Gerusalemme
Elena Loewenthal
La città santa delle tre religioni monoteiste
Gerusalemme non è soltanto una città, non è soltanto l'attuale capitale dello Stato d'Israele. È un simbolo, ma è stata anche [...] , da una parte i pastori erranti per il deserto, dall'altra i popoli del mare e gli agricoltori della piana costiera.
Di sono raccontate nella Bibbia nel secondo libro di Samuele. Il figlio di David, re Salomone, è invece il grande costruttore ...
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Gregorio I, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours -, quell'aristocrazia [...] , da collegare ai quaranta giorni passati da Gesù nel deserto (Homiliae XL in Evangelia, XVI), o al decalogo moltiplicato nrr. 66, 67, 126). A Teodolinda scrisse per rallegrarsi del battesimo delfiglio (ibid. XIV, nr. 12). G. manifestò dunque una ...
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Damaso I, santo
Carlo Carletti
Le informazioni antecedenti il periodo episcopale sono episodiche, scarsamente documentate, talvolta oscure e contraddittorie. Il primo problema che si pone è quello del [...] del 537.
Agli anni 376-384 si fa risalire lo scambio epistolare tra D. e Girolamo. Nelle lettere 15 e 16 (pp. 62-9), scritte dal deserto commento su alcuni versetti di Isaia e sulla parabola delfiglio prodigo.
Una parte della critica (P. Nautin), ...
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L'editoria religiosa del secondo Novecento: progetti, libri, sogni, mode
Alberto Melloni
Lo strumentario della nuova cristianità perduta
Le case editrici che provengono da una congregazione religiosa, [...] fascista, alimentato dalla breve euforia concordataria1, figliedel ripensamento di papa Ratti2 e portatrici – Roncalli, aveva avuto esempi illustrissimi20.
De Luca non semina nel deserto: Roma aveva non solo un fitto tessuto di stamperia religiosa ...
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Partito popolare italiano
Francesco Malgeri
Le origini
Nei primi anni del Novecento, il problema dell’incontro tra cristianesimo e democrazia e la rivendicazione dell’autonomia politica del cristiano [...] solo dall’Italia, nell’amore di suoi figli, il riconoscimento pratico del diritto della libertà e indipendenza religiosa»5.
e gli incerti […], coloro che rimpiangono come gli ebrei nel deserto le cipolle della schiavitù d’Egitto […]. Lasciate che se ...
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Il cristianesimo siriaco
Protagonisti, stagioni e nodi problematici dalla prima evangelizzazione all’esordio del V secolo
Vittorio Berti
Con l’espressione ‘cristianesimo siriaco’ si vuole qui fare riferimento [...] Fino al V secolo è l’istituto autoctono dei ‘figli e figliedel patto’, infatti, a fianco e forse più della il registro semantico e teologico proprio del ‘patto’ allo spazio della Chiesa cittadina trasferendolo nel ‘deserto’, e con ciò spalancando la ...
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Le grandi domande
Stefano De Luca
Grandi domande e grandi risposte
Da sempre l'uomo non può fare a meno di porsi alcune domande fondamentali: qual è l'origine di tutte le cose e il loro significato? [...] e subito dopo una colomba discende dal cielo, mentre una voce lo proclama figlio di Dio. Dopo essersi ritirato per 40 giorni nel deserto, dove resiste alle tentazioni del Diavolo, Gesù inizia la sua predicazione, seguito da 12 discepoli (gli apostoli ...
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Millenarismo
Luciano Pellicani
Millenarismo e utopismo
Il termine 'millenarismo' è stato coniato per designare la credenza, diffusasi fra le prime comunità cristiane, nell'imminente avvento del Regno [...] palingenetica della storia e l'idea del duello escatologico fra i figli della luce e i figli della tenebra, fra coloro che vogliono fine a tutto ciò che rendeva la società un deserto popolato da bestie feroci. Sicché nell'esperimento bolscevico tanti ...
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APOCRIFI
M.V. Marini-Clarelli
Nella letteratura cristiana più antica il termine a. designava i libri 'segreti', in quanto non letti pubblicamente (Origene, Comm. ser. 46 in Mt. 24, 23-28, PG, XIII, [...] deserto (Protov., 22, 3; Erbetta, 1966-1981, I, 2, p. 27) è tipica dell'iconografia orientale (Cappadocia, Göreme-Tal, cappella 1, affresco della fine del sec. 10°; Istanbul, Kariye Cami, mosaico); così pure la presenza di Giacomo, supposto figlio ...
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Giovanni VIII
Antonio Sennis
Romano di nascita, figlio di Gundo. Della sua vita prima dell'elezione si sa che fu arcidiacono. In tale qualità lesse la Allocutio Hadriani prima al concilio romano antifoziano [...] , per avidità o debolezza, le smanie di potere delfiglio di Ludovico il Pio. D'altronde egli non fece Troyes, riuscì a convocare il progettato concilio, andato però praticamente deserto (lo stesso Ludovico il Balbo arrivò in ritardo, malato), ...
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padre
(ant. patre) s. m. [lat. pater -tris]. – 1. a. Uomo che ha generato uno o più figli, considerato rispetto ai figli stessi: essere, diventare p.; p. di molti figli; o anche nei rapporti umani, affettivi e sociali relativi al ruolo di...
voce
vóce s. f. [lat. vox vōcis]. – 1. Serie o insieme di suoni articolati emessi dall’uomo (v. fonazione), o di suoni inarticolati emessi da varî animali (o anche dall’uomo), alla cui produzione concorrono fondamentalmente, soprattutto nell’uomo,...