BORELLI, Giovanni Alfonso
Ugo Baldini
Nacque a Napoli il 28 genn. 1608 da Laura Borrello (Porrello, Vorriello), moglie di un soldato spagnolo della guarnigione del Castel Nuovo, Miguel Alonso "de Varoscio", [...] ogni verisimiglianza, come si può dedurre dalla voce del fratello Filippo.
Siamo del tutto privi di notizie su di lui sporadici, l'opera ebbe un notevole successo, e convinse i Medici dell'opportunità di affidare al B. il testo arabo dei Conici ...
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Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] altre lingue sono a loro volta di origine araba ( ➔ arabismi), per es. assassino, baldacchino, dogana (Mancini impose dall’arrivo di Händel nel 1711. In Spagna l’opera italiana fu introdotta da Filippo V, la cui seconda moglie, italiana come la prima ...
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PELLEGRINAGGIO
A.C. Quintavalle
La pratica devozionale del p., consistente nel recarsi, da soli o in gruppo, in un luogo sacro, prevalentemente a scopo votivo o penitenziale, è tipica del cristianesimo [...] , a Lucca, a Roma; al-Idrīsī, geografo arabo, nel 1154 propone un viaggio da Narbona a Roma , come accade per Pisa e Genova; Filippo II Augusto re di Francia torna nel da Corfù a Otranto e da lì attraverso l'Italia, sembra puntare su una serie di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Dalla prospettiva dei pittori alla prospettiva dei matematici
Pietro Roccasecca
Il progressivo abbandono nei dipinti su tavola dei fondi oro in favore di paesaggi e vedute urbane, l’attenzione al naturale [...] i luoghi dove la perspectiva del filosofo arabo fu elaborata come scienza cristiana, e la Filippo Brunelleschi perspettivo ingegnoso
Nel 1413 il poeta Domenico da Prato definì Brunelleschi «prespettivo [sic] e ingegnoso uomo» (Brunelleschi: l’uomo e l ...
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Antropomorfismo
Sante Di Giorgi
Marco Aime
Marco Bussagli
Il termine antropomorfismo (dal greco ἄνθρωπος, "uomo" e μορϕή, "forma") designa, in senso lato, la tendenza a conferire aspetto umano alla [...] fondono in quella ellenistica che poi trapasserà agli indiani e agli arabi per ritornare nell'Occidente medievale.
J. Seznec (1940) ha volto di Luigi Filippo che C. Philipon trasforma via via in una pera per sottolinearne l'assenza di acume politico ...
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CRESCENZI, Pietro de' (Pier, Petrus de Crescentiis)
Pierre Toubert
Agronomo, nato a Bologna verso il 1233, morto nella stessa città verso il 1320, autore dell'Opus ruralium commodorum (Liber cultus ruris), [...] sopravvissero, Crescenzio, Filippo e Martino, si trattati greci di ippologia tradotti in arabo e dall'arabo in latino da Mosè da Palermo pubblicati da A. Röding nel 1927. Di uso abituale sono l'edizione di Bastiano de' Rossi (Firenze 1805, ristampa di ...
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LAURIA, Ruggero di
Andreas Kiesewetter
Nacque poco prima del 1250 a Scalea, primogenito di Bella d'Amico nutrice di Costanza di Svevia (figlia del futuro re di Sicilia Manfredi e di Beatrice di Savoia) [...] che si era alleato con Filippo III. A Maiorca il L. fu raggiunto dalla notizia L. Barberi, Il "Magnum Capibrevium" dei feudi maggiori, a cura di G. Stalteri Ragusa, Palermo 1993, pp. 404, 616; Biblioteca arabo-sicula ossia Raccolta di testi arabici ...
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ERBARIO
L. Tongiorgi Tomasi
Deve intendersi con il termine e. un libro, in uso dall'Antichità classica fino agli ultimi decenni del sec. 15°, che raccoglie descrizioni delle piante e delle loro virtù [...] particolare quello di Dioscoride, si diffusero rapidamente anche in ambito arabo, dove la maggior parte di essi vide la luce tra il stampatore cui era stato commissionato dal medico Filippo di Lignamine. L'opera si compone di centotrentuno capitoli, ...
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Roberto d'Angiò
Enzo Petrucci
Re di Sicilia, la cui vita pubblica, prima come vicario (1296-1309) e poi come re (1309-1343), abbracciò tutta la seconda parte della vita del poeta. La figura di R. apparve [...] traducevano opere dal greco, dall'arabo e dall'ebraico. Della il genitore. È per questo che non ci convince l'esegesi del Pézard che spiega la sua natura come la Carlo d'Acaia, il giovane figlio di Filippo di Taranto, caduti nella battaglia di ...
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LOPEZ, Roberto Sabatino
Paola Guglielmotti
Dalla formazione all’emigrazione
Roberto Lopez nacque l’8 ottobre 1910 a Genova, primogenito di Sabatino e di Sisa Tabet, appartenenti a famiglie ebraiche [...] storia economica presso l’Università ligure «nel quale» – come ricordò – «i voti favorevoli di Filippo Carli e Armando del secolo VII e del suo recepimento da parte di Arabi e Germani. Dall’altro, pubblicando sulla prima rivista medievistica ...
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stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...
rilancista
s. f. e m. e agg. Nel linguaggio politico e mediatico, chi, che rilancia, ripresenta come rinnovati programmi, obiettivi, parole d’ordine e simili. ♦ Maestro del gioco pesante nei meandri della politique politicienne, rilancista...