«Vedi, sono capace di scrivere in tutti i modi che voglio, elegante o selvaggio, corretto o contorto»
(Wolfgang Amadeus Mozart)
Attualità di un genio
di Sandro Cappelletto
27 gennaio
In tutto il mondo [...] , ma senza martirio: essa è più che altro intuizione dell’infinito».
Beethoven, che «all’amore coniugale» aveva dedicato Fidelio, la sua unica opera di teatro musicale, non amava l’‘immoralità’ del Don Giovanni, mentre la modernissima ambiguità ...
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MONGINI, Pietro Giovanni
Leonella Grasso Caprioli
– Nacque a Roma il 29 ott. del 1829 da Giovanni e da Caterina Brizzi.
Venne indirizzato dal padre avvocato verso gli studi giuridici, che abbandonò [...] 1862-73, avendo modo di proporsi in gran parte del suo repertorio più tipico, ma anche in opere come Oberon di C.M. von Weber, Fidelio di L. van Beethoven, Don Giovanni e Il flauto magico di W.A. Mozart, Marta di F. von Flotow.
Nel 1860 il M. aveva ...
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MAGINI (Magini Coletti), Antonio
Marco Beghelli
Nacque a Jesi il 17 febbr. 1855, da Mariano e da Palmira Coletti. Trasferitosi presto a Roma, cominciò a lavorare come contabile in un'impresa commerciale. [...] et Juliette (in francese), del Trovatore (con Lili Lehmann), di Aida (con la Lehmann e Jean de Reszke), ancora Lohengrin, Fidelio di L. van Beethoven (in italiano), Carmen e Cavalleria rusticana.
Il M. si ritirò dalle scene nel 1910. Morì a Roma ...
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ROLANDI, Ulderico
Anna Laura Bellina
– Nacque a Roma il 23 luglio 1874 (ignoti i nomi dei genitori).
Laureato in medicina e specializzato in ginecologia, nel 1903 collaborò alla Sezione pratica del [...] Il mondo festeggiante (Firenze 1661) legato in cuoio, Il trovatore (Parigi 1855) con la copertina in velluto verde, il Fidelio (Roma 1886) con le insegne sabaude. Pochi anni dopo Vincenzo Di Donato sostenne che il fondo annoverava 1800 spartiti, 11 ...
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MUSICA
Gastone ROSSI-DORIA
Alfredo BONACCORSI
Luigi RONGA
. Una distinzione netta tra musica popolare e musica dotta (o d'arte, o aulica, ecc.) ha maggiori probabilità di concretezza quando, rinunziando [...] a spezzare gli schemi sonatistici in molteplicità di tempi, ben al di là dei quattro della sonata "ufficiale". E, quantunque il Fidelio sia opera di profondo significato drammatico, s'è potuto dire, non senza ragione, che anche più potente sia in tal ...
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COTOGNI, Antonio
Alberto Iesuè
Nacque a Roma il 1ºag. 1831 da Raffaele e da Agata Fazzini. Il padre dirigeva una piccola fabbrica di maioliche e il C., secondo di cinque figli, fu avviato all'apprendimento [...] Guarany (Gonzales) di C. Gomes, Les diamants de la couronne (Sebastian) di Auber, Rigoletto, Un ballo in maschera, Fidelio (Pizarro), Lohengrin, Guglielmo Tell, Santa Chiara (Alexis), Aida (Amonasro), Alma l'incantatrice di F. von Flotow, Les amants ...
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MERLI, Francesco.
Paolo Patrizi
– Nacque a Corsico (Milano), il 28 genn. 1887, da Luigi ed Emilia Cova.
Di famiglia umile, con un retroterra contadino che lo portava a vedere nella vicinissima Milano [...] Boito). A ciò si aggiungeva la disponibilità nell’affrontare opere allora insolite, come Boris Godunov di M.P. Musorgskij e Fidelio di L. van Beethoven (entrambe alla Scala, sotto la direzione di A. Toscanini), o ruoli considerati antieroici, dunque ...
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LISZT, Ferenc (Franz)
Alfredo Casella
Musicista, nato a Raiding nel Burgenland (allora in Ungheria, oggi in Austria) il 22 ottobre 1811. Suo padre, Adam, era agente contabile al servizio del principe [...] L. fece ancora conoscere in quegli anni opere teatrali come Benvenuto Cellini di Berlioz, Ernani e i due Foscari di Verdi, Fidelio di Beethoven, Orfeo, Ifigenia, Armida e Alceste di Gluck, Don Giovanni e Il Flauto magico di Mozart, Euryanthe e Oberon ...
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GUI, Vittorio
Nadia Carnevale
Nacque a Roma il 14 sett. 1885 da una famiglia originaria della Savoia. Dopo aver ricevuto i primi insegnamenti musicali dalla madre, una pianista che era stata allieva [...] per molto tempo.
Tra gli anni Trenta e gli anni Cinquanta, sotto la sua direzione, al Maggio musicale vennero presentate opere come Fidelio di L. van Beethoven (1930), La vestale di G. Spontini (1933), Mosè e Le comte Ory di Rossini (1935 e 1952), l ...
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ROSSI-LEMENI, Nicola
Gianfranco Landini
ROSSI-LEMENI, Nicola. – Nacque a Istanbul il 6 novembre 1920, figlio di Paolo e di Xenia Lemeni Makedon. Il padre, ufficiale già nell’esercito zarista, e dopo [...] (Buenos Aires) e Don Alfonso in Così fan tutte (Firenze, 1968); Daland nelVascello fantasma (Roma) e Pizarro nel Fidelio (Palermo, 1970); Salieri in Mozart e Salieri di Rimskij-Korsakov e Podkolësin nel Matrimonio di Musorgskij (Roma, 1973); Conte ...
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castrismo
s. m. [dal nome dell’uomo politico cubano Fidel Castro (n. 1927)]. – Indirizzo ideologico e politico che, a partire dalla rivoluzione cubana (1959) guidata da Fidel Castro, ha ispirato, soprattutto negli anni ’60 del Novecento, alcuni...