Poeta e commediografo spagnolo (n. forse Castro Urdiales 1586 circa - m. 1655 circa). Favorito dal re Filippo IV, più che per le sue Obras líricas y cómicas, divinas y humanas (pubbl. nel 1690), è noto [...] école des maris di Molière, Cada loco con su tema, Los empeños del mentir (ripresa da A. R. Lesage nel Gil Blas de Santillane). In due entremeses (Examinador micer Palomo e Getafe) satireggia alcuni tipi sociali tratteggiandone vivamente i caratteri. ...
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Militare e poeta spagnolo (Cuerva, Toledo, 1679 - Barcellona 1750); partecipò a varie campagne, tra le quali quella contro l'Austria al seguito di Filippo V. Si trovò alla conquista di Orano, che descrisse [...] las musas (1717). Si conservano di lui anche alcune commedie, fra le quali El más justo rey de Grecia, e una satira in versi, Exhortación político-cristiana a la Nación Española, nella quale è tracciato un quadro della triste situazione politica del ...
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Agostiniano e scrittore spagnolo (Torrecilla de Cameros, Logroño, 1545 - Popayán 1614). Esercitò il suo ministero religioso in Messico; fu vescovo di Lipari, che governò per mezzo di un vicario, e di Chiapa; [...] arcivescovo di Popayán. Recatosi come ambasciatore di Filippo II a Pechino, visitò alcune regioni della Cina (1580-83); lasciò una relazione del viaggio nella Historia de las cosas más notables, ritos y costumbres del gran reino de la China (1585). ...
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Poeta religioso francese, attivo verso la metà del sec. 13º. Si ricordano di lui Li Regrés Nostre Dame, e una Vie de saint Quintin in 4000 versi dedicata al re Filippo III. Suo anche uno spiritoso componimento [...] sulle lettere dell'alfabeto: Li Abecés par ekivoche et li signification des lettres. Dubbia è invece l'identificazione di H. de Cambrai con Huon le Roi, autore di fabliaux attivo nello stesso periodo. ...
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Scrittore (Villagarcía 1486 - Toledo 1557); professore di filosofia, vescovo di Cartagena, nel 1545 arcivescovo di Toledo; generalmente noto con il nome di Johannes Martinus Siliceus. Oltre a commenti [...] sulle opere logiche di Aristotele, scrisse Ars arithmetica (1514) e De divino nomine Jesus per nomen tetragrammaton significato (1550). Fu precettore del principe Filippo figlio di Carlo I, e morì poco dopo aver ricevuto il cappello cardinalizio. ...
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Scrittrice (Parigi 1776 - ivi 1852). Dama brillante nella società parigina dal Direttorio all'Impero, scrisse, seguendo la moda, versi per musica, commedie (tra cui Le marquis de Pomenars, 1820), romanzi [...] (Léonie de Montbreuses, 1813; Anatole, 1815; Les malheurs d'un amant heureux, 1818-23, ecc.). Il suo salotto ebbe molta voga sotto Luigi Filippo. Fu madre di Delphine Gay (v. Girardin, Delphine de). ...
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Scrittore spagnolo (n. Siviglia circa 1610 - m. 1667); fu cronista di Filippo IV; collaborò con Calderón e altri ad alcune commedie; ma il suo nome è ricordato in particolare per l'opera di satira sociale [...] El día de fiesta por la mañana (1654), seguito da El día de fiesta por la tarde (1659), interessanti per la storia del costume. ...
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Scrittore spagnolo (Siviglia 1662 - Madrid 1714). Fu bibliotecario del re Filippo V e uno dei fondatori della Real Academia Espanola. Scrisse poesie di tema religioso e filosofico e un poema burlesco (Burromaquía). [...] Tutti i suoi versi furono pubblicati postumi nel 1744. Il primo tomo di una Historia de la Iglesia y del Mundo, rimasta incompiuta, fu pubblicato nel 1713. ...
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Scrittore spagnolo (n. Segovia - m. dopo il 1598), protetto da Filippo II, autore di alcune liriche e dell'opera Proverbios morales (1598), che ebbe subito parecchie edizioni con varî titoli (Perla de [...] los proverbios morales nel 1617, ecc.): l'opera fu molto lodata da Lope de Vega e fu tradotta in italiano nel 1622. ...
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Commedia (1917) di L. Pirandello, interpretata la prima volta dall’attore siciliano A. Musco (1872-1937), scritta nel momento di maturazione dell’arte propriamente pirandelliana, dopo le esperienze veriste. [...] Memorabile interprete ne è stato poi Eduardo DeFilippo, che ne curò l’adattamento napoletano (1936), accanto al fratello Peppino. ...
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oratorio2
oratòrio2 s. m. [dal lat. tardo (eccles.) oratorium, der. di orare «pregare»]. – 1. Luogo sacro destinato al culto, talvolta riservato solo a determinate persone della famiglia o della comunità per la quale è stato costruito, in...
cavaliere
cavalière (ant. cavalièro e cavallière) s. m. [dal provenz. cavalier, fr. ant. chevalier, che risalgono al lat. tardo caballarius, der. di caballus «cavallo»]. – 1. a. Chi sta a cavallo, chi va abitualmente a cavallo: il cavallo...