Figlioadottivo (sec. 1º a. C.) del senatore Gaio R., nel 54-53 a. C. fu processato per le violenze e concussioni commesse in Egitto con Gabinio: nonostante la difesa di Cicerone nell'orazione pro C. Rabirio [...] Postumo (da non confondere con quella per il padre adottivo), fu mandato in esilio. Poté tornare solo al tempo della dittatura di Cesare. ...
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Figlioadottivo dell'imperatore Adriano; destinato a succedergli sul trono imperiale, assunse, dopo l'adozione (136 d. C.), il nome di Lucio Elio Cesare. Console nel 136 e nel 137, premorì ad Adriano (138). [...] Fu padre di Lucio Vero ...
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Uomo politico cinese (Chengdu 1928 - Pechino 2019). Figlioadottivo di Zhou Enlai, ha aderito al Partito comunista cinese nel 1945 e completato la propria formazione di ingegnere in Unione Sovietica (1948-55). [...] Entrato nel comitato centrale del partito nel 1982, dal 1985 membro dell'ufficio politico e dal 1985 al 1987 anche della segreteria del partito, fu ministro dell'Energia elettrica (1981-82) e dell'Educazione ...
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Uomo politico (Chieri 1762 - Torino 1837). Figlioadottivo di G. L. Bogino, ne subì l'influenza. Decurione di Torino nel 1782, riordinò le finanze della città e fu tra i fondatori dell'Accademia delle [...] scienze; ambasciatore a Parigi nel 1796, dopo l'occupazione francese del Piemonte si rifugiò a Barcellona e poi a Minorca, tornando a Torino nel 1799 per assumere la carica di controllore generale delle ...
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Cugino e figlioadottivo (Iaşi 1854 - Vienna 1901) di Michele III Obrenović, gli successe come principe di Serbia quando questi fu assassinato (1868), governando, sino al raggiungimento della maggiore [...] austriaco (1886). Le reazioni alla politica autoritaria adottata all'interno e lo scandalo suscitato dal suo divorzio dalla regina Natalia lo indussero ad abdicare in favore del figlio Alessandro (1889) e a trasferirsi a Parigi. Tornato a Belgrado ...
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Ufficiale macedone (sec. 4º a. C.), figlioadottivo di Aristotele, del quale sposò la figlia Piziade; nominato da Cassandro capo della guarnigione macedone a Munichia, riuscì a occupare il Pireo (319), [...] e l'anno successivo, nella battaglia navale del Bosforo, vinse l'armata di Poliperconte. Tornato al Pireo, fu fatto giustiziare, sotto l'accusa di alto tradimento, da Cassandro, che ne temeva l'ambizione ...
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Moglie di Zaid ibn Ḥāritha, figlioadottivo di Maometto, divorziò da Zaid e sposò lo stesso Maometto, che s'era invaghito di lei. Un'altra Zainab, figlia del Profeta, sposata a un pagano, morì (630) a [...] Medina ...
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LEONBRUNO (Leombruno), Lorenzo
Leandro Ventura
Figlioadottivo del pittore Giovanni Luca de Liombeni, nacque quasi sicuramente a Mantova entro il mese di giugno del 1477.
Nei documenti s'incontra per [...] . 1499 il L. risulta sposato con la vedova del padre adottivo, Angela de Salati; nel luglio dello stesso anno, in una alcuni lasciti, costituendo quale propria erede universale Antonia, figlia di Bartolomeo de Sacchetta, che viveva da qualche tempo ...
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DEL FIORE, Ercole
Ettore Merkel
Figlioadottivo del pittore Iacobello, seguì le orme paterne prima come garzone, poi come aiuto e infine come artista nella fiorente bottega, pur restando subordinato [...] - vivente il padre - alle sue commissioni e alla collaborazione nelle sue opere. È documentato la prima volta nel testamento di Iacobello del 2 ott. 1439 come fidecommissario - assieme alla matrigna Lucia ...
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adottivo
agg. [dal lat. adoptivus, der. di adoptare «adottare»]. – Che appartiene per adozione; è riferito sia a chi è stato o viene adottato (figlio a.) sia a chi adotta o ha adottato (padre a., madre adottiva). In usi fig.: patria a., nome...
figlio
fìglio s. m. [lat. fīlius, della famiglia di fecundus, femĭna, ecc.]. – 1. a. Il generato rispetto ai genitori (talora anche rispetto ai progenitori): mio, tuo, suo f. (normalmente senza articolo); padre, madre e figli; f. maggiore,...