Pittore (Prato 1457 circa - Firenze 1504). Formatosi alla scuola del padre Filippo e poi di S. Botticelli, svolse una intensa attività pittorica in diverse città, tra cui Firenze e Roma; tra le sue opere [...] Novella.
Vita
Figliodi Filippo e di Lucrezia Buti, seguì a Spoleto il padre (1469), dove lavorò come garzone di bottega nel sono testimoniati da opere di altissima qualità, come il Cristo e la Vergine che intercedono presso Dio Padre (1495, Monaco ...
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Missionario e compagno degli apostoli Paolo e Pietro, autore del Vangelo che porta il suo nome. Pietro lo chiama suo figlio e tutte le testimonianze antiche lo presentano come suo interprete. Il Vangelo [...] regno diDio e sulla passione di Cristo.
Vita
Sebbene sussistano talune incertezze circa l'identità di M. suo figlio (I Petri 5, 13); tutta l'antichità è concorde nel presentarci l'evangelista come "interprete di Pietro".
Opera
. Il Vangelo di M. ...
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(gr. Τρίτων) mitologia Dio marino degli antichi Greci, detto di solito figliodi Posidone e di Anfitrite; considerato talvolta in tarde leggende dio del Lago Tritonide (o Palude Tritonia) in Libia, ha [...] uccisa incidentalmente da questa. Un’altra figliadi T., Triteia, amata da Ares, fu madre di Melanippo.
Il nome di T. fu dato in seguito a una serie di esseri del corteggio di Posidone, raffigurati con corpo umano terminante in appendici pisciformi ...
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(gr. Μίνως) Mitico re di Creta, figliodi Zeus e di Europa, fratello di Radamanto, sposo di Pasifae, padre di Catreo, Deucalione, Glauco, Androgeo, Acalle, Senodice, Ariadne (o Arianna) e Fedra. La sua [...] Per assicurare il favore di Posidone al suo proposito di regnare su Creta, M. chiese al dio che facesse uscire dal mare e delle figliedi lui. Secondo una tarda leggenda, assediò e prese Megara grazie al tradimento di Scilla, innamoratasi di lui. ...
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Svarog Figura mitologica dei Russi pagani, menzionata nella glossa alla traduzione russa della Chronographia di Malala quale padre di Daž´bog (➔); nel contesto, S. è identificato con Efesto dell’originale [...] rapporto con le figure di Daž´bog e di Svarožič, il dio russo del fuoco che però da un’attenta lettura delle testimonianze appare anche come dio solare, quindi tutt’uno con Daž´bog. Se Svarožič si legge come patronimico («figliodi Svarog» è detto ...
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(lat. Faunus) Antichissima divinità italica. Connesso strettamente con le selve, vi esercita le sue facoltà oracolari mediante messaggi verbali che fa udire a tutti restando invisibile (v. fig.); questa [...] latini fu detto figliodi Pico e nipote di Saturno, re del Lazio e padre di Latino. Avrebbe di F., Faunalia, si celebravano il 5 dicembre. Nel Lupercale era un’immagine del dio rappresentato nell’abbigliamento dei suoi sacerdoti, nudo, cinto di ...
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Medico e biblista (Sauve, presso Montpellier, 1684 - Parigi 1766), figliodi un pastore calvinista passato al cattolicesimo dopo la revoca dell'editto di Nantes. Prof. di anatomia all'univ. di Tolosa (1710-20), [...] due termini, Yahweh ed Ĕlōhīm, per designare Dio: supponendo pertanto (Conjectures sur les mémoires originaux composer le livre de la Genèse, anonimo, 1753) l'esistenza di documenti diversi. Fu così il primo ideatore della "teoria documentaria" ...
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(gr. Βορέας) Nome dato dai Greci al vento del Settentrione e al dio corrispondente, figliodi Astreo e di Eos, fratello di Zefiro, Noto e Argeste secondo Esiodo; tra le personificazioni divine dei venti, [...] Serse.
I gemelli Zete e Calai ( boreadi, gr. οἱ Βορεάδαι), figlidi B. e di Orizia, parteciparono alla spedizione degli Argonauti e, giunti con questi presso il re di Tracia Fineo, perseguitato dalle Arpie, lo liberarono. Ricorrono spesso nelle ...
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(lat. Picus) Antico dio italico, cui si ricorreva per responsi; ebbe culto fra gli Umbri, gli Equi e i Picenti. Figliodi Saturno, o di Sterces, padre di Fauno e avo di Latino, re degli Aborigeni nel [...] Lazio e fondatore della città dei Laurenti; sua moglie fu ritenuta Pomona o Canente, una ninfa figliadi Giano, oppure Circe; e si disse che da questa, innamoratasi di lui ma respinta, P. fosse stato trasformato in picchio, l’uccello sacro a Marte e ...
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(gr. ῾Υάκινϑος) Nella mitologia greca, giovinetto, figlio del re Amicla (ma dai poeti talvolta detto figliodi Ebalo), amato per la sua bellezza da Borea (o Zefiro) e da Apollo, ucciso per errore (o per [...] gelosia di Borea) dal dio durante il lancio di un disco; sulla sua tomba nacque il fiore omonimo. Il culto originario di G. fu ad Amicle in Laconia e si diffuse prevalentemente in aerea dorica; gli erano sacre le feste Giacinzie (τὰ ῾Υακίνϑια), ...
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figlio
fìglio s. m. [lat. fīlius, della famiglia di fecundus, femĭna, ecc.]. – 1. a. Il generato rispetto ai genitori (talora anche rispetto ai progenitori): mio, tuo, suo f. (normalmente senza articolo); padre, madre e figli; f. maggiore,...
dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...