Storia della scienza. - Nel tracciare la storia degli studî botanici, conviene distinguere, per l'antichità e il Medioevo e anche per i primi tempi dell'età moderna, tra le conoscenze botaniche di carattere [...] ne ebbero un grande impulso. Filippo II inviò nel Messico Francisco Hernández nel 1549 fu fondato quello di Pisa diretto da Luigi Anguillara e nel 1569 Bologna ebbe il Francesco Calzolari (1521-circa 1600) di Verona studiò la flora di Monte Baldo, di ...
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. Come dice il nome stesso, abbazia (o badia) è un monastero governato da un abate (v.), abitato da monaci o canonici regolari (ordinariamente in numero di almeno dodici, secondo l'esempio di S. Benedetto) [...] la direzione dei lavori (come in S. Zeno a Verona, e nel duomo di Siena). C'è infine una terza le officine varie, da fabbro, da falegname, da incisore, da orafo, che in mirabile sala capitolare del tempo di Filippo Augusto e per il chiostro a ...
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È l'insieme delle truppe combattenti a piedi.
Storia. - È indubitato che i primi uomini combattenti fra di loro furono a piedi e che durante l'evo antico la fanteria si mantenne quasi sempre preponderante [...] dei comuni di Firenze, di Bologna, di Verona e dello Stato della Chiesa che si mantennero fiorenti sotto Carlo V, e Filippo II; la fanteria tedesca ebbe reggimenti francesi risalgono al 1558 e furono istituiti da Enrico II dopo la disfatta di S. ...
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Si ritiene che questo vocabolo derivi da buffa, "burla" o "beffa". Così il Sacchetti (Nov. X): "Quanti sono i trastulli di buffoni e diletti che hanno li signori! Per altro non son detti buffoni, se non [...] e il primo a portarlo fu Geoffroy, buffone di Filippo V il Lungo. Uno dei primissimi documenti sui buffone di corte, ci è stato trasmesso da Jean Marot (che fu cameriere e istoriografo Becelli, il Gonnella, canti XII, Verona 1739; M. Dreux du Radier, ...
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Con questo nome sono designati comunemente, dalla città di Albi, gruppi di eretici, affini ai catari, del mezzodì della Francia; sebbene più esattamente si sarebbero dovuti designare dalla città di Tolosa, [...] dopo le condanne di Alessandro III (1179) e del concilio di Verona (1184), Innocenzo III. Nei primi anni del suo pontificato questo gli eretici in tutta la Francia da Arnaldo di Cîteaux e da altri prelati; il re Filippo Augusto non si mosse col ...
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TOURS (A. T., 32-33-34)
Luchino FRANCIOSA
Heléne M. CASTELL BALTRUSAITIS
Léopold Albert CONSTANS
Georges BOURGIN
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Città antichissima della Francia occidentale, capitale della Turenna, capoluogo [...] Olivi e la Resurrezione) già nella predella del trittico di Verona; una raccolta di pitture francesi del secolo XVII e XVIII; di Tours, oltre S. Martino e S. Gregorio, sono da ricordare Filippo di Coetquis che nel 1429 riconobbe la sincerità di S. ...
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. Famiglia di popolo, venne in Firenze da Val di Pesa intorno alla metà del sec. XIII; primo vi è ricordato nel 1271 un Corsino di Bonaccolto da Pergolato. Ascritta all'arte della lana, acquistò grande [...] una delle banche più fiorenti; Bartolomeo di Filippo (1622-85) fu dal granduca Ferdinando II Lubiana (1821), a Verona (1822), ministro degli papi, I, passim.
La biblioteca corsiniana.
Iniziata da monsignor Lorenzo Corsini (poi papa Clemente XII: ...
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. Celebre dichiarazione, monument vide ct sonore - così il Metternich nel 1829- mélange d'idées religieuses et d'idées politiques libérales, firmata a Parigi, il 26 settembre 1815, da Alessandro I di Russia, [...] "ma non crediate che sia nata oggi. Già da parecchi anni io cercavo questa via. La lettura dei 1820), di Lubiana (1821) e di Verona (1822) applicarono, auspice il Metternich, d'incognite, a riconoscere Luigi Filippo, il quale del resto protestava ...
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Nacque da Giovanni de' Medici delle Bande Nere e da Maria di Iacopo Salviati, il 12 giugno 1519. Aveva sette anni, quando il padre moriva per ferite riportate combattendo contro i luterani del Frundsberg [...] repubblicana, dalle macchinazioni dei fuorusciti capeggiati daFilippo Strozzi, i quali avevano trovato , Firenze 1910; G. Pieraccini, La stirpe de' Medici di Cafaggiolo, Firenze 1924, II, pp. 5-53; L. Carcereri, Cosimo I granduca, Verona, I, 1926. ...
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. Prescindendo dalla iniziativa degli acemeti (v.) in Oriente e di loro imitatori in Occidente (specialmente nella zona della Lorena che fu poi culla dell'adorazione veramente perpetua del SS. Sacramento) [...] Verona, Zara, Venezia 1584: Scuola degli Emeronitti: dal gr. ἡμέρα "giorno" e νύξ "notte": "che vegliano giorno e notte").
In Roma la pratica fu introdotta da S. Filippo 'alba dei giorni seguenti, in guisa però da compire sempre il numero di 40 ore: ...
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