PELLEGRINI, Giovanni Antonio
Enrico Lucchese
PELLEGRINI, Giovanni Antonio (Antonio, Gianantonio). – «Nacque in Venezia il dì 29 aprile, nel 1675, e battezzato fu nella parrocchia di S. Polo. Il padre [...] prima rampa, con nel soffitto il Trionfo di Guglielmo III d’Orange; la Virtù, decorazione pittorica, già in buona parte realizzata da [Antonio di Francia, il duca Filippo d’Orléans. Nella capitale francese incontrò anche il finanziere John Law ...
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SAVOIA AOSTA, Amedeo di, duca d'Aosta
Nicola Labanca
SAVOIA AOSTA, Amedeo di, duca d’Aosta. – Amedeo Umberto Lorenzo Marco Paolo Isabella Luigi Filippo Maria Giuseppe Giovanni di Savoia nacque il 21 [...] ’ per porre l’accento su quella del colonialista moderato, ‘buono’. Come in tutti i miti, anche in questo c’erano e testimonianze, Varese s.d. [dopo il 1975]; A. Del Boca, Gli italiani in Africa orientale, III, La caduta dell’impero, Roma-Bari 1982 ...
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Romolo e i re di Roma
Mario Reale
Romolo rappresenta per M. il fondatore autoctono di Roma, sebbene, ovviamente, egli abbia presente l’importante tradizione troiana (ancora Sallustio, De bello Catilinae [...] qualora ci fosse stato un buon governo), appartenere al Principe; anche se il finale di III v rinvia piuttosto al buon principe di I x.
L caratteristici di un regno. Ben al di là di Filippo e Alessandro, una Repubblica come Roma ebbe modo di ...
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CAMERINI, Mario
Alessandra Cimmino
Nacque a Roma il 6 febbr. 1895 da Camillo, noto socialista, avvocato, originario dell'Aquila, e da Laura Genina, di famiglia altoborghese, imparentata con P. S. Mancini.
Il [...] in cinema i due De Filippo, Eduardo e Peppino, l' il tono boccaccesco nuocendo, almeno in parte, al buon esito "Il signor Max" di M. C., in Cinema, II (1937), n. 35, p. 384; G. C. Castello, Una pentalogia piccolo-borghese, ibid., n. s., III ...
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PACIAUDI, Paolo Maria
Lisa Roscioni
– Nacque a Torino il 23 novembre 1710 da una «honestissima familia» (Fabroni 1789, p. 180).
Il padre Giuseppe era protomedico presso la corte sabauda sotto la reggenza [...] di Fermo e di quella del Buon Gusto di Palermo, Paciaudi allargò il 1734 e il 1736 dell’intera biblioteca farnesiana di Paolo III al Sacro Collegio, Napoli 1745; In morte di Filippo quinto re di Spagna, Napoli 1746; Medaglie rappresentanti ...
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FRANCESCHI, Caterina
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Narni (oggi in prov. di Terni) il 26 genn. 1803 da Antonio, già ministro della Repubblica Romana (1798-99), e da Maria dei conti Spada.
A cinque anni [...] poesie che ottennero un buon apprezzamento. Nel 1826 il Leopardi, scrivendo ancora stabilì a Firenze col nipote Filippo, e qui morì il 28 febbr. 1887.
Data , Assisi 1888; M. Minghetti, Miei ricordi, I-III, Torino 1888-1890, ad Indices; F. Pera, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Prospero Farinacci
Aldo Mazzacane
Per diffusione in Europa (testimoniata fra l’altro dal numero assolutamente straordinario di stampe in Italia e all’estero) e per influenza sulla pratica forense, [...] buona, anzi è fior di farina, ma il sacco che la contiene non è buono, ma turpe e ripugnante). Con motu proprio del 7 agosto 1596, il uno possa essere il terrore di molti; Praxis, tit. III, qu. XVII, , Cesare Beccaria e Filippo Maria Renazzi, tra ...
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DEL BUONO, Luigi
Roberta Ascarelli
Nato il 20 apr. 1751 a Firenze nel sobborgo di Rifredi da Filippo, piccolo possidente, e da Lucrezia Grazzini, iniziò nel 1773 a esercitare il mestiere di orologiaio [...] il debito che Stenterello contrae, alla sua nascita, con il tipico popolano fiorentino: "Il Del Buonoil ritiro del D. dalle scene: come suggerisce il Colomberti, il D. risentì della censura teatrale imposta nel 1822 dal granduca Ferdinando III ...
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Massimiliano I d’Asburgo
Emanuele Cutinelli-Rendina
La politica di Massimiliano
Primogenito dell’imperatore Federico III e di Eleonora del Portogallo, Massimiliano, nato a Wiener Neustadt nel 1456 e [...] e quindi del figlio Filippo con Giovanna, terzogenita dei quando non ne sia proveduto da altri, il che non si può sapere; da l’ lui che cento anni fa alcuno suo antecessore; ma è tanto buono ed umano signore che viene ad essere troppo facile e credulo ...
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Grazzini, Antonfrancesco
Sandra Carapezza
Nato a Firenze nel 1505 e ivi morto nel 1584, G., detto il Lasca, trascorre tutta la vita nella città natale dove fonda, nel 1540, l’Accademia degli umidi che [...] si identifica, cioè la cupola di Filippo Brunelleschi, è per M. emblema della il Magnifico è figura importante in una delle novelle più note (III x) della raccolta di G.: le Cene. Il essere troppo facile e troppo buono, come per essere troppo tristo ...
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mezzo1
mèżżo1 agg. [lat. mĕdius]. – 1. a. Di ogni cosa che (per numero, quantità, grandezza, volume, massa, durata, valore, ecc.) è o si considera la metà dell’intero: m. dozzina, m. migliaio; m. battaglione; m. risma di carta; m. metro, m....