L'ETA ANTICA
Manlio Simonetti
L'ETÀ ANTICA
Le fonti
Al fine di conoscere la storia del papato dal I al VI secolo, mediamente le fonti sono scarse e soprattutto, com'è naturale attendersi, non [...] Filippol'Arabo poi, alla metà del III secolo l'imperatore Decio si decise a un radicale mutamento di politica con l' lì a poco morì di stenti⁴². È fuor di dubbio che l'accusa di tradimento portata contro Silverio sia stata soltanto un pretesto, ...
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L’imperatore e la Chiesa
Dalla tolleranza (312) alla supremazia della religione cristiana (380), alle contese per la cattolicità delle chiese
Antonio Carile
La mentalità tardoantica implica la continuità [...] il perdono di Dio143. Giovanni Crisostomo nel 382 descrive l’episodio, forse leggendario, di san Babila vescovo di Antiochia che nega l’ingresso in chiesa a un imperatore, forse Filippol’Arabo, colpevole dell’uccisione di un innocente. Molto aspro è ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] grande fioritura nel campo della ritrattistica: i ritratti di imperatori (Caracalla, Eliogabalo, Balbino, Gordiano III, Filippol’Arabo ecc.) e quelli privati sono caratterizzati da un’intensa penetrazione psicologica raramente raggiunta nelle età ...
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Spazio e tempo dell’espansione cristiana
La geografia ecclesiastica fra III e IV secolo
Angelo Di Berardino
A partire dall’editto di Milano il cristianesimo conosce indubbiamente un decisivo e per certi [...] ; il suo successore è presente a Nicea. La provincia romana d’Arabia, fondata da Traiano, al tempo di Diocleziano è smembrata in due parti, l’Arabia, con capitale Bostra (l’imperatore Filippol’Arabo nasce a nord della città di Bostra, precisamente a ...
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NOVAZIANO, antipapa
Manlio Simonetti
Ne sono ignoti luogo e data di nascita. Una tarda notizia di fonte orientale (Filostorgio), che lo fa nascere in Frigia, appare tendenziosa per l'evidente accostamento [...] la sua filosofia e la sua eloquenza non gli avevano impedito di spezzare l'unità della Chiesa (ep. 55, 24). In effetti, la linea con le celebrazioni che si svolsero, sotto l'imperatore Filippol'Arabo, nel 247, ricorrenza millenaria della fondazione ...
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Fabiano, santo
Francesco Scorza Barcellona
Successore di Antero nel 236, secondo la datazione del Catalogo Liberiano, più attendibile di quella di Eusebio di Cesarea, che nel Chronicon pone il suo accesso [...] gli editti di persecuzione non furono più applicati, il periodo del pontificato di F., sotto Gordiano III (238-244) e Filippol’Arabo (244-249), fu per la Chiesa relativamente pacifico. Da una lettera di Cipriano di Cartagine (Epistularium 59, 10, 1 ...
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L'ETA MEDIEVALE
Girolamo Arnaldi
L'ETÀ MEDIEVALE I confini del medioevo sono ormai due frontiere mobili. Accantonati i tradizionali 476 e 1492, si tende a spostarli sempre più in avanti: quello [...] legionari di Roma non si erano mai spinti, la conquista arabo-musulmana dell'Africa settentrionale e della Spagna, già sullo scorcio del eleggere Filippo, un prete addetto a un monastero sull'Esquilino. Fu Stefano III (768-772) a restaurare l'ordine, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
L’astrologia
Ornella Pompeo Faracovi
Astrologia e cultura umanistica
La riscoperta della cultura antica, tratto caratterizzante dell’età dell’Umanesimo, si verificò anche sul terreno degli studi di [...] certezza alla previsione.
La versione araba dell’astrologia aveva attratto l’attenzione dei medievali, che della Lutero. Quest’ultima, per la quale Gaurico era stato interpellato da Filippo Melantone (1497-1560), ebbe un certo rilievo e fu occasione ...
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EGIDIO da Viterbo
Germana Ernst
Simona Foà
EGIDIO da Viterbo. – Nacque a Viterbo tra l'estate e l'autunno del 1469 da Lorenzo Antonini e Maria Del Testa. Il nome di famiglia non era pertanto Canisio, [...] 1490 si stabili a Padova, presso lo Studiumgenerale deiSs. Filippo e Giacomo, per completare il proprio curriculum e studiare teologia i contenuti del pensiero), ma conosceva anche l'arabo, il siriaco, l'ebraico e l'aramaico. Lo studioso biblico J. A. ...
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FASOLO (Faseolo, Faseoli), Angelo
Paolo Cherubini
Nacque a Chioggia (Venezia) nel 1426 da Giovanni, notaio e procuratore della cattedrale di Chioggia, città di cui la famiglia era originaria. Non si [...] della crociata presentati per la compagnia dei Medici da Filippo Martelli; è invece come luogotenente del tesoriere generale che intenzione di recarsi in Oriente ad apprendere il greco e l'arabo), e anche nel fatto che fu suo familiare quell'Antonio ...
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stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...
rilancista
s. f. e m. e agg. Nel linguaggio politico e mediatico, chi, che rilancia, ripresenta come rinnovati programmi, obiettivi, parole d’ordine e simili. ♦ Maestro del gioco pesante nei meandri della politique politicienne, rilancista...