Cofondatrice (Parigi 1591 - ivi 1660) delleFigliedellacarità. Rimasta vedova del marito Antoine Legras (1625), da cui aveva avuto un figlio, si dedicò alla vita religiosa e fondò nel 1629 con s. Vincenzo [...] de' Paoli, suo direttore spirituale, le Figliedellacarità (riconoscimento vescovile, 1646; statuti definitivi, 1655). Fu canonizzata da Pio XI nel 1934. Festa, 15 marzo. ...
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Novizia delleFigliedellaCarità (Sancey-le-Lond, Doubs, 1765 - Napoli 1820), costretta durante la Rivoluzione francese a lasciare l'abito, fondò poi l'istituto delle Suore di Carità. Canonizzata nel [...] 1934; festa, 24 agosto ...
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. Visitare e assistere gli ammalati e in genere i bisognosi e afflitti sono opere di carità che, secondo lo spirito e la lettera del Vangelo, furono ben presto praticate nella Chiesa. Ma istituti femminili [...] di vergini; ne risultò così un istituto senza clausura, ma strettamente unito in congregazione con unità di governo. Le Figliedellacarità di S. Vincenzo furono accolte con entusiasmo dal clero e dal popolo, e imitate specialmente nel sec. XIX da ...
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Sacerdote (Pouy, presso Dax in Guascogna, 1581 - Parigi 1660). A V. si deve la fondazione della Congregazione dei Preti della Missione (Lazzaristi) e delleFigliedellaCarità (in cui ebbe collaboratrice [...] suo instancabile lavoro di organizzatore; ospizi, asili, ospedali, organizzazioni di carità, conferenze di studio ebbero larga diffusione, tanto da meritargli l'appellativo di Intendente della Provvidenza.
Vita
Di origini contadine, studiò a Dax, a ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] , approvato nel 1618 da Paolo V: nello stesso anno 1618 S. Vincenzo de' Paoli fonda le FigliedellaCarità.
Ma tra gli ordini religiosi si estende ampiamente la Compagnia di Gesù, nell'insegnamento, nell'organizzazione di università, seminarî ...
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Il fenomeno dell'indigenza è, si può dire, coevo alla società umana; e, malgrado le generose utopie dei filantropi, forse ineliminabile. Cause individuali e sociali concorrono a determinarlo: sono cause [...] ordini dei teatini, barnabiti, gesuiti, somaschi e, più tardi, dagli ospedalieri di S. Camillo de Lellis e dalle Figliedellacarità di S. Vincenzo di Paola, dalle compagnie del Divino Amore, dalle nuove confraternite. E ciò soprattutto in Italia ...
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SANTI (fr. saints; sp. santos; ted. Heilige; ingl. saints)
Nicola Turchi
Il nome deriva dal lat. sanctus, da sancio, in origine nel senso di ciò che è inviolabile in quanto protetto da una sanzione: [...] gioventù, con le nuove famiglie religiose dei lazzaristi, degli eudisti, dei camillini, degli scolopî, dellefigliedellacarità, delle visitandine, dei passionisti, dei redentoristi, dei salesiani, ecc., i cui fondatori hanno tutti meritato gli ...
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URBANO VIII
Georg Lutz
Maffeo Virginio Romolo Barberini nacque, penultimo di sei fratelli, il 5 aprile 1568 a Firenze da Antonio e Camilla Barbadori; fu battezzato lo stesso giorno nel battistero del [...] Paul et le Saint-Siège, "Archivum Historiae Pontificiae", 5, 1967, pp. 263-88; A. Vernaschi, Una istituzione originale: le FigliedellaCarità di San Vincenzo de' Paoli, Roma 1968, ad indicem; M. Flinton, Santa Luisa de Marillac. El aspecto social de ...
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Le religiose italiane
Giancarlo Rocca
Introduzione
La storia delle religiose italiane – considerate qui in tutte le loro varie distinzioni canoniche, cioè come monache, suore, vergini consacrate, eremite, [...] agli esami pubblici41. Tra le prime figurano le Marcelline, di Milano, le Suore di S. Anna, di Torino, e le Figliedellacarità di S. Vincenzo de’ Paoli, a Napoli, mentre di particolare interesse è la vicenda che coinvolse Eugenia Ravasco, fondatrice ...
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carita
carità s. f. [lat. carĭtas -atis, propr. «affetto, amore», der. di carus «caro»]. – 1. L’amore che, secondo il concetto cristiano, unisce gli uomini con Dio, e tra loro attraverso Dio: fervore, ardore di c.; virtù di c., anche tra i...
figlia
fìglia s. f. [lat. fīlia]. – 1. Persona di sesso femminile, considerata nel suo rapporto di generazione rispetto ai genitori; è quindi il femm. di figlio, di cui ha il sign. proprio e alcuni usi estens.: mia f., le tue f.; mio cugino...