verbo linguistica Nella grammatica tradizionale, parte del discorso che indica azione, stato, o divenire, in contrapposizione al nome, che indica sostanza o qualità; variabile secondo la flessione verbale, [...] solo un predicato, senza l’aggiunta di un sostantivo o aggettivo. religione Nel linguaggio ecclecclesiastico, la parola diDio e anche il pensiero diDio, come immagine perfetta diDio stesso. V. incarnato è il FigliodiDio, seconda persona della SS ...
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Medicina
Ristagno di sangue nelle parti più declivi del corpo. Il fenomeno si osserva soprattutto nei cadaveri, nei quali si formano chiazze violacee, bluastre o rosso-vinose (macchie ipostatiche) a carico [...] cristologica a quella trinitaria.
Unione ipostatica Unione sostanziale delle nature divina e umana in una sola persona, Cristo, FigliodiDio fatto uomo. La formula risale a Cirillo d’Alessandria: in polemica con la tesi nestoriana per cui in Cristo ...
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Antropologia
Il concetto di d. riveste una grande importanza nelle scienze sociali, in particolare in antropologia culturale. Nella sua opera Essai sur le don (1923-24), M. Mauss osservò che in molte società [...] , le virtù infuse e i d. dello Spirito Santo; si tratta di d. elargiti dall’assoluta liberalità diDio, per i quali l’uomo, pur rimanendo tale, diventa figliodiDio e capace (in questa vita inizialmente, pienamente nella visione beatifica ...
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Termine che designa vari indirizzi teologici cristiani eterodossi, aventi in comune il chiamare Gesù Cristo figlio ‘adottivo’ diDio. Il primo di questi indirizzi rientra tra gli sforzi fatti dal pensiero [...] agli altri, in virtù dei suoi meriti speciali avrebbe ricevuto il privilegio di essere adottato come figliodiDio all’atto del battesimo o secondo altri alla Resurrezione). L’a., di cui si trovano varie tracce nel corso del 2° sec., appare evidente ...
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Capo di una setta di fanatici, anticlericali, attiva nei Paesi Bassi nei primi decennî del 12° sec.; fu ucciso da un ecclesiastico nel 1124 o 1125. Muovendo dalla condanna della corruzione del clero, finì [...] per proclamarsi figliodiDio e sposo di Maria Vergine; contro di lui e i suoi pochi seguaci predicò specialmente s. Norberto. ...
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Martire e scrittore cristiano (n. Flavia Neapolis, od. Nabulus - m. Roma 165 circa). Ritenuto il maggiore apologista cristiano greco del II sec., fondò una scuola di dottrina cristiana e fu maestro itinerante [...] : l'Apologia prima, indirizzata ad Antonino Pio e ai figli, redatta in Roma circa il 153, protesta contro le creazione del mondo; esso è, accanto a Dio Padre, di cui G. vuole salvare la trascendenza, il Figlio: ma G., anche per l'imperfezione ...
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Teologie
Giuseppe Ruggieri
Tra la fine del 20° e l'inizio del 21° sec. non ci sono state nuove acquisizioni capaci di sconvolgere il paesaggio teologico. Semmai si è consolidata una certa diversità [...] confusione oppure mutazione, senza divisione o separazione. "L'umanità che la benedetta vergine Maria partorì fu sempre quella dello stesso FigliodiDio. Questo è il motivo per cui la chiesa assira dell'oriente prega la vergine Maria come 'la madre ...
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MARIA Vergine
Mariano CORDOVANI
Umberto GNOLI
Ernesto JALLONGHI
Umberto GNOLI
Luigi GIAMBENE
Bianca PAULUCCI
Giuseppe CASTELLANI
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È la madre di Gesù Cristo.
Nel Nuovo Testamento il [...] dello Spirito Santo, con la proclamazione del regno messianico e della salvezza: il figlio della Vergine sarebbe stato il santo, il FigliodiDio (v. annunciazione). La sorpresa, l'affermazione di non conoscere uomo (che fa pensare a un proposito ...
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MESSIANISMO
Yoseph COLOMBO
Alberto VACCARI
. Parola e concetto proprî delle religioni ebraica e cristiana, punto centrale d'intesa insieme e di opposizione fra di esse; d'intesa sul fondo comune dei [...] (Matteo, XI,2-5; Luca, IV, 17-23; VII, 18-23), né ricusò a tempo opportuno di accettare e confermare i titoli equivalenti di Messia, di re d'Israele, difigliodiDio, che gli venivano dati dai discepoli (Matteo, XVI, 16) o dalle turbe (Marco, XI, 9 ...
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figlio
fìglio s. m. [lat. fīlius, della famiglia di fecundus, femĭna, ecc.]. – 1. a. Il generato rispetto ai genitori (talora anche rispetto ai progenitori): mio, tuo, suo f. (normalmente senza articolo); padre, madre e figli; f. maggiore,...
dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...