OREFICERIA
G. Di Flumeri Vatielli
L'o., l'arte di lavorare i metalli nobili e le pietre preziose, costituisce un importante settore del c.d. artigianato artistico e viene spesso considerata tra le 'arti [...] -1011), la quale, con suo fratello Ottone duca di Svevia e di Baviera (973-982), oggi perduto, da Giovanna moglie di Filippo IV di Francia. Nel Tesoro della del Fiore), dono di Carlo V a Luigi d'Angiò e in questa città almeno dal 1465, quando ...
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SMALTO
A.R. Calderoni Masetti
J. Durand
A. Shalem
Pasta vitrea distesa su metallo, sottoposta ad alte temperature, secondo tecniche già testimoniate in alcuni anelli di epoca micenea (1200 a. C.), [...] committenti: Matilde badessa di Essen (973-1011) e suo fratello Ottone duca di Baviera e di Svevia, morto nel 982 al seguito di Ottone II -1298), con Filippo principe di Taranto e di Romania (1294-1331), quartogenito di Carlo II d'Angiò (1285-1309). ...
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Il titulus di Costantino
Tra conciliarismo, umanesimo e iconografia
Silvia Ronchey
Mai come nella prima metà del Quattrocento la scissione della Prima e della Seconda Roma, avvenuta dieci secoli prima [...] d’Aragona, re di Napoli, nei confronti di papa Eugenio IV Condulmer, alleato di Renato d’Angiò conservata, nella copia mandata al duca di Milano, presso la Bibliothèque La tavola di Biagio d’Antonio, già attribuita a Filippo Lippi con datazione 1469, ...
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COMMITTENZA
S. Bagci
La figura del committente, detto anche patrocinatore, ovvero promotore dell'esecuzione di un'opera d'arte, va distinta - là ove possibile - da quella del donatore, ossia dal finanziatore [...] , come Philippe de Boulogne o il duca di Bretagna Pierre Mauclerc. Quest'ultimo strombatura i committenti e donatori Filippo l'Ardito e Margherita di 54.I.I). Va infine ricordato Renato d'Angiò, donatore di splendidi manoscritti con testi composti ...
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TEMPLARI
G. Curzi
Ordine, detto anche Ordine del Tempio, pauperes commilitones Christi, milites/militia Templi Salomonis/Iherosolimitani, costituitosi in Terra Santa nel gennaio 1120, quando alcuni [...] della propria sopravvivenza. In questo clima il re di Francia Filippo IV il Bello (1285-1314), spinto - pare - dalla e del contingente guidato da Goffredo II d'Angiò detto Martello, fratello del duca di Angoulême. Questa celebrazione congiunta di ...
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RITRATTO
P.C. Claussen
T. Velmans
L. Travaini
Le aspettative collegate a un r. nel Medioevo sono di diversa natura. In ambito religioso, per es. come immagine del fondatore, oppure come effigie funebre, [...] , inizi sec. 14°, Siena, Pinacoteca Naz.; il ducaFilippo l'Ardito e la sua sposa sul portale della certosa a quelle naturali e mostra Goffredo Plantageneto (m. nel 1151), conte d'Angiò, con la spada sguainata su uno sfondo colorato, con motivi a ...
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PITTURA dal 1260 al 1400
A. Châtelet
In tutto il mondo occidentale, nel periodo compreso tra il 1260 e il 1400 la p. ebbe un grande sviluppo, subendo al tempo stesso una profonda trasformazione; questo [...] del proprio palazzo; a Napoli, per conto di Roberto II d'Angiò (1309-1343), dipinse in Castel Nuovo una cappella; a margine della Francia, il duca di Borgogna Filippo l'Ardito si servì successivamente di tre pittori: Jean d'Arbois, che lo lasciò ...
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DELLA ROBBIA, Luca
Giancarlo Gentilini
Nacque fra il luglio del 1399 e il luglio del 1400, terzogenito di Simone di Marco e di Margherita (1362-1433/1442), presumibilmente a Firenze (dove la famiglia [...] padre, già nel 1380, divideva coi fratelli Filippo e Iacopo.
Simone di Marco (1343- dallo storico (Chatsworth, coll. Duca di Devonshire), avvicinate oggi a D. eseguì, con la collaborazione di Andrea, per Iacopo Pazzi: lo stemma di re Renato d'Angiò ...
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MARTINI, Simone
M. Pierini
Pittore senese, documentato a partire dal 1315 e morto nel 1344 ad Avignone.M. nacque presumibilmente a Siena intorno al 1284, data che Vasari (Le Vite, II, 1967, p. 200) [...] Comune di Siena per due stendardi donati al duca di Calabria, mentre l'11 agosto 1329 S. Lorenzo Maggiore con S. Ludovico d'Angiò vescovo di Tolosa (Napoli, Mus. . Filippo di Sangineto e il san Ladislao di Simone Martini, RivA 43, 1991, pp. 3-18; D. ...
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LAURANA, Francesco
Renata Novak Klemencic
Il L. è documentato per la prima volta a Napoli il 17 luglio 1453, quando come "Francisco da Zara" insieme con altri maestri ricevette il pagamento per i lavori [...] avuto insieme con Domenico Gaggini un tirocinio artistico presso Filippo Brunelleschi e che i due artisti avessero in seguito Giovanna di Laval; nel 1464 quella di Giovanni d'Angiò, figlio di Renato e duca di Calabria e di Lorena; e nel 1466 ...
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