Riformatore religioso della Svizzera (Wildhaus, Toggenburg, 1484 - Kappel 1531), fondatore della Chiesa propriamente detta riformata, l'espansione e il rafforzamento della quale si devono invece all'opera [...] programma di riforma eseguito poi gradualmente dal consiglio cittadino, 1523; De vera et falsa religione, dedicato a Francesco I, 1525) ne aveva Lutero; il che fece fallire i piani di Filippo d'Assia per un'alleanza antiasburgica di tutti i paesi e ...
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Nome di numerosi santi, fra i quali: 1. Filippo apostolo. - È costantemente il quinto, dopo le due coppie di fratelli, Simon Pietro-Andrea e Giacomo-Giovanni. Solo il IV Vangelo dà notizie di lui: nativo [...] vescovo di Eraclea. - Martire sotto Diocleziano in Adrianopoli col suo diacono Ermete; festa, 22 ottobre. 5. Filippo di Gesù (al secolo F. de Las Casas). - Francescano (n. forse Città di Messico - m. Nagasaki 1597), martire, con altri compagni, in ...
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Umanista e riformatore (Bretten, Basso Palatinato, 1497 - Wittenberg 1560), si educò sotto l'influenza del prozio G. Reuchlin. Nel 1509 fu all'univ. di Heidelberg, nel 1512 a Tubinga ove divenne (1514) [...] di Smalcalda" e (1539) il famoso "consiglio di coscienza" a Filippo d'Assia; nel 1540 era alle conferenze di Worms e Ratisbona. dell'argomentazione, in stretta connessione con la retorica (De dialectica libri IV, 1528; Erotemata dialectices, 1547). ...
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Città della Germania (Assia; 64.097 ab. nel 2007). Sorta nell’8° sec. attorno all’abbazia sulla strada Magonza-Turingia, acquistò importanza commerciale nell’11° sec. con la concessione agli abati dei [...] scuola di corte carolingia (Adaschule) – dalla quale proviene il manoscritto De Laude S. Crucis di Rabano Mauro – sia centro d’arte alle idee della Riforma anche per influenza del langravio Filippo d’Assia, l’abbazia fu gravemente colpita nella guerra ...
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Sacerdote (Pouy, presso Dax in Guascogna, 1581 - Parigi 1660). A V. si deve la fondazione della Congregazione dei Preti della Missione (Lazzaristi) e delle Figlie della Carità (in cui ebbe collaboratrice [...] . Ordinato nel 1600, nel 1610 ottenne l'abbazia di St.-Léonard-de-Chaumes e nel 1612 la parrocchia di Clichy-la-Garenne. Dal 1610 di Valois; poi, fino al 1622, elemosiniere di Filippo Emanuele de Gondi e curato a Châtillon-des-Dombes, pur conservando ...
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Teologo e filosofo (Gerson, Champagne, 1363 - Lione 1429). Studente a Parigi, discepolo di Pietro di Ailly, subì la profonda influenza del movimento occamista del quale condivise le tesi fondamentali. [...] la Francia in quegli anni. Fu dapprima protetto dal duca Filippo di Borgogna; poi, essendosi opposto al rifiuto di obbedienza da in Francia, si recò in Austria, dove scrisse il De consolatione theologiae (1418), e donde solo nel 1419 tornava ...
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Cardinale (Rossall, Lancashire, 1532 - Roma 1594); ardente cattolico, fu costretto, salita al trono la protestante Elisabetta, a riparare a Lovanio (1561) e poi a Malines, conducendo un'attiva propaganda [...] Roma, chiamato da Gregorio XIII, e vi fondò il Venerabile Collegium Anglorum de Urbe, che in un successivo viaggio (1579) affidò ai gesuiti. Nel 'A. si dette all'azione politica, intendendosi con Filippo II per un'invasione dell'isola e incitando gl' ...
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Orientalista, esegeta e umanista spagnolo (Fregenal de la Sierra 1527 - Siviglia 1598). Partecipò come teologo al concilio di Trento (1562); Filippo II nel 1566 lo nominò cappellano e storiografo di corte [...] gruppo di esperti esegeti e orientalisti. Sempre per incarico di Filippo II, diresse l'edizione della Bibbia poliglotta o regia, vanno ricordati il Liber generationis et regenerationis Adam sive de historia generis humani (1593) e la traduzione dall ...
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Cardinale (Roma 1540 - ivi 1603). A undici anni già improvvisava poesie e musica, di qui il soprannome di Poetino. Professore allo studio di Ferrara (1557), fu poi chiamato a Roma da Pio IV che lo nominò [...] (1563) lettore alla Sapienza. Discepolo spirituale di s. Filippo, assunse (1568) lo stato sacerdotale. Come esperto latinista fu (1576 larga fama è il trattato in tre libri De l'educazione cristiana de' figliuoli (1584), scritto per suggerimento di s ...
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Ecclesiastico (Parigi 1778 - ivi 1839), sacerdote (1807), coadiutore dell'arcivescovo di Parigi cardinale de Talleyrand Périgord, cui successe (1821), pari di Francia (1822). Dopo la rivoluzione del luglio [...] Filippo e stigmatizzò in una pastorale i principî rivoluzionarî esposti da Lamennais nell'opera Des progrès de la révolution et de apologetica dei più autorevoli rappresentanti dell'ultramontanismo, fra cui J.-B.-H. Lacordaire e G. F. X. de Revignan. ...
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oratorio2
oratòrio2 s. m. [dal lat. tardo (eccles.) oratorium, der. di orare «pregare»]. – 1. Luogo sacro destinato al culto, talvolta riservato solo a determinate persone della famiglia o della comunità per la quale è stato costruito, in...
cavaliere
cavalière (ant. cavalièro e cavallière) s. m. [dal provenz. cavalier, fr. ant. chevalier, che risalgono al lat. tardo caballarius, der. di caballus «cavallo»]. – 1. a. Chi sta a cavallo, chi va abitualmente a cavallo: il cavallo...