MIGLIORE
Francesca Roversi Monaco
– Nacque forse nel secondo quarto del XII secolo. Era probabilmente di origine pisana (Kartusch, p. 41); di diversa opinione è Chacón (I, p. 598), che gli attribuisce [...] grado di parentela fra la defunta moglie Isabella, discendente per parte materna da Carlo ilBuono di Fiandra figlio di Canuto IV di Danimarca, e la nuova giovane moglie, Filippo fece convocare nell’inverno 1193 un concilio a Compiègne, nel quale l ...
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FALCUCCI
Michele Luzzati
Gruppo famigliare fiorentino, probabilmente originario del Mugello, i cui esponenti furono attivi nel XIV e nel XV secolo nella medicina, nell'arte dei beccai e, soprattutto, [...] di Firenze e soprattutto di Pisa fra il 1383 e il 1401. Paliano fu inizialmente in società con Giovanni Portinari e con Ardingo Ricci, cui subentrarono, verso la fine del Trecento, Corso Ricci, Filippo Del Buono e Girolamo di Bartolo Falcucci. Quest ...
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BELLESMANZA (Blasmanta)
Raoul Manselli
Originario di Verona e, come sembra, colà residente "in domo Gerardelli a Glara", fu vescovo cataro della Chiesa di Desenzano (anche detta Albanese, forse perché [...] di Soiano, Albano (eponimo della Chiesa Albanese?) e Filippo.
Dalla meditazione religiosa e dai sicuri rapporti col mondo e per struttura: "entrambi con i loro angeli, ilbuono con i buoni ed il principio cattivo con i malvagi, erano nei loro regni: ...
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vela, velo
Antonio Lanci
- Il senso proprio di " vela della nave " è documentato in alcune similitudini: Cv IV XXVIII 3 come lo buono marinaio, come esso appropinqua al porto, cala le sue vele...; If [...] portar nel Tempio le cupide vele, con riferimento all'azione di Filippoil Bello contro i Templari e i loro beni, " la metafora, in termine di navicula " (Ottimo).
Il termine compare ancora in variante, in Pg XII 5 qui è buon con la vela e coi remi, ...
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Bonifazio marchese di Monferrato
Giorgio Baruffini
Nato intorno al 1150 da Guglielmo il Vecchio, crebbe in un ambiente dove agl'interessi per la grande politica europea si univa l'amore per la vita [...] Germania, inviato da Innocenzo III a tentar la pacificazione di Filippo di Svevia con Ottone di Brunswick. Quando venne bandita la i Bulgari (1207). Se, come appare assai probabile, è lui ilbuono Marchese di Monferrato che è ancora [ne]l cuore per la ...
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Turenna
Regione storica della Francia centrale. La regione, abitata dai galli turones, dopo la conquista romana fece parte del Lionese con capitale Caesarodunum (Tours), centro importante sulla strada [...] fu poi ducato in appannaggio di vari principi della corona: dapprima il futuro re Giovanni II ilBuono (1332); poi i figli Filippo l’Ardito, futuro duca di Borgogna; Luigi, duca d’Angiò; il nipote Luigi, futuro duca d’Orléans (1386-92). I torbidi del ...
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viziare
Alessandro Niccoli
In forma finita compare con il significato figurato di " offuscare " solo nell'invocazione rivolta da D. al pianeta Giove: O dolce stella... / io prego [Dio] ... che rimiri [...] Filippoil Bello]: / sanno la vita sua viziata e lorda.
Il valore concettualmente più significativo è documentato dal terzo esempio, dove il dico la sapienza - ... ogni viziato tornerà diritto e buono; il passo cade nel commento ad Amor che ne la ...
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Montfort, Giovanni di
Duca di Bretagna (n. 1293-m. Hennebont 1345). Figlio di Arturo II di Bretagna, si impossessò del ducato dopo la morte del fratello Giovanni ilBuono (1341). Imprigionato dal re [...] di Francia Filippo VI, riuscì a evadere e cercò l’appoggio del re d’Inghilterra Edoardo III. Perse la vita durante l’assedio di Hennebont. ...
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Nome di numerosi santi, fra i quali: 1. Filippo apostolo. - È costantemente il quinto, dopo le due coppie di fratelli, Simon Pietro-Andrea e Giacomo-Giovanni. Solo il IV Vangelo dà notizie di lui: nativo [...] , 13, 2, e dallo scritto gnostico Pistis Sophia 42-44). 2. Filippo Benizzi (o Bènizi). - Medico (Firenze 1233 - Todi 1285), dell'ordine ("Pippo buono") e devoto alla memoria del Savonarola, dovette recarsi ad apprendere il commercio presso il cugino ...
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Il significato moderno della parola non è quello che essa aveva in antico e che in via secondaria continua ad avere anche oggi. Arte fu per gli antichi l'opera dell'uomo in quanto si distingua dall'operare [...] una scoperta scientifica o formulazione d'una verità, né una buona azione. Dove manchi il sentimento, manca la base a tutta la vita dello spirito, delle monete macedoni di Filippo fu alterata l'antica forma; come il rilievo plastico venne costretto ...
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s. m. (f. -a) e agg. [lat. amicus, affine ad amare] (pl. m. -ci). – 1. s. m. Chi è legato ad altri da vincoli di amicizia: avere, trovare, perdere, farsi un a.; a. intimo, a. d’infanzia; l’a. del cuore, quello cui si è più intimamente legati...
tosone
toṡóne s. m. [lat. tonsio -onis «tosatura», der. di tondēre «tosare», prob. attraverso il fr. toison]. – 1. ant. Vello, mantello di ovini e caprini: la conquista del t. (ma più com. vello) d’oro, nella mitologia greca, l’impresa di...