Il proverbio (dal lat. provĕrbiu(m), da vĕrbum «parola») è oggetto di studio di numerose discipline: letteratura, sociologia, antropologia, dialettologia, storia delle tradizioni popolari (nell’insieme [...] l’oro, non l’oro l’onore).
(d) Una delle peculiarità del proverbio è poi la presenza di giochi del significato e figureretoriche come la ➔ metafora (il mattino ha l’oro in bocca), la similitudine (la donna bella è come la castagna, / bella di fuori ...
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Gergo è un termine usato comunemente per indicare una varietà di lingua (o dialetto) dotata di un lessico specifico che viene utilizzato da particolari gruppi di persone, in determinate situazioni, per [...] massiccio di metonimie e metafore, sineddochi e altre figureretoriche, capaci di creare sempre nuove relazioni semantiche, , oltre ai prestiti dai dialetti zingarici.
La stessa figura del venditore ambulante, per es., viene designata con termini ...
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Tra i ➔ linguaggi settoriali una posizione preminente occupa il linguaggio della politica, le cui forme di realizzazione e diffusione dipendono da una vasta gamma di variabili congiunturali, quali la situazione [...] misurati di quelli pannelliani. Il capo del partito all’opposizione, nato dalle ceneri del fascismo, utilizza soprattutto la figuraretorica dell’ironia e del sarcasmo per esprimere il dissenso nei riguardi dell’assetto istituzionale e per marcare di ...
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La metonimia (dal gr. metōnymía; lat. denominatio, transnominatio) è una figuraretorica (➔ retorica) tradizionalmente inserita tra i tropi, in quanto produce il ‘sovvertimento’ del significato proprio [...] somma (inclusione, operatore logico vel) e nel prodotto (intersezione, operatore logico et) gli operatori fondamentali delle figureretoriche. La metonimia agirebbe per inclusione dei termini semici tra due parole (così nel bere una bottiglia il ...
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Vincenzo Monti nacque ad Alfonsine di Fusignano (Ravenna) nel 1754. Dal 1778 risiedette a Roma, dove cominciò la carriera letteraria; nel 1797 si trasferì a Milano. Durante il regime napoleonico ebbe numerosi [...] italiana, realizza una traduzione uniforme dal punto di vista stilistico, enfatica e senza asprezze. Ricorrendo a figureretoriche e perifrasi, evita di riprodurre le formule omeriche e gli epiteti composti, mal tollerati dal gusto contemporaneo ...
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L’iperbole (dal gr. yperbolḗ, in lat. superlatio) è una figuraretorica che consiste nel portare all’eccesso il significato di un’espressione, amplificando o riducendo il suo riferimento alla realtà per [...] ➔ sineddoche. Nasce così la tradizione dell’iperbole come tropo composto, che ottiene il suo effetto a partire da altre figureretoriche (con esempi come un oceano di sangue scorreva come il mare). Goffredo di Vinosalvo nella sua Poetria nova (vv ...
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La pubblicità, in tutte le sue forme (su manifesti, nei giornali, in radio e televisione), è uno dei tipi testuali che più influenzano l’italiano comune, con coniazione di ➔ neologismi e prestito di parole, [...] si può; più lo mandi giù e più ti tira su; potevamo stupirvi con effetti speciali), strutture sintattiche e figureretoriche varie, che penetrano nella lingua e nei suoi usi concreti (Falabrino 2007; Testa 20073; Arcangeli 2008).
Vanno qui ricordate ...
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L’espressione angloamericana politically correct (in ital. politicamente corretto) designa un orientamento ideologico e culturale di estremo rispetto verso tutti, nel quale cioè si evita ogni potenziale [...] si arriva infatti attraverso diverse strategie verbali, alcune tradizionali, come gli slittamenti attenuativi mediante varie figureretoriche (meccanismi a cui spesso ricorre appunto l’eufemismo; cfr. Galli de’ Paratesi 1964; ➔ mitigazione; ➔ tabu ...
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Nella tradizione retorica occidentale il termine amplificazione (lat. amplificatio, exaggeratio; greco áuxesis, da auxánō «accrescere») indica un complesso di tecniche che intensificano i discorsi con [...] testimoniati dalla poesia italiana del Novecento (Pascoli, Gozzano, Montale o Ungaretti, ad esempio, che fanno prevalere figureretoriche specifiche come l’antifrasi, la metonimia o la metafora).
Nel secondo Novecento, i testi in lingua italiana ...
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Tradizionalmente considerata un tropo, la sineddoche (dal gr. synekdokhḗ, da syn «con, insieme» e ekdékhomai «ricevo, prendo», che i latini traducono con conceptio, intellectio) è una figuraretorica che [...] ; cfr. Mortara Garavelli 1993: 47)
Nell’italiano contemporaneo, la sineddoche sembra rivitalizzarsi, come altre figureretoriche, in funzione dei nuovi circuiti simbolici connessi alla società mediatica globalizzata.
Calvino, Italo (1993), Lezioni ...
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figurato
agg. [part. pass. di figurare]. – 1. Rappresentato per mezzo di una figura (disegno, pittura, statua) o di figure, o, anche, foggiato, plasmato, espresso in una determinata forma o figura. Con questa accezione, è meno com. di raffigurato...
figura
s. f. [dal lat. figura, dal tema di fingĕre «plasmare, modellare»]. – 1. a. Aspetto esteriore d’una cosa: lo circulo che ha f. d’uovo (Dante); prender corso e f. di fiume (Manzoni); un monumento in f. di piramide; un attore in f. di...