AMADEO, Giovanni Antonio
Edoardo Arslan
Architetto e scultore, nacque a Pavia attorno al 1447, figlio di un Aloisio che nel 1450 fece testamento lasciando eredi universali i figli Giovanni Protasio, [...] nelle decorazioni vegetali fittissime, ma nelle sculture e nei rilievi figurati sono gli echi di Cristoforo Mantegazza, di FilippoLippi (forse attraverso Padova), della coeva scultura toscana; e di questo tempo, o poco lontani, pensiamo anche i ...
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PASTORIS, Federico
Matteo Piccioni
– Nacque nel maggio del 1837 ad Asti, da Paolo e da Giulia Teresa Micheletti, figlia di Irene Lagrange, nipote del noto matematico. Suo nonno Carlo Luigi Pastoris, [...] Cabianca di Verona, in Album della pubblica Esposizione del 1861, Torino 1861, pp. 55-57; Episodio della giovinezza di FilippoLippi, Quadro ad olio del signor C.F. Biscarra di Torino, in Album della pubblica Esposizione del 1862, Torino 1862 ...
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GALLORI, Emilio Pasquale
Rita Bernini
Nacque a Firenze il 3 apr. 1846 da Gaetano, bottegaio, e Assunta Raddi. Studiò all'Accademia delle belle arti della sua città, dove ebbe come insegnanti A. Costoli [...] di George Ponsonby Crawford, del maggiore F.I. Rickard e della signora Collard Drake (1875), una statuetta in terracotta raffigurante FilippoLippi (1876) e Mamma's darling (1878). Rientrato in Italia in quell'anno, si stabilì a Roma dove continuò a ...
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INGHIRAMI, Gimignano
Isabella Gagliardi
Nacque a Prato nel 1370 da Niccolò di Tedaldo, notaio appartenente al ramo pratese di un'antica famiglia di origine volterrana.
L'I. proveniva da una schiatta [...] palazzo un oratorio intitolato a S. Girolamo che poi dotò di una rendita di 1000 fiorini, mentre nel 1452 ordinò a FilippoLippi un dipinto delle esequie del santo per la cappella di S. Girolamo nella pieve di Prato e nel 1453 ne commissionò un ...
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STEFANO da Ferrara (Stefano di Benedetto)
Valentina Baradel
Del pittore non si conoscono le date di nascita e morte. Di origini ferraresi, la sua attività si svolse però principalmente nel Veneto, a [...] , anche Pietro Brandolese (1795), benché smentisse l’informazione e adducesse per l’autore dell’affresco il nome di Fra Filippo (Lippi) già avanzato da Michiel (1521-1543, 1800, p. 5), non ne mise comunque in dubbio la cronologia nel Quattrocento ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Andrea Mantegna, a Mantova dal 1460, lavora per tre generazioni presso i duchi Gonzaga. [...] dalla scultura romana.
Dagli anni Quaranta del Quattrocento, con i soggiorni in città di Donatello, Paolo Uccello e FilippoLippi, Padova è la testa di ponte per la penetrazione del Rinascimento toscano nel Nord Italia. La decorazione della cappella ...
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TOMMASO di Piero Trombetto
Paolo Benassai
Nacque a Prato verso il 1464 (la data può essere ricostruita sulla base della dichiarazione che egli rilasciò per la portata della decima del 1504, quando [...] aver tratto ispirazione da artisti attivi a Firenze a partire dai decenni centrali del Quattrocento, dal Beato Angelico a FilippoLippi, così come da pittori a lui coevi, dal Botticelli a Domenico Ghirlandaio e al Perugino, dei quali divulga le ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela De Giorgi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In parallelo alla riscoperta umanistica del valore dell’individuo, nel Quattrocento [...] in un vigoroso tutto tondo uno schema di posa che la pittura aveva timidamente sperimentato nel Profilo d’ignota di FilippoLippi a Berlino (Gemäldegalerie), la scultura potesse lanciare a sua volta una sfida importante all’arte sorella e marcarne ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela De Giorgi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra il 1440 e il 1465 a Firenze un gruppo di artisti elabora una variante del Rinascimento [...] linguaggio pittorico in netta contrapposizione con l’austera interpretazione del reale data dallo stesso Masaccio e dal suo seguace FilippoLippi. Questa nuova “visione più distesa e ottimistica, in cui i colori si imperlano di luce e la prospettiva ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Quattrocento, la penetrazione della pittura fiamminga in Italia appare di fondamentale [...] , Petrus Christus e di Rogier van der Weyden. La pittura, morto Masaccio nel 1428, si orienta velocemente, con FilippoLippi, Andrea del Castagno, Beato Angelico e Domenico Veneziano, verso le novità luministiche dei fiamminghi, come si vede nella ...
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lippiano
agg. Dell’allenatore di calcio Marcello Lippi. ◆ La difesa è questa, e giocherà probabilmente a quattro, […] come fu nella Juve degli esordi lippiani. (Marco Ansaldo, Stampa, 21 giugno 2001, p. 29, Sport) • Sul piano tattico una partita...
rosicone
s. m. (region.) Nella lingua colloquiale, chi rosica, chi si rode per rabbia, invidia, gelosia; usato anche come agg. ♦ Quindi le lolite più amate dagli adolescenti sono rimaste a casa. E così hanno fatto i loro fans. Almeno quasi...