FAVA (Faba), Guido (Guido Bononiensis)
Francesco Bausi
Figlio di Niccolò, nacque a Bologna non oltre il iigo. La congettura (in mancanza di una più sicura documentazione) è autorizzata da un atto del [...] (che illumina le tenebre dell'ignoranza), mentre l'aggettivo purpurea si riferisce agli artifici e alle figure della retorica stessa, definiti tecnicamente colores (nel prologo della Rota nova, il F. parla di "purpurata. dietaminis scientia"). La ...
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De Sanctis, Francesco
Mario Fubini
Nella critica desanctisiana D. ha un singolare, anzi unico rilievo, sia per le pagine a lui dedicate nei corsi della scuola napoletana, e poi soprattutto nelle lezioni [...] educazione l'altissima consapevolezza artistica di D.: quella formazione retorica che presupponeva un interesse per la " letteratura " di difetto si può parlare, secondo il De S. di questa figura: " Certo, il tipo di Farinata è ancora troppo semplice ...
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Inquadratura
Serafino Murri
Per i. s'intende la porzione di spazio inclusa nel quadro visivo bidimensionale, entro la cornice rettangolare che delimita l'immagine proiettata del film, e ancora, sul [...] si può enucleare una scala dei piani di ripresa, che vanno dalla figura intera (un corpo umano dalla testa ai piedi) al primissimo piano , recuperando allo spettacolo cinematografico connotazioni retoriche e psicologiche del testo letterario come ...
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Per comprendere il nesso tra storia della lingua e storia della Chiesa è sufficiente ricordare i caratteri cruciali delle cosiddette religioni abramitiche, le religioni, cioè, che vedono nelle vicende [...] i rimaneggiamenti in volgare rispondevano a strutture e regole retoriche elaborate a fini pastorali. Il contenuto da trasmettere era 1589), che nell’introduzione informava di aver spiegato ogni figura con l’aggiunta di «alcune parole» da leggere agli ...
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GUITTONE d'Arezzo
Monica Cerroni
Nacque in un anno imprecisabile tra il 1230 e il 1240 a Santa Firmina, un piccolo villaggio sulle propaggini del monte Lignano, poco distante da Arezzo, presso il cui [...] città si reduplica in combinazioni foniche dominate da figure etimologiche, contribuendo ad amplificare lo stile tragico . l'accusa di poca originalità e di eccessi nell'uso retorico. Tra i guittoniani di maggior rilievo e di professata fedeltà ...
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CALCAGNINI, Celio
Valerio Marchetti
Nato a Ferrara il 17 sett. 1479 da una facoltosa famiglia dell'aristocrazia di servizio presso la corte estense, era figlio naturale del protonotario apostolico Calcagnino [...] tessere diverse dell'intarsio non sono che pretesti per esercitazioni retoriche condotte a freddo, anche se con una notevole padronanza degli Beroaldo nel cui commento ad Apuleio (Venetiis 1510) figurano due poesie del C., e fu buon conoscitore del ...
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Il testo prescrittivo (detto anche regolativo o istruzionale) è un tipo di testo (➔ testo, tipi di) che ha come fine la regolamentazione di un comportamento immediato o futuro dell’emittente e/o di altri [...] dell’adottante, l’adottante e il coniuge dell’adottato (Codice civile, art. 87)
Quanto agli schemi retorici come tropi e figure (➔ retorica), benché in tipologie vincolanti ne sia attesa l’assenza (cfr. Sabatini 1999), nei testi normativi compaiono ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Biondo Flavio
Francesco Tateo
Fra i piu illustri storiografi del Quattrocento, Biondo Flavio impresse una svolta in senso contemporaneo alla ricerca storica, misurandosi con il monumento liviano che [...] tempi presenti e dell’elogio delle azioni e delle figure contemporanee come il modo più efficace di conservare per funzione dei monumenti. Al fondo, ma in una sommessa, non retorica, intenzione celebrativa, vi è l’ideologia della continuità fra la ...
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DE ZERBI, Rocco
Lucia Strappini
Nacque a Reggio Calabria l'11 giugno 1843 da Domenico e da Rosa Cotronei. Il padre, Domenico, avvocato e giornalista dilettante, patriota, e il nonno Rocco, intendente [...] scorgevano più o meno chiaramente i segni di quel bellicismo retorico che, nel nome della prosecuzione dell'eroismo e dell' clima intellettuale del quale fu, anche se per breve tempo, una figura di rilievo.
Nel 1883 il D. pubblicherà, non a caso ...
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BONCOMPAGNI LUDOVISI, Baldassarre
Vincenzo Cappelletti
Nacque a Roma il 10 maggio 1821, secondogenito di don Luigi, principe di Piombino, e di Maria Maddalena Odescalchi. Tra gli studiosi che ebbero [...] anch'esso uscito sul Giornale arcadico.
Le premesse sono alquanto retoriche, e mostrano il B. alieno, agl'inizi, come paziente ricostruzione diplomatica, filologica e biografica di una delle figure dominanti la matematica del secolo XIII, non ancora ...
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figurato
agg. [part. pass. di figurare]. – 1. Rappresentato per mezzo di una figura (disegno, pittura, statua) o di figure, o, anche, foggiato, plasmato, espresso in una determinata forma o figura. Con questa accezione, è meno com. di raffigurato...
figura
s. f. [dal lat. figura, dal tema di fingĕre «plasmare, modellare»]. – 1. a. Aspetto esteriore d’una cosa: lo circulo che ha f. d’uovo (Dante); prender corso e f. di fiume (Manzoni); un monumento in f. di piramide; un attore in f. di...