Asia
Grazia Paganelli
Cinematografia
Non è possibile definire una cinematografia asiatica che, seppure idealmente, raccolga sotto un denominatore comune le varie forme espressive emerse in questo continente. [...] giovane kirghizo Aktan Abdykalykov (già autore di cortometraggi e di spot pubblicitari) Beškempir (1998, Il figlioadottivo) e Maimil (2001, La scimmia). Ispirandosi apertamente a vicende autobiografiche, Abdykalykov dipinge, con sguardo realistico ...
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Testimonianze - Carl Theodor Dreyer
Pietro Citati
Carl Theodor Dreyer
Carl Theodor Dreyer nascose sempre gelosamente il segreto della sua nascita e della sua infanzia. Con una specie di ossessione, [...] giorni, mentre la madre moriva in Svezia, il piccolo Carl Theodor Dreyer cominciava a Copenaghen la sua triste vita di figlioadottivo. Aveva due anni; e la scomparsa della madre, di cui aveva perso ogni traccia, il sinistro turbinio di padri e ...
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Testimonianze - James Dean
Mimmo Calopresti
James Dean
Non sempre si nasce belli. Qualche volta lo si diventa. È successo a James Byron Dean, nato l'8 febbraio del 1931 a Marion, Indiana Midwest, che, [...] per far del male a qualcuno", e finisce in un mondo irreale dove esistono solo lui, il suo amore Natalie Wood e il figlioadottivo, Sal Mineo. Tutto questo dopo aver gridato al padre, che cercava di calmarlo dicendogli che di lì a dieci anni avrebbe ...
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Feyder, Jacques
Catherine McGilvray
Nome d'arte di Jacques Frédérix, regista, sceneggiatore e attore cinematografico belga, nato a Ixelles (Belgio) il 21 luglio 1885 e morto a Prangins (Svizzera) il [...] Spaak, si avvale delle scenografie di Lazare Meerson per seguire la storia di una donna che si innamora del figlioadottivo, il quale non mostra alcuno scrupolo nello sfruttare la situazione. La kermesse héroïque, che molti ritengono il capolavoro di ...
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Barrymore
Callisto Cosulich
La famiglia Barrymore
Nome d'arte di una serie di attori teatrali e cinematografici statunitensi, il cui albero genealogico si estende su sei generazioni (tre attive in teatro [...] , l'inglese, poi naturalizzato statunitense, Maurice B. (dal 1872 nome d'arte di Herbert Blythe, 1847-1905); il figlioadottivo Sidney (1864-1920, attivo dal 1911) fu invece il capostipite di una linea di attori cinematografici, che proseguì con il ...
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Martin, Steve
Simone Emiliani
Attore e sceneggiatore cinematografico e televisivo statunitense, nato a Waco (Texas) il 14 agosto 1945. La sua comicità, vicina alle forme del cinema demenziale, appare [...] impegnato anche come sceneggiatore, è stato The jerk (1979; Lo straccione) di Carl Reiner, in cui è lo sprovveduto figlioadottivo di due contadini di colore. Ma l'attore ha rivelato pienamente le sue potenzialità comiche nel ruolo di un idealista e ...
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Boyer, Charles
Monica Trecca
Attore cinematografico e teatrale francese, nato a Figeac (Lot) il 28 agosto 1899 e morto a Phoenix (Arizona) il 26 agosto 1978. Con Maurice Chevalier fu l'altro attore [...] ogni energia a favorire le relazioni tra il suo Paese adottivo e quello d'origine, aveva raddoppiato gli sforzi di fronte accanto a Ingrid Bergman.Già duramente provato dal suicidio dell'unico figlio avvenuto nel 1965, nel 1978, due giorni dopo la ...
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Clift, Montgomery (propr. Edward Montgomery)
Valerio Caprara
Attore cinematografico statunitense, nato a Omaha (Nebraska) l'11 ottobre 1920 e morto a New York il 23 luglio 1966. Conquistò il pubblico [...] e della sua parabola divistica sta nel sofferto imprinting familiare. Figlio di un dirigente di banca, subì sin da bambino l ruolo di un giovane cowboy che si ribella al tirannico padre adottivo interpretato da John Wayne in Red river (1948; Il fiume ...
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The Man from Laramie
Leopoldo Santovincenzo
(USA 1955, L'uomo di Laramie, colore, 104m); regia: Anthony Mann; produzione: William Goetz per Columbia; soggetto: Thomas T. Flynn; sceneggiatura: Philip [...] complesso di colpa si materializza in sogni premonitori in cui uno sconosciuto uccide suo figlio. Vic è in cerca del riconoscimento da parte di un padre adottivo che si limita invece a ricattarlo con la promessa della successione, Caino innocente cui ...
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adottivo
agg. [dal lat. adoptivus, der. di adoptare «adottare»]. – Che appartiene per adozione; è riferito sia a chi è stato o viene adottato (figlio a.) sia a chi adotta o ha adottato (padre a., madre adottiva). In usi fig.: patria a., nome...
figlio
fìglio s. m. [lat. fīlius, della famiglia di fecundus, femĭna, ecc.]. – 1. a. Il generato rispetto ai genitori (talora anche rispetto ai progenitori): mio, tuo, suo f. (normalmente senza articolo); padre, madre e figli; f. maggiore,...