un ramo [...] 1211), Giacomo da Vitry (c. 1211) e, più tardi il Villani (1300).
Ottenuta una definitiva forma latina, gli eremiti del Carmelo si , e la riforma di Turenne, promossa nel 1604 dal padre Filippo Thibault, che si estese a molte provincie dell'ordine. In ...
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TAGLIACOZZO (A. T., 24-25-26 bis)
Roberto ALMAGIA
Ignazio Carlo GAVINI
Giuseppe MARINI
Città dell'Abruzzo (provincia di Aquila) a breve distanza dal confine del Lazio, pittorescamente situata fra 733 [...] Lepanto. Seguirono altri dieci duchi della stessa casa, fino a Filippo III, al quale, aboliti i feudi, rimase il palazzo, poi Historia fiorentina, ibid., e in Follini, Firenze 1816; G. Villani, Cronica, in Gherardi, Firenze 1844; C. De Cherrier, La ...
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. Famiglia di popolo, venne in Firenze da Val di Pesa intorno alla metà del sec. XIII; primo vi è ricordato nel 1271 un Corsino di Bonaccolto da Pergolato. Ascritta all'arte della lana, acquistò grande [...] Ungheria (1347), pronunziò un discorso conservatoci in volgare dal Villani (Cron., XII, 109); Giovanni, gran siniscalco d' società coi Medici una delle banche più fiorenti; Bartolomeo di Filippo (1622-85) fu dal granduca Ferdinando II creato marchese ...
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. Antica famiglia di Pavia, tuttora vivente, d'origine incerta. Personaggi storici di questa famiglia appaiono solo nel sec. XII. Nel 1180, un Lanfranco B. è podestà di Tortona. Un Murro (altri Moro) verso [...] "gentileuomo dei signori da Beccheria di Pavia in Lombardia" (Giov. Villani, Ist. fior., VI, c. 65), accusato di favorire i 1402, durante la minorità dei due figli di Gian Galeazzo. Filippo Maria, come fu proclamato duca di Milano, volle spegnere ...
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. Famiglia fiorentina, delle più notevoli tra le magnatizie, le cui origini sono avvolte nella leggenda: il Villani accenna, più che a tradizioni guerriere, a un passato mercantesco. Alla fine del secolo [...] ebbe invece il ceppo brasiliano dei Cavalcanti d'Albuquerque, originato a metà del sec. XVI dal matrimonio di un Filippo con Caterina d'Albuquerque.
Anche le lettere registrano alcuni nomi dei loro: Giovanni (v. sotto) narrò le vicende fiorentine ...
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Fu l'arte fiorentina del commercio internazionale dei panni di lana forestieri. I mercanti di Calimala, che acquistavano quei panni direttamente nei luoghi di produzione, soprattutto in Fiandra e in Inghilterra, [...] e posero le basi del primo capitalismo italiano. Giovanni Villani racconta che nel triennio 1336-1338 i venti fondaci di 1301, in latino, e del 1334 in volgare, per cura di G. Filippi (L'arte dei mercatanti di Calimala in Firenze e il suo più antico ...
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