Psicologo e filosofo (Danzica 1863 - Cambridge, Massachusetts, 1916). Nel 1892 fu nominato prof. ordinario di psicologia e direttore del laboratorio di psicologia sperimentale nella Harvard University. [...] (1912); Grundzüge der Psychotechnik (1914); Psychology general and applied (1914). La sua opera più importante di filosofia è la Philosophie der Werte (1908), in cui tenta una sintesi della filosofia dei valori e dell'idealismo etico di J. G. Fichte. ...
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Storico della filosofia italiano (Cuneo 1928 - Roma 2001), prof. nelle univ. di Trieste e Roma "La Sapienza", dal 1992 docente nella Terza univ. di Roma. Membro del comitato direttivo dell'Internationale [...] Werke, 7 voll., 1965-77) e approfondì importanti aspetti del pensiero postkantiano (da Jacobi a Herder, da Schlegel a Fichte e Schelling), pervenendo a un'articolata ricostruzione interpretativa del pensiero di G. F. W. Hegel, di cui rivalutò ...
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(Berlino 1901- Gottinga 1982). È stato uno dei più importanti studiosi di diritto pubblico del XX secolo, in particolar modo per quanto riguarda le tematiche concernenti il ruolo dei partiti politici e [...] guerra mondiale, divenendo giudice del Tribunale costituzionale federale (1951-71).
Tra le sue opere prinicipali, si segnalano: Fichte und der demokratische Gedanke (1921); Die Gleichheit vor dem Gesetz (1925); Zu den Problemen des faschistischen ...
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Filosofo e storico della letteratura (Pförten, Lusazia, 1806 - Halle 1884), prof. nell'univ. di Berlino (1833-34), poi di Halle (1834). Socio straniero dei Lincei (1880). Dedicatosi prima a studî storici [...] sistema hegeliano dal punto di vista del teismo speculativo, quale allora era sostenuto in Germania anche da I. H. Fichte e Ch. H. Weisse. Continuò inoltre a occuparsi di Shakespeare (Geschichte Shakespeares und seiner Dichtung, 1866) e di problemi ...
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Filosofo italiano (Ferrara 1909 - Firenze 1993); prof. all'univ. di Cagliari (dal 1956), di Pisa e (dal 1960) di Firenze; uno dei promotori (1945), poi direttore, della rivista Società; senatore comunista [...] -Engels, 1968; Dialettica e materialismo, 1974). Molti i suoi studî storici: Filosofi vecchi e nuovi (su Scheler, Hegel, Kant, Fichte, Leopardi, 1947, n. ed. 1981), La mente di Leonardo (1953), Voltaire e le "Lettres philosophiques" (1955), Spazio e ...
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Filosofo e uomo politico italiano (Avellino 1923 - Napoli 2020). Laureato in Filosofia e in Giurisprudenza, professore emerito di Filosofia morale presso l’università di Napoli “Federico II”, in precedenza [...] i suoi numerosi libri, si ricordano: Intuizione e discorso (1955), Struttura soggetto prassi (1962), Il senso del fondamento (1967), Fichte: l'intersoggettività e l'originario (1986), Filosofie del soggetto e diritto del senso (1990), Il tempo e la ...
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BETTI, Emilio
Massimo Brutti
Nacque a Camerino il 20 ag. 1890 da Tullio, medico condotto a Bausula (Macerata), e da Emilia Mannucci. Divenuto il padre nel 1901 direttore dell'ospedale civile di Parma, [...] e indipendenza "spirituale", elemento portante della sua opera.
Tra il 1909 e il 1910 studiò in particolare le opere di Fichte, Hegel e Bergson. Nel 1910 si accostò alla storia del pensiero giuridico leggendo il Genossenschaftsrecht di O. von Gierke ...
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Filosofo (Stoccarda 1770 - Berlino 1831). Dopo aver compiuto gli studî ginnasiali nella sua città, entrò nel 1788 nello Stift di Tübingen, una sorta di seminario protestante, dove ebbe come condiscepoli [...] importante Glauben und Wissen (1802) dove H. faceva i conti con la filosofia di Kant, Jacobi e Fichte, riportandole tutte al soggettivismo che aveva dominato nell'età moderna, e Über die wissenschaftlichen Behandlungsarten des Naturrechts (1802 ...
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Filosofo (Leonberg, Württemberg, 1775 - Ragaz, Svizzera, 1854); studiò nel seminario teologico protestante di Tubinga, dove strinse amicizia con Hegel e Hölderlin e dove conseguì il titolo di magister [...] 1806). In questi scritti S., che nel frattempo (1798) era stato chiamato come professore straordinario a insegnare accanto a Fichte nell'università di Jena, cerca di mostrare come i principî della filosofia trascendentale siano in grado di dar conto ...
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Diplomatico e scrittore tedesco (Düsseldorf 1785 - Berlino 1858). Dopo aver prestato servizio nell'esercito austriaco e in quello russo, entrò nella diplomazia prussiana. Accompagnò il cancelliere Hardenberg [...] (1823). Ebbe nella moglie (dal 1814) Rahel nata Levin (Berlino 1771 - ivi 1833) un'intelligente collaboratrice, nota anche per il suo salotto berlinese, ricercato ritrovo di letterati ed artisti (Fichte, Fouqué, Schleiermacher, Chamisso, Heine). ...
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fichtiano
〈fih’t-〉 agg. e s. m. (f. -a). – Relativo al filosofo ted. Johann Gottlieb Fichte (1762-1814), e al suo pensiero: la filosofia f.; la concezione f. delo Stato; come sost., seguace delle dottrine filosofiche di Fichte.
non io
nón io (o nón-io) locuz. usata come s. m. – Termine filosofico (ted. Nicht Ich) usato da Fichte per indicare tutto ciò che viene pensato come dato o esistente fuori dell’io, come diverso e opposto a esso; nella filosofia di Fichte il...