(gr. ῞Ηϕαιστος, lat. Hephaestus) Divinità greca del fuoco terrestre. Figliodi Zeus e di Era secondo i poemi omerici, avendo in una contesa celeste parteggiato per la madre, Zeus lo scaraventò dall’Olimpo [...] giù fino nell’isola di Lemno; un’altra tradizione narrava che Era, irata perché il figlio le era nato zoppo, di E. fu l’isola di Lemno. Il tempio di E. sorgeva là dove il dio sarebbe caduto. In Attica il culto di E. fu messo in rapporto con quello di ...
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(gr. Πρίαπος) Antica divinità dei Greci, simbolo dell’istinto sessuale e della forza generativa maschile, e quindi anche della fecondità della natura. Centro principale del culto di P. fu Lampsaco nell’Ellesponto, [...] età ellenistica e romana. P. fu considerato anche figliodi Dioniso e di Afrodite; gli era sacrificato un asino. In Italia origine specie di mimo in onore del dio P.; il genere dei priapei, introdotto nella letteratura greca da Eufronio di Chersoneso ...
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(gr. Μίνως) Mitico re di Creta, figliodi Zeus e di Europa, fratello di Radamanto, sposo di Pasifae, padre di Catreo, Deucalione, Glauco, Androgeo, Acalle, Senodice, Ariadne (o Arianna) e Fedra. La sua [...] Per assicurare il favore di Posidone al suo proposito di regnare su Creta, M. chiese al dio che facesse uscire dal mare e delle figliedi lui. Secondo una tarda leggenda, assediò e prese Megara grazie al tradimento di Scilla, innamoratasi di lui. ...
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(gr. ᾿Αμϕιάραος) Antica divinità greca di carattere ctonio e profetico, probabilmente già venerata dai Micenei nel 13° sec. a.C. (Apijarewo), poi, a quanto pare, declassata a eroe. Il culto era particolarmente [...] ’Attica, a Ramnunte.
Per il mito, A., figliodi Oicle e di Ipermestra, fu re di Argo e protetto da Apollo, da cui ricevette la dio presso una fonte. Il dio appariva in sogno a sanare malati, che, dopo un’astinenza di tre giorni dal vino e un giorno di ...
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(gr. ῞Αδης) Tra gli antichi Greci, nome del dio regnante sulle regioni dell’oltretomba. L’etimologia del nome è controversa: già in antico lo si derivava da un ἀ- privativo e dalla radice ἰδ- «vedere»: [...] il regno dei morti nella concezione pagana.
Figliodi Crono e di Rea, fratello di Zeus e di Posidone, A. partecipò con loro alla e temuto dagli uomini, A. riceve tuttavia il culto come dio che, dimorando sotto terra, può beneficare i vivi favorendo ...
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(gr. Βορέας) Nome dato dai Greci al vento del Settentrione e al dio corrispondente, figliodi Astreo e di Eos, fratello di Zefiro, Noto e Argeste secondo Esiodo; tra le personificazioni divine dei venti, [...] Serse.
I gemelli Zete e Calai ( boreadi, gr. οἱ Βορεάδαι), figlidi B. e di Orizia, parteciparono alla spedizione degli Argonauti e, giunti con questi presso il re di Tracia Fineo, perseguitato dalle Arpie, lo liberarono. Ricorrono spesso nelle ...
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Erudito e poligrafo ebreo (Toledo 1092 - Calahorra 1167), visse in Spagna, Francia e Italia. Autore di opere filosofiche d'ispirazione neoplatonica (Yēsōd Mōrā "Fondamento del timor diDio"; Ḥay ben Mēqīṣ [...] "Il vivente figlio del desto") e di commento a una gran parte della Bibbia ebraica, che costituiscono la più notevole produzione della scuola esegetica giudeo-spagnola. Scrisse anche opere grammaticali (Sēfer ha-Shēm "Libro del nome"), astronomiche e ...
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(gr. ῾Υάκινϑος) Nella mitologia greca, giovinetto, figlio del re Amicla (ma dai poeti talvolta detto figliodi Ebalo), amato per la sua bellezza da Borea (o Zefiro) e da Apollo, ucciso per errore (o per [...] gelosia di Borea) dal dio durante il lancio di un disco; sulla sua tomba nacque il fiore omonimo. Il culto originario di G. fu ad Amicle in Laconia e si diffuse prevalentemente in aerea dorica; gli erano sacre le feste Giacinzie (τὰ ῾Υακίνϑια), ...
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Bhīmà Nella mitologia dell’induismo, nome del secondo fra i cinque presunti figlidi Pāndu, mentre la leggenda lo dice figliodi Vāyu (‘il dio Vento’). B. (in sanscrito «il terribile») è rappresentato [...] nel Mahābhārata come eroe forte e valoroso ma crudele e senza scrupoli; gioviale se di buon umore, ma violento e brutale quando le passioni si sono scatenate; mangiatore insaziabile sì da ricevere il soprannome di Vṛkodara («Pancia di lupo»). ...
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(o Imeneo; gr. ῾Υμήν o ῾Υμέναιος) Dio greco degli sponsali, forse personificazione in origine del canto nuziale (imeneo), durante il quale era invocato. Nel mito è figliodi Apollo e di una Musa (Calliope, [...] Clio o Urania) o di Dioniso (o Magnete) e di Afrodite. Nelle varie versioni della leggenda, è rappresentato come un giovane bellissimo, che dopo aver liberato alcune fanciulle ateniesi rapite dai corsari riesce a sposare l’amata. ...
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figlio
fìglio s. m. [lat. fīlius, della famiglia di fecundus, femĭna, ecc.]. – 1. a. Il generato rispetto ai genitori (talora anche rispetto ai progenitori): mio, tuo, suo f. (normalmente senza articolo); padre, madre e figli; f. maggiore,...
dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...