Il romanzo della globalizzazione
Stefano Calabrese
Dal romanzo postmoderno al global novel
A lungo, nel corso del Novecento, il romanzo ha rischiato di soccombere sotto il peso delle proprie ambizioni: [...] una critica radicale il grado di veridicità e trasparenza del linguaggio quotidiano, quel set di parole, figureretoriche stereotipate, cliché e arcature sintattiche brevi, spesso corrive, caratteristiche del codice orale, cui ricorriamo ogni giorno ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La concezione agostiniana del sapere...
Pasquale Porro
La concezione agostiniana del sapere e la tradizione neoplatonica latina
La [...] composto da Marco Servio Onorato, in cui l'autore si preoccupa non soltanto di evidenziare le locuzioni poetiche o le figureretoriche, ma anche d'illustrare i diversi oggetti (perlomeno, quelli meno consueti) e i numerosi fenomeni a cui lo stesso ...
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CASTRO, Scipio di
Roberto Zapperi
Nacque da un Pietro, del quale non si ha alcuna notizia, intorno al 1521 probabilmente in Policastro, la cittadina sul golfo omonimo, che era una antica sede vescovile [...] perseguono il risultato di dissolvere il ricordo angoscioso di una realtà mortificante nel gioco allusivo delle figureretoriche che costruisce per virtù di immaginazione una carriera brillante e un futuro assai promettente. Il primo destinatario ...
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sapere (savere)
Alessandro Niccoli
Le presenze di s. nell'opera, canonica o no, di D. assommano a 541 (Rime 43, Rime dubbie 20, Vita Nuova 46, Convivio 159, Inferno 71, Purgatorio 73, Paradiso 44, Fiore [...] e chi nol sa, s'elli ha la fede mia?, movenza - questa - cui prelude il tu sai del v. 32.
Non sono inquadrabili in precise figureretoriche i seguenti esempi: If XIX 67 e 69 Se di saper ch'i' sia ti cal cotanto / ... sappi ch'i' fui vestito del gran ...
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Emozioni e retorica in vendita: il linguaggio pubblicitario
Fabio Rossi
I messaggi della pubblicità
Sulla pubblicità si è scritto moltissimo, almeno a partire dagli anni Cinquanta. Il testo dei messaggi [...] candidare questi messaggi come prototipi di analizzabilità hanno contribuito soprattutto la loro brevità, l’elevata frequenza di figureretoriche e l’integrazione di codici diversi: verbale e iconico, oltre all’acustico, nel caso della televisione e ...
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Estetica come scienza dell’espressione e linguistica generale
Paolo D’Angelo
Autonomia dell’arte
Opera pubblicata da Croce nel 1902 per Sandron di Palermo, fu ristampata due anni dopo presso il medesimo [...] la teoria dei generi letterari e la stessa distinzione tradizionale delle arti in poesia, pittura, scultura, musica ecc.; le figureretoriche e tutto l’impianto della stilistica classica; le categorie estetiche in tutta la loro varietà, da quelle con ...
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metafora
Francesco Tateo
Figuraretorica consistente nell'usare in luogo del vocabolo proprio un vocabolo diverso attinto ad altro campo semantico. Il trasferimento del vocabolo da un campo a un altro [...] " ab inanimali ad inanimale ", " ab inanimali ad animale ", " ab animali ad inanimale ".
La m. assume in D., fra le figureretoriche, un posto privilegiato, sia per essere enormemente profusa, sia per il fatto di costituire uno dei punti di forza del ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le riflessioni sulla natura del linguaggio animano la scena culturale tedesca tra la [...] con il più piccolo, della sua vacuità e abbondanza di proposizioni ideali, in parte a causa dell’infinità di figureretoriche premesse alle figure del sillogismo, e così via. Suoni e lettere sono dunque pure forme a priori in cui non si incontra ...
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La poesia
Giorgio Manacorda
Aisthánomai
«Che cos’è la poesia». Domanda – o risposta – impossibile come poche altre; nessuno, infatti, è mai riuscito a dare una definizione soddisfacente, forse perché [...] diverso, e quindi più ricco rispetto ai comuni parlanti. Questo è possibile per il semplice fatto che tutte le figureretoriche infine non sono che metafore: forme diverse della metafora. Tutte, infatti, si fondano su un unico principio: il principio ...
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endecasillabo
Ignazio Baldelli
Il verso dantesco, e in particolare l'e., ha attirato fortemente l'attenzione degli studiosi fino a spingerli a una serie d'importanti considerazioni sui rapporti più [...] qualcosa di rattenuto ed esitante. Insomma, suono, sequenza di accenti, qualità delle parole, sintassi, figureretoriche, immagini, concetto appaiono intimamente congiunti, per cui si deve continuamente insistere sulla loro assoluta compresenza ...
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figurato
agg. [part. pass. di figurare]. – 1. Rappresentato per mezzo di una figura (disegno, pittura, statua) o di figure, o, anche, foggiato, plasmato, espresso in una determinata forma o figura. Con questa accezione, è meno com. di raffigurato...
figura
s. f. [dal lat. figura, dal tema di fingĕre «plasmare, modellare»]. – 1. a. Aspetto esteriore d’una cosa: lo circulo che ha f. d’uovo (Dante); prender corso e f. di fiume (Manzoni); un monumento in f. di piramide; un attore in f. di...