eufemia /eufe'mia/ s. f. [dal gr. eyphēmía, comp. di eu "bene¹" e phēmí "dire"]. - 1. (relig.) [silenzio rituale che, presso gli antichi Greci, si doveva osservare durante la preghiera e il sacrificio]. [...] 2. (crit., non com.) [figuraretorica che consiste nel sostituire l'espressione propria con un'altra di significato attenuato] ≈ e ↔ [→ EUFEMISMO (1)]. ...
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eufemismo s. m. [dal gr. eyphēmismós, der. di eyphēmízō "dire parole di buon augurio", comp. di eu- "bene¹" e phēmí "dire"]. - 1. (crit.) [figuraretorica che consiste nel sostituire l'espressione propria [...] con un'altra di significato attenuato, per es. andarsene per morire] ≈ attenuazione, (non com.) eufemia. ‖ antifrasi, litote. ↔ disfemismo. 2. (estens.) [espressione utilizzata in questo modo] ≈ circonlocuzione, ...
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litote /li'tɔte/ s. f. [dal gr. litótes, propr. "semplicità"]. - (crit.) [figuraretorica consistente nell'attenuare un giudizio negando l'idea contraria] ≈ attenuazione. ...
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climax /'klimaks/ s. m. [dal gr. klîmaks s. f. "scala", lat. tardo climax s. f.]. - 1. (crit.) [figuraretorica, per la quale il discorso aumenta gradatamente di forza con la disposizione dei termini in [...] ordine crescente di valore] ≈ gradazione (ascendente). ‖ progressione. ↔ anticlimax. 2. (med.) a. [lo stadio di maggiore intensità di una malattia] ≈ acme. b. (non com.) [acme dell'eccitamento sessuale] ...
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Fabio Rossi
sbaglio. Finestra di approfondimento
Giusto e sbagliato - S. e i termini ad esso connessi (sbagliare,sbagliato) richiamano i concetti di «giusto» o «ingiusto» nelle sfere logica e morale, [...] ma distanti nel sign.: dire preside al posto di presbite è un malapropismo. Se lo scambio è fatto consapevolmente, come figuraretorica, è detto paronomàsia o bisticcio.
Sbagli meno gravi o involontari - Un particolare tipo di s. è il lapsus, che ha ...
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similitudine /simili'tudine/ s. f. [dal lat. similitudo -dĭnis, der. di simĭlis "simile"]. - 1. (ant., lett.) [l'essere similare] ≈ e ↔ [→ SIMILARITÀ]. 2. (crit.) [figuraretorica che consiste nel paragonare [...] tra loro concetti, immagini e sim., sulla base della somiglianza di alcuni caratteri comuni] ≈ analogia, comparazione, paragone, parallelo, raffronto ...
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sineddoche /si'nɛd:oke/ s. f. [dal lat. synecdŏche, gr. synekdokhḗ, der. di synekdékhomai "comprendere più cose insieme"]. - (crit.) [figuraretorica consistente nel trasferimento di significato da una [...] parola a un'altra in base a una relazione quantitativa] ≈ ‖ metonimia ...
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progressione /progre's:jone/ s. f. [dal lat. progressio -onis, der. di progrĕdi "avanzare"]. - 1. [passaggio graduale da uno stadio (o da un termine di una serie) a quello successivo, di solito in modo [...] regolare e costante] ≈ incremento. ↑ aumento. ↓ avanzamento. ↔ recessione, regressione. 2. (crit.) [figuraretorica, per la quale il discorso aumenta gradatamente di forza con la disposizione dei termini in ordine crescente di valore] ≈ climax, ...
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allegoria /al:ego'ria/ s. f. [dal lat. tardo allegorĭa, gr. allēgoría, comp. di állos "altro" e tema di agoréuō "parlare"]. - 1. (crit.) [figuraretorica per la quale si esprime un senso riposto e allusivo, [...] diverso dal contenuto logico delle parole] ≈ ‖ metafora, simbolo. ⇑ traslato, tropo. 2. (estens., artist.) [figurazione pittorica o plastica di un concetto astratto] ≈ personificazione, rappresentazione. ...
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prosopopea /prozopo'pɛa/ (non com. prosopopeia) s. f. [dal lat. prosopopoeia, gr. prosōpopoiía, der. di prosōpopoiéō "personificare", comp. di prósōpon "faccia, persona" e poiéō "fare"]. - 1. (crit.) [figura [...] retorica per cui si introducono a parlare persone assenti o defunte, o anche cose inanimate] ≈ personificazione. 2. (fig., spreg.) [aria d'importanza, gravità affettata e ridicola: ha una gran p.; senti che p.!] ≈ (lett.) albagìa, alterigia, ...
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Figura retorica consistente nel sostituire il nome di una persona o di una cosa con un appellativo o una perifrasi che lo identifichi inequivocabilmente: il Ghibellin fuggiasco (Dante); la città celeste (il Paradiso).
Figura retorica per la quale chi parla interrompe la forma espositiva del suo discorso per rivolgere direttamente la parola a concetti personificati, a soggetti assenti o scomparsi, o anche al lettore. Quando è accompagnata da toni violenti,...