INDIA (A. T., 93-94)
Umberto TOSCHI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Umberto TOSCHI
Egon von EICKSTEDT
Renato BIASUTTI
Ambrogio BALLINI
Alberto PINCHERLE
Umberto TOSCHI
Umberto TOSCHI
Gennaro MONDAINI
Giuseppe [...] estensione della frequenza di carestie;
5. tipo deserticodel basso Indo e del Thar: il monsone di SO. sorpassa queste definitiva di esso fu opera di Muḥammad Tughluq (1322), il figliodel fondatore di una nuova dinastia, il quale, a suggello della ...
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OLANDA
Claudia MERLO
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Jan-Pieter Marie LAURENS de VRIES
Pino FORTINI
Adriano H. LUIJDJENS
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Carlo TAGLIAVINI
Gerard [...] del principe erano tragiche. I Paesi Bassi, una volta fra le terre più ricche d'Europa, prospere per commerci e industrie, erano in gran parte, specie nel mezzogiorno, ridotti un deserto a capo il diciottenne figliodel Taciturno, Maurizio di Nassau ...
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MORTE
Giangiacomo PERRANDO
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Giuseppe DE LUCA
Giannetto LONGO
Raffaele CORSO
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Giulio GIANNELLI
Fulvio MAROI
Gabriella ARUCH SCARAVAGLIO
Rosanna [...] per il continuo affluire di nuovi elementi nomadi provenienti dal deserto. Così si constata presso i Fenici e gli Aramei il le donne. Come abbiamo detto, doveva tenere l'elogio del defunto il figlio o il parente più stretto. Le eccezioni sono rare ...
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GERMANICI, POPOLI
Plinio FRACCARO
Giuseppe CIARDI-DUPRE'
Arrigo SOLMI
Bruno Vignola
. Sotto la denominazione di Germani si comprendono tutte quelle numerose e varie popolazioni appartenenti alla [...] Germania sia rimasto deserto in seguito alle migrazioni.
I Suebi, potente confederazione di tribù, cominciarono all'inizio del sec. I che generò Bor, il quale ebbe tre figli, Odino, Vili e Ve, cioè i primi Asi. I figli di Bor uccisero l'antico Ymir e ...
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MIGRATORIE, CORRENTI
Renato BIASUTTI
Anna Maria RATTI
Alessandro GHIGI
Romeo VUOLI
Le migrazioni etniche. - L'esempio storico più noto di grandi migrazioni etniche è quel complesso di movimenti di [...] in grado di dare lavoro e pane a tutti i suoi figli. Quando il suddetto squilibrio ha però carattere permanente, bisogna distinguere osservati nel deserto numerosissimi cadaveri di uccelli migratori, onde si deduce che la traversata del Sahara è ...
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TIBET (A. T., 97-98)
Aldo SESTINI
Riccardo RICCARDI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gioacchino SERA
Alberto BALDINI
A. SeS. Giuseppe TUCCI
L'altipiano del Tibet è il più imponente sistema di alte [...] accolgono migliaia di monaci. Ogni famiglia cerca di collocare almeno un figlio nel clero, di cui si può stimare faccia parte 1/8- , la sterilità deserticadel paese ha favorito il conservarsi del rito tradizionale dell'esposizione del cadavere: e ...
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SACRIFIZIO (da sacra facere "compiere l'azione sacra"; ted. Opfer)
Ambrogio BALLINI
Giuseppe RICCIOTTI
Nicola TURCHI
Nella sua più comprensiva accezione il sacrifizio è quell'atto religioso mediante [...] peccati del popolo e che poi faceva subito condurre via da un uomo lì pronto che doveva abbandonarlo in un luogo deserto e , che si era tolto la corona all'annunzio della morte delfiglio datogli mentre faceva un sacrifizio, se la ripose in capo ...
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MESSIANISMO
Yoseph COLOMBO
Alberto VACCARI
. Parola e concetto proprî delle religioni ebraica e cristiana, punto centrale d'intesa insieme e di opposizione fra di esse; d'intesa sul fondo comune dei [...] nato un pargolo, ci fu largito un figlio; sulle spalle ha le insegne del potere e ha nome: ‛Meraviglioso ideatore ancora leggiamo il deserto cangiato in giardino, data la vista ai ciechi, l'udito ai sordi, la favella ai muti, l'agilità del cervo agli ...
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PASQUA
Giuseppe RICCIOTTI
Alberto PINCHERLE
Lucio GIALANELLA
. La Pasqua ebraica. - Nome. - Il nome della Pasqua è in ebraico pesah, diventato nell'aramaico-giudaico pisḥā (siriaco peṣḥā), che poi [...] una seconda coppa di vino. Allora, alla domanda convenzionale fatta dal figliodel capo di famiglia o da un altro degli astanti circa il significato passaggio del Mar Rosso, l'agnello pasquale e la colonna di fuoco che guidò gli Ebrei nel deserto. Ma ...
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MILTON, John
Gian Napoleone Giordano Orsini
Poeta inglese, nato il 9 dicembre 1608 a Londra, dove suo padre, John Milton (v.), era stato costretto ad emigrare e ad esercitare una professione, quella [...] moglie, le tre figlie. L'ultimo discendente del M. fu Elisabetta Foster (figlia della più giovane delle figlie di M. Deborah), Riguadagnato, in quattro libri, narra la tentazione di Cristo nel deserto e la sua vittoria sul demone. Lo stile è assai ...
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padre
(ant. patre) s. m. [lat. pater -tris]. – 1. a. Uomo che ha generato uno o più figli, considerato rispetto ai figli stessi: essere, diventare p.; p. di molti figli; o anche nei rapporti umani, affettivi e sociali relativi al ruolo di...
voce
vóce s. f. [lat. vox vōcis]. – 1. Serie o insieme di suoni articolati emessi dall’uomo (v. fonazione), o di suoni inarticolati emessi da varî animali (o anche dall’uomo), alla cui produzione concorrono fondamentalmente, soprattutto nell’uomo,...