Dal manoscritto al libro
Marino Zorzi
Produzione e commercio del libro prima della stampa
Nel primo Quattrocento Venezia è una metropoli cosmopolita, ricca, in piena espansione. Le merci vi abbondano, [...] significativo che in quegli stessi giorni Filippoda Strada, il domenicano nemico della stampa p. 43; Gianvittorio Dillon, Sul libro illustrato del Quattrocento: Venezia e Verona, in AA.VV., La stampa degli incunaboli nel Veneto, Venezia 1983, p ...
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Venezia dal Rinascimento all'Età barocca
Gaetano Cozzi
La pace d'Italia (1530)
La bella commissione in pergamena che la Serenissima Signoria di Venezia consegnava a Gasparo Contarini quando, verso [...] daVerona come il Veronese, dal Vicentino come i Bassano, da Treviso come Giorgione e Paris Bordone, dal Friuli come il Pordenone, fin da Brescia come il Moretto e da 77. Cf. il contributo di Claudia di Filippo Bareggi in questo volume. Cf. pure M. ...
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Il 1848 e dopo
Piero Del Negro
Il caleidoscopio dell'identità di Venezia tra Restaurazione e rivoluzione
"Sarà difficile al futuro storico della rivoluzione", scriveva nel luglio 1848 nel suo diario [...] ses environs, redatta da Valery alias Antoine Claude Pasquin, bibliotecario del re dei francesi Luigi Filippo ai palazzi di al 10 per cento") quanto dei disoccupati (furono trasportati daVerona a Venezia i laboratori e i magazzini di vestiario e ...
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Venezia e l'entroterra (1300 circa - 1420)
Gian Maria Varanini
Premessa
Problemi di periodizzazione
Se si privilegia il piano dell'espansione territoriale, l'assunzione del biennio 1404-1405 come terminus [...] signorili, estranei alla tradizione veneziana: nel 1311 Filippoda Peraga, nipote di Badoero Badoer, può promettere ordinò l'embargo su tessuti, ferro e legname provenienti daVerona e destinati a Rialto ed inviò inutilmente agli Scaligeri una ...
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Le frontiere navali
Giuseppe Gullino
Introduzione
Il diaframma Italia-Tunisia divide il Mediterraneo in due parti diseguali, di cui quella orientale un tempo infinitamente più importante e ricca - [...] crociata di Alfonso d'Aragona e del duca di Borgogna, Filippo il Buono, il 3 maggio 1443 il senato promise a la campagna del '66 il Malatesta fu sostituito con Gerolamo daVerona, che si trovò a comandare reparti non proprio foltissimi: la ...
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Teatro, teatri
Paolo Puppa
Introduzione: teatro e metamorfosi
A Venezia, luce, acqua e architettura concorrono a delineare uno scenario onirico. Non appena voci umane animano questi luoghi, subito [...] nobiltà di Scarpetta e Chicchignola di Petrolini. E l'ancora unita compagnia De Filippo occupa il teatro quattro giorni ai primi di marzo del '40, e celesti et de Babilonia infernali da Bonvesin de la Riva e Giacomino daVerona nel '70.
222. Tra ...
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La fine della Repubblica aristocratica
Piero Del Negro
"Una Repubblica che già conoscono essere sull'orlo della caduta". Lineamenti della crisi strutturale dello Stato veneto
Nel tardo autunno del [...] intervento di Sanfermo, che Battagia aveva inviato daVerona per illustrare una situazione militare della città Cf. Giacomo Nani, Della difesa di Venezia, a cura di Guerrino Filippi, Venezia 1997.
113. Cf. la relazione del colonnello Zorzi Molari ...
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Il pubblico e il privato. Architettura e committenza a Venezia
Manfredo Tafuri
"Concordia urbis": morfologia urbana e "domus" patrizia
"Libertatem ergo Romanorum felicissima Venetia conservat sine [...] 227-238; Pier Cesare Ioly Zorattini, Gli ebrei a Venezia, Padova e Verona, in AA.VV, Storia della Cultura Veneta, 3/I, Dal primo di Sansovino, pubblicata nel Supplemento delle Croniche di Jacopo Filippoda Bergamo, Venezia 1540, c. 337v (in realtà, ...
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La Romània veneziana
Giorgio Ravegnani
La conquista
La spartizione
Dopo la conquista di Costantinopoli, i vincitori si spartirono l'Impero bizantino seguendo i criteri che avevano stabilito ancor [...] e all'imperatrice sua moglie, che era sorella del re Filippo di Francia, fossero ceduti Adrianopoli e il Dimot con le 1256 stipulò trattati con Narzotto dalle Carceri e Guglielmo daVerona, rimessi in libertà dal principe di Acaia. Essi ...
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Il primo comune
Andrea Castagnetti
Le istituzioni comunali
La costituzione del comune durante il ducato di Pietro Polani (1141-1148). a) La prima apparizione di "commune", "sapientes" e "consilium" [...] cinque persone, per poco più del 6%: Pietro Anastasio, Filippo Deaiboles o Daibolo, Domenico Gimarco, Guido Sero, Domenico l'estensione delle trattative commerciali bilaterali alle città interne, daVerona (234) a Ferrara (235), poi ad altre ...
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