DE MARINIS (De Marino), Ubertino
Salvatore Fodale
Non si hanno notizie sulle sue origini. R soltanto una supposizione che egli abbia fatto parte della omonima famiglia baronale siciliana e abbia avuto [...] rapporti di parentela col miles messinese FilippoDe Marino, il quale è ricordato tra i feudatari del re di Sicilia Martino I. Fu cittadino palermitano e celebre giurista. Dottore utriusque iuris, fu giudice della Magna Curia siciliana e consigliere ...
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DE ROSSI, Giovanni Giacomo
Massimo Ceresa
Fu l'iniziatore della fortuna artistica e commerciale della famiglia De Rossi, originaria del Milanese, che nel sec. XVII e nella prima metà del XVIII rappresentò [...] nome di LorenzoFilippo, che in un catalogo della casa del 1724 si dice "Lorenzo FilippoDe Rossi del fu Domenico, erede di Gio. Giacomo". Nel 1732 Lorenzo Filippo manifestò la sua intenzione di ritirarsi dall'azienda, e la rinomanza di quest'ultima ...
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DE ANGELIS, Domenico (D. Francesco Niccolò)
Angelo Romano
Nato a Lecce il 22 ott. 1675 da Giovan Battista e Maria Mauro, imparò assai presto la filosofia, la letteratura, la matematica e la teologia [...] 'improvvisazione barocca, affidandosi alla collaudata ritmia della lirica petrarchesca.
Si ricordano il sonetto apparso nelle Rime di FilippoDe Angelis (Napoli 1698, parte I, pp. non num.), l'interessante canzone a Fabrizio Pignatelli "Spirto gentil ...
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DE MARTINIS, Ottaviano
Paolo Cherubini
Nato intorno all'anno 1430 e originario di Sessa, come egli stesso dichiara nella Prefazione alla sua Vita di s. Bonaventura, fu avvocato concistoriale nell'ultimo [...] a stampa (1467-1500), Città del Vaticano 1980, p. 108 n. 771; P.Farenga, Le prefazioni alle edizioni romane di Giovanni Filippode Lignamine, in Scrittura, biblioteche e stampa a Roma nel Quattrocento. Atti del 2ºSeminario. 6-8 maggio 1982, a cura di ...
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DE CRISTOFORIS, Giuseppe Antonio Ambrogio
Daniela Silvestri
Nacque a Milano l'11 ott. 1803, quarto figlio di Luigi Maria - dichiarato nobile con tutta la discendenza con diploma imperiale del 1° maggio [...] civico di storia naturale presso il quale nel 1842 lo Jan inaugurava corsi di studio, proseguiti da FilippoDeFilippi, col fine di interessare le giovani generazioni alle scienze, partendo appunto dalla conoscenza di quella "grammatica" istruttiva ...
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DE VERIS, Franco
Giuliana Algeri
Pittore milanese il cui nome è noto, assieme a quello del figlio Filippolo, esclusivamente attraverso l'iscrizione posta sul Giudizio universale dipinto all'esterno [...] , Milano 1973, pp. 44 s.; G. Algeri, Pittura in Lombardia nel primo Quattrocento, in La Pittura in Italia. Il Quattrocento, Milano 1986, p. 43; U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, XXXIV, pp. 255 s. (sub voce Veri, Lanfranco [Franco] e Filippode'). ...
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Filippo da Reggio
Emilio Nasalli Rocca
Commentatore di D. (sec. XIV), menzionato nel ruolo dei lettori dell'università di Pavia all'epoca del trasferimento di quella università a Piacenza dal 1399 al [...] 1402 per l'attribuzione dello stipendio, in realtà non ragguardevole, di L. 5.6.8. a un " Filippode Regio legenti Dantem et auctores ". E da ritenere che anche precedentemente al 1399 F. abbia avuto lo stesso incarico a Pavia. E da rilevare anche la ...
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Patriota e scrittore (Caupo, Seren del Grappa, 1816 - Firenze 1870). Giornalista, per ragioni politiche dovette riparare in Piemonte (1846) e poi in Svizzera (1847). Durante il 1848 fu a Milano, Genova, Firenze e Roma, militando nelle file mazziniane, e rappresentò a Berna la Repubblica Romana. Fu dopo l'unità deputato, anticlericale e di sinistra, dall'VIII alla X legislatura (1861-70). Scrisse, oltre ...
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Zoologo (Milano 1814 - Hongkong 1867); prof. all'univ. di Torino; partecipò al viaggio di circumnavigazione della fregata Magenta (1865), durante il quale fu colpito da mortale malattia. Eseguì varie ricerche di anatomia comparata e di zoologia (sviluppo dei Trematodi) e fu tra i primi a diffondere in Italia il darvinismo ...
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Pittore e scrittore italiano (Ferrara 1896 - Milano 1956), una delle figure più interessanti della pittura italiana contemporanea e nello stesso tempo fra le più difficili a definirsi, perché interamente [...] ebbe educazione raffinata ed elegante. Laureato in lettere, cominciò a dipingere nel 1916, quando si trovavano a Ferrara Carrà, De Chirico, Savinio. Le sue prime opere risentono del clima della pittura "metafisica", con un colore ricco, elegante, con ...
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oratorio2
oratòrio2 s. m. [dal lat. tardo (eccles.) oratorium, der. di orare «pregare»]. – 1. Luogo sacro destinato al culto, talvolta riservato solo a determinate persone della famiglia o della comunità per la quale è stato costruito, in...
cavaliere
cavalière (ant. cavalièro e cavallière) s. m. [dal provenz. cavalier, fr. ant. chevalier, che risalgono al lat. tardo caballarius, der. di caballus «cavallo»]. – 1. a. Chi sta a cavallo, chi va abitualmente a cavallo: il cavallo...