L'ETA MEDIEVALE
Girolamo Arnaldi
L'ETÀ MEDIEVALE I confini del medioevo sono ormai due frontiere mobili. Accantonati i tradizionali 476 e 1492, si tende a spostarli sempre più in avanti: quello [...] legionari di Roma non si erano mai spinti, la conquista arabo-musulmana dell'Africa settentrionale e della Spagna, già sullo scorcio del eleggere Filippo, un prete addetto a un monastero sull'Esquilino. Fu Stefano III (768-772) a restaurare l'ordine, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
L’Italia repubblicana
Massimo Mastrogregori
La storiografia del Novecento: una lingua comune
Per presentare un quadro complessivo delle qualità specifiche degli studi di storia in Italia dal 1945 a [...] , comprese le orientali (ma l’inglese assume rilievo dominante e in arabo compaiono quasi soltanto lavori sulla vocabolario di scrittori anche ideologicamente lontani tra loro, come Filippo Tommaso Marinetti e Gramsci – è fatta valere polemicamente, ...
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FILIPPO da Novara (Navarra)
Margherita Spampinato Beretta
Nacque verso il 1190 nell'Italia settentrionale, forse a Novara, come indica il suo nome. Nei suoi Mémoires si qualifica espressamente come "Lombart", [...] signori dell'omonimo castello (in arabo, Yibne), fondato a metà de Fréville, Paris 1888. Vedi ora anche Filippo da Novara, Guerra di Federico II in et sur les écrits de Philippe de Navarre, in Bibl. de l'École des chartes, II (1840-41), pp. 1-31; G ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] Carlo V abdica e nel dominio della penisola italiana subentra il figlio Filippo II, re di Spagna, che diviene la mano armata della Controriforma: ma anche il serbocroato, il turco, l’arabo, il maltese, l’ebraico moderno presentano un certo numero di ...
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SARACENI DI SICILIA
AAnnliese Nef-Henri Bresc
I temi incrociati dei rapporti tra Federico II e i musulmani di Sicilia, dei legami dell'imperatore con i sovrani musulmani e della sua politica relativa [...] e del nonno Ruggero II. Come loro, l'imperatore conosceva l'arabo e poteva avere anche accesso diretto alle fonti e che non tarderà ad approfondirsi ‒ il processo contro l'eunuco Filippo di Mahdia, emiro di Ruggero II: accusato di tradimento in ...
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GREGORIO, Rosario
Giuseppe Giarrizzo
Nacque il 23 ott. 1753 nel quartiere palermitano dell'Olivuzza, primogenito di Francesco e di Benedetta Balestrini. Fu battezzato coi nomi di Gaspare Rosario Giovanni. [...] di Th. Erpenius e J. Golius), il G. apprese l'arabo quanto bastava ad affrontare un argomento di diplomatica che avrebbe contribuito sua opera, con la quale la Sicilia da Ruggero a Filippo II entrava nella grande storia dell'Europa moderna.
Dalla fine ...
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Il Rinascimento. Il contesto culturale e istituzionale
Cesare Vasoli
Il contesto culturale e istituzionale
La crisi politica e religiosa europea tra Trecento e Quattrocento
Tracciare un quadro sintetico [...] loro dominio al rango di una vera potenza. Le conquiste di Filippol'Ardito (1342-1404) permisero la formazione di un vasto stato che lunga lotta contro quel che restava dell'antico dominio arabo e nella formazione di una solida struttura politica e ...
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CANCELLERIA, REGNO DI SICILIA
TTheo Kölzer
Quello di 'cancelleria' è un termine convenzionale che definisce l'insieme di persone che in una corte reale si occupano della stesura dei documenti di un [...] 'ultimo periodo chiamò evidentemente presso di sé suo fratello Filippo e sempre sotto Federico si incontra un altro fratello, arabo nei documenti del regno di Ruggero II siano state prodotte della sua cancelleria. Con il governo di Costanza l'arabo ...
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GRILLO, Clelia (del)
Guido G. Fagioli Vercellone
Nacque a Genova nel 1684 (entro il luglio: alla morte, nell'agosto 1777, aveva già compiuto i 93 anni), in una famiglia patrizia illustre e doviziosa, [...] due fratelli, Agapito e Carlo, il secondo fu generale di Filippo V e cavaliere del Toson d'oro, mentre le femmine ammesse tutte le lingue, compreso l'arabo (l'italiano fu però privilegiato) e fu prevista l'ammissione di accademici non solo europei ...
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Figlio (Iesi 1194 - Castel Fiorentino, presso San Severo, Puglia, 1250) dell'imperatore Enrico VI e di Costanza d'Altavilla, fu posto, dopo la morte del padre e poi della madre, nel 1198, in seguito alle [...] Ottone fu battuto da Filippo Augusto di Francia, suo alleato, riuscì a diventare l'incontrastato padrone della corona impulso alla cultura, realizzando l'incontro fra tre civiltà, la latina, la greca e l'araba, promuovendo versioni di opere ignote ...
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stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...
rilancista
s. f. e m. e agg. Nel linguaggio politico e mediatico, chi, che rilancia, ripresenta come rinnovati programmi, obiettivi, parole d’ordine e simili. ♦ Maestro del gioco pesante nei meandri della politique politicienne, rilancista...