Architetto e scultore (n. Firenze 1400 circa - m. dopo il 1465). Lavorò a Firenze, a Roma e a Milano, dove realizzò il suo progetto più importante, l'Ospedale Maggiore (1456-65).
Vita e opere
Dapprima fu forse tra gli aiuti di L. Ghiberti nella porta del Battistero a Firenze: recatosi (1433) a Roma, Eugenio IV gli affidò la maggior porta bronzea della Basilica Vaticana, cui lavorò fino al 1445, opera ...
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Scultore e architetto (n. 1425 circa), il più importante fra gli aiuti del Filarete nella porta in bronzo per S. Pietro (1445); eseguì poi (1447) il fonte battesimale del duomo di Empoli, di spirito donatelliano, [...] quindi (1450-51) lavorò con Maso di Bartolomeo al portale di S. Domenico di Urbino e (1461-64) fornì della cornice a palmette e candelabri la cancellata di bronzo per la cappella della Cintola nel duomo ...
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ANTONIO di Chelino da Pisa
Luisa Mortari
Operoso alla metà del sec. XV, è citato fra gli scultori rinomati del tempo, nel Trattato di Architettura del Filarete, risalente agli anni 1460-1464. Insieme [...] .: G. Vasari, Le vite..., con nuove annotaz. e commenti di G. Milanesi, II, Firenze 1878, pp. 411,n. 1, 484; A. Filarete, Trattato di Architettura 1460-1464, a cura di W. von Oettingen, Vienna 1896, p. 213;C. F. von Rumohr, Italienische Forschungen ...
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PASQUINO da Montepulciano
Francesco Caglioti
Paolo Parmiggiani
PASQUINO da Montepulciano. – Nacque da un Matteo di Francesco, contadino, tra il 1425 e il 1427 (la data si ricava, con oscillazioni, [...] , passim; C. de Fabriczy, P. di Matteo da M., in Rivista d’arte, IV (1906), pp. 127-131; M. Lazzaroni - A. Muñoz, Filarete, scultore e architetto del secolo XV, Roma 1908, pp. 146-148; R.G. Mather, Nuovi documenti robbiani, in L’arte, XXI (1918), pp ...
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Architetto e scultore (Pavia 1447 circa - Milano 1522). Esponente del Rinascimento lombardo, la sua scultura, inizialmente tributaria di varie influenze, divenne via via sempre più elegante e delicata. [...] centrale), anche le altre opere architettoniche dell'A. rivelano più la sua adesione fondamentale a moduli derivati dal Filarete, che non un'interpretazione di prima mano dagli esempi bramanteschi: così nella parte inferiore della facciata della ...
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Scultore (sec. 15º), attivo principalmente a Roma e a Napoli, padre di Gian Cristoforo Romano. Terminò la tomba di Eugenio IV (1450 circa, Roma, S. Salvatore in Lauro) e successe a Filarete nell'esecuzione [...] della tomba del cardinale Antonio di Chaves, in S. Giovanni in Laterano a Roma. Dal 1455 al 1458 lavorò all’Arco di Castel Nuovo a Napoli; nel 1460 lavorava per Pio II, accanto a Paolo Romano. Fu artista ...
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DELLI, Daniele detto Dello
Giovanna Damiani
Figlio di Niccolò, farsettaio, e di madonna Orsa, nacque a Firenze intorno al 1403 (Milanesi, 1873, p. 275; Condorelli, 1968, p. 198).
Notizie sulla vita [...] corte di Alfonso il Magnanimo, che già lo aveva richiesto al suo passaggio per Napoli all'inizio di giugno. Il fatto che il Filarete lo citi nel suo trattato del 1461-64 non significa che il D. fosse ancora vivo a quella data, poiché la notizia della ...
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Architetto (Milano 1429 - ivi 1481), figlio di Giovanni (Campione 1400 circa - Milano 1484 circa), ingegnere della Certosa di Pavia (1428-62) e del Duomo di Milano (1452-69). Fu a fianco del padre nella [...] fabbrica del Duomo di Milano (1459). Sostituì poi (1465) il Filarete in tutti i lavori dell'Ospedale Maggiore, dove sovrappose la tradizione lombarda, decorativa e ancor gotica, al gusto toscano filaretiano. Si devono ritenere di S. l'interno della ...
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GRASSI, Liliana
Maria Grazia Ercolino
Nacque a Milano il 1° apr. 1923, in una famiglia di modeste condizioni, da Agide, impiegato presso le acciaierie Falck di Sesto San Giovanni, e da Maria Vanoli. [...] e per l'orientamento delle sue ricerche future fu il restauro dell'ospedale Maggiore di Milano di Antonio Averlino, detto il Filarete, e il successivo adattamento a nuova sede dell'Università degli studi di Milano, opera che rappresentò il punto più ...
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PANDIOS (Πάνδιος; in Teofrasto )
Red.
Scultore greco. In una base marmorea da Atene vi è la firma di P. (Kirchner, Pros. Att., 14325), che è probabilmente da identificarsi col Pandeios che, secondo Teofrasto [...] lavorava al santuario di Atena Alèa a Tegea, mangiando un frutto velenoso perse la conoscenza. La base sosteneva la statua di Filarete, figlio di Filocare, ed è circa del 350 a. C. Ignoti il patronimico e l'etnico, forse era ateniese (Kirchner, 11574 ...
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filarata
s. f. [voce di origine merid., propr. «lunga fila»]. – In paletnologia, serie di pietre, anche di notevole altezza (fino a 4 m), confitte nel terreno in file singole, doppie o triplici, che si prolungano talvolta per alcuni chilometri;...
filaria1
filària1 s. f. [der. di filo1]. – In matematica, la curva piana secondo cui si dispone un filo materiale pesante, flessibile e inestensibile, soggetto a forze complanari perpendicolari ad esso e proporzionali all’altezza misurata...