Il Nuovo Testamento designa con questo nome ('Ιάκωβος, Iacōbus, equivalente a 'Ιακώβ, Iacob, con cui indica però soltanto il patriarca [v. Giacobbe] e il padre di s. Giuseppe, Matteo 1, 16) i seguenti [...] da Erode Agrippa (1, 13; 12, 2). È venerato a Santiago de Compostela, meta del celebre pellegrinaggio, ed è patrono della Spagna; festa, con G. "fratello del Signore" (v. oltre); festa, con s. Filippo, 3 maggio. 3. G. fratello del Signore (Marco 6, 3; ...
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Nome di santi, tra cui: 1. Martire con Nabore (v.). 2. Martire con Narciso (v.). 3. Martire con Saturnino (v.) e altri. 4. F. e Adautto, forse martiri sotto Diocleziano e sepolti nel cimitero di Commodilla [...] , dal 1547 questuante a Roma (per il convento di S. Niccolò de' Porci ora S. Croce dei Lucchesi), divenne popolarissimo per la gioconda dolcezza e la serena devozione; Filippo Neri e Carlo Borromeo lo ebbero carissimo. Canonizzato nel 1712. Festa, 18 ...
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Mistica spagnola (Ávila 1515 - Alba de Tormes 1582). Entrata nell'Ordine delle carmelitane, svolse un'intensa attività di riforma all'interno di esso, con la fondazione di nuovi conventi. Fu prodiga autrice [...] stessa raccontò (Libro de la vida, 1562-65; Camino de perfección, 1564-67; altre opere: Libro de las fundaciones, 1573- manoscritto ad opera dei persecutori della religiosa (il nunzio Filippo Sega, il generale dell'ordine, i carmelitani "mitigati ...
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Umanista (Firenze 1426 - ivi 1499). Studioso di letteratura greca e latina, fu in relazione con i maggiori umanisti dell'epoca e prese parte attiva alla rioganizzazione dello studio pubblico fiorentino [...] potuto sperare. Alla delusione si aggiunse il dolore per la morte del figlio Filippo (1479). Nella solitudine di una villa, compose allora il dialogo De libertate, in cui riprese il tema trattato da Landino nelle Disputationes camaldulenses, del ...
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Storico e polemista (n. Charlwood, Surrey, 1530 circa - m. 1581). Studiò a Oxford; dopo l'ascesa al trono di Elisabetta (1559), lasciò l'Inghilterra per Roma. Nel 1561 il legato papale, S. Hosius, lo portò [...] V, e l'anno dopo uscì la sua opera maggiore, De visibili monarchia Ecclesiae, abile esposizione delle tesi ultramontane, che novembre 1573 S. raggiunse Madrid. Qui si adoperò per indurre Filippo II a una politica più risoluta verso l'Inghilterra; e ...
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Bertrand de Got (n. Villandraut, Gironda - m. Roquemaure, Gard, 20 apr. 1314); fu prima vescovo di Comminges (dal 1295), poi arcivescovo di Bordeaux (1299-1305), eletto quindi pontefice, dopo la morte [...] non mise mai piede in Italia, ebbe inizio il periodo avignonese del papato: subì l'influenza del re di Francia Filippo il Bello, che ottenne il processo alla memoria di Bonifacio VIII, la polemica canonizzazione di Celestino V e la soppressione dell ...
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Toson d’oro, Ordine del (fr. Ordre de la Toison d’or) Ordine cavalleresco istituito a Bruges nel 1431 da Filippo il Buono duca di Borgogna con il compito di diffondere la religione cattolica. Crollato [...] lo Stato di Borgogna, in seguito al matrimonio di Maria di Borgogna con l’arciduca Massimiliano, l’ordine passò alla casa d’Asburgo. Il numero dei cavalieri, dapprima 24 poi 30, fu portato a 50 da Carlo ...
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Domenicano (m. Bordeaux 1306); nel 1304 divenne magister theologiae, ma l'anno dopo fu sospeso dall'insegnamento per la sua opera De modo existendi corporis Christi in sacramento altaris. Morì a Bordeaux [...] -84 circa), che difende s. Tommaso dalle critiche di Guglielmo de la Mare, e il De potestate regia et papali, in cui, intervenendo nelle polemiche suscitate dalla lotta tra Bonifacio VIII e Filippo il Bello, sostenne l'autonomia del potere civile che ...
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Filosofo e teologo (Ancona 1243 - Napoli 1328). Agostiniano, insegnò a Parigi (1305-07) e fu reggente dell'univ.; in questo periodo prese parte alle polemiche contro Filippo IV il Bello (Tractatus contra [...] ... ad diffamandum ... Bonifacium Papam VIII; Tractatus brevis de facto templariorum). Fu poi reggente allo studio di Padova ad Aristotele e ai trattati esegetici, va ricordata la Summa de ecclesiastica potestate, scritta tra il 1324 e il 1328 per ...
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Teologo (n. Hes din 1320 circa - m. dopo il 1400), fu al seguito del cardinale Guy de Boulogne, poi (1373) di Filippo d'Alençon arcivescovo di Rouen. Scrisse un commento al libro di Giobbe (1357), alla [...] Lettera a Tito di s. Paolo, ai vangeli di Marco e Giovanni; discussa l'attribuzione di altre opere. Tra il 1369 e il 1370, indirizzò a Petrarca uno scritto polemico contro il trasferimento della sede pontificia ...
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oratorio2
oratòrio2 s. m. [dal lat. tardo (eccles.) oratorium, der. di orare «pregare»]. – 1. Luogo sacro destinato al culto, talvolta riservato solo a determinate persone della famiglia o della comunità per la quale è stato costruito, in...
cavaliere
cavalière (ant. cavalièro e cavallière) s. m. [dal provenz. cavalier, fr. ant. chevalier, che risalgono al lat. tardo caballarius, der. di caballus «cavallo»]. – 1. a. Chi sta a cavallo, chi va abitualmente a cavallo: il cavallo...