CECCHI, Giovan Maria
Claudio Mutini
Nacque a Firenze il 15 maggio 1518da Bartolomeo o Baccio di Sano Cecchi, famiglia del quartiere di Santa Croce, e da una Sannini, figlia di un farsettaio.
Primogenito [...] hanno unapersonale esperienza da far valere, per le tirate retoriche dei protagonisti, per le troppo lunghe pause narrative che ), né il bozzettismo schematico e insieme esuberante delle figure di contorno (al prodigio narrato nella Sant'Agnese ...
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GEMITO, Vincenzo
Emanuela Bianchi
Nacque a Napoli il 16 luglio 1852 e, quando aveva appena un giorno, fu deposto nella ruota dello Stabilimento dell'Annunziata. Il 30 luglio venne affidato a Giuseppina [...] dal riproporre fedelmente gli spunti antichi e da retoriche declamazioni.
Trasferitosi a Parigi nel 1877, riunitosi Tra 1915 e 1917 fu spesso a Roma e dintorni (ritrasse figure di ciociare); scolpì la Madonnina del Grappa; concepì il progetto ...
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GIARDINO, Gaetano
Nicola Labanca
Nacque a Montemagno (Asti) il 25 genn. 1864 da Carlo e da Olimpia Garrone.
Entrato nell'esercito appena diciassettenne, fu nominato sottotenente nell'8° bersaglieri [...] , anche se certo non solo per merito delle doti retoriche del G., un comunicato della Agenzia di stampa Stefani che avevano condotto la guerra.
Il dopoguerra consacrò definitivamente la figura del G., ormai assurto ai più alti vertici della gerarchia ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Roberto Gamberini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il modello di poema eroico fornito dal Tasso influenza il genere epico secentesco europeo, [...] si concludono infelicemente; eroi insidiati da perverse figure femminili. Non manca inoltre l’intenzione encomiastica modelli nel passato, ma non per ricavarne aride regole retoriche, bensì per alimentare l’ispirazione mitica avvalendosi di fantasie ...
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NAPPI, Cesare
Leonardo Quaquarelli
Nacque intorno al 1440 a Bologna da Matteo di Matteo di Paolo e da Diamante di Leonardo Dalla Tuata.
Dalla famiglia, forse originaria di Faenza, di condizione assai [...] lettore di grammatica nello Studio dal 1458 al 1459-60 e di retorica e poesia dal 1460 al 1461-62), affrontò il corso di rappresentata da trascrizioni di epigrafi e dalla consuetudine con figure come Felice Feliciano, o dalla lettera sulle rovine di ...
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Il progetto di edificazione di uno Stato nazionale
Giovanni Sabbatucci
Vittorio Vidotto
Quest’opera sull’unificazione italiana esce in coincidenza con il 150° anniversario dell’Unità. Ma non è, e non [...] 1861 (o dal 1848) e di dare il dovuto risalto alle figure dei suoi artefici, e non solo dei più celebrati padri della patria dell’unità nazionale e soprattutto per renderlo attuale, al di là delle forzature retoriche e delle polemiche pretestuose. ...
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LUBRANO, Giacomo
Luigi Matt
Nacque quasi certamente a Napoli nel 1619, forse il 12 settembre. Non sono noti i nomi dei genitori e nulla si sa della sua infanzia.
La prima notizia certa riguarda il suo [...] straordinaria (grazie alla quale conia un grandissimo numero di neologismi), mette in atto un'accorta strategia retorica, avvalendosi di figure già molto sfruttate nella poesia barocca, ma ampliandone le modalità d'impiego (basti pensare agli esiti ...
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MONTANARI, Fausto
Luca Lombardo
– Nacque a Viterbo, l’11 maggio 1907, da Giovanni Carlo e da Emma Sestini.
Compiuti gli studi liceali a Pavia, dove si era trasferito con la famiglia da Mantova nel 1918, [...] Calcaterra, studiando in particolare il romanticismo italiano e la figura di Silvio Pellico.
Nel 1932 vinse il concorso per indispensabili all’intelligenza della cultura e del mistero retorico e spirituale del poeta fiorentino. Dagli anni Sessanta ...
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NIZZOLI, Mario
Margherita Palumbo
NIZZOLI (Nizolio), Mario. – Nacque nel 1488 a Boretto, borgo nei pressi di Brescello (Reggio Emilia), da famiglia di condizione modesta.
Scarse le notizie sulla formazione, [...] filosofi non hanno esitato a fondare la realtà degli universalia, non accorgendosi che la locutio figurata altro non è che la nota figuraretorica della sineddoche. Convinto nominalista, Nizzoli vede in ciò la prova di come le oscurità filosofiche ...
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CIARPI, Lorenzo Bartolomeo (Baccio)
Simonetta Prosperi Valenti Rodinò
Nacque a Barga (Lucca), e non a Firenze come afferma il suo biografo Passeri, il 13 sett. 1574 (e non 1578 come noto sinora), secondo [...] ed egli dimostra un processo di involuzione in opere retoriche e sconnesse come il Martirio di s. Giusta e Riv. d'arte, XXXIII (1958), pp. 65-72; C. Del Bravo, Una "figura con natura morta" del Seicento toscano, in Arte antica e moderna, 1961, p. 324 ...
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figurato
agg. [part. pass. di figurare]. – 1. Rappresentato per mezzo di una figura (disegno, pittura, statua) o di figure, o, anche, foggiato, plasmato, espresso in una determinata forma o figura. Con questa accezione, è meno com. di raffigurato...
figura
s. f. [dal lat. figura, dal tema di fingĕre «plasmare, modellare»]. – 1. a. Aspetto esteriore d’una cosa: lo circulo che ha f. d’uovo (Dante); prender corso e f. di fiume (Manzoni); un monumento in f. di piramide; un attore in f. di...