Croce: storicismo e antistoricismo
Fulvio Tessitore
La complessità dell’assunto, per la specificità che esso acquista in Benedetto Croce e nella contestualizzazione del suo pensiero, richiede che si [...] ’idealismo, tra cui si agitò» in «Europa – specie in Germania, ma anche in Italia – una vera battaglia dei giganti», «Fichte e Hegel da un lato, Herbart e Humboldt dall’altro». Allora, in questa lucidissima riflessione storiografica, la «vittoria» fu ...
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Conservatorismo
Noel O'Sullivan
Definizione di conservatorismo: il conservatorismo come difesa di una 'politica limitata'
Volendo dare una definizione di conservatorismo, possiamo attribuire a questo [...] che poneva i requisiti necessari per una società organica al di sopra di quelli della 'politica limitata' (cfr. J.G. Fichte, Reden an die deutsche Nation, 1808, e Adam Müller, Die Elemente der Staatskunst, 1809). Ma il fatto più deleterio è ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Ermeneutica e pensiero debole
Costantino Esposito
La prima filosofia ermeneutica in Italia
Nella sua versione più diffusa a livello mondiale, l’ermeneutica è una tendenza di pensiero che parla soprattutto [...] decisione. Questa dualità inscindibile della persona – in cui svolge un ruolo determinante la lettura di Johann Gottlieb Fichte, come l’autore che impedisce, contro Georg Wilhelm Friedrich Hegel, ogni possibile risoluzione della differenza tra finito ...
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Croce, Gentile e la ‘scoperta’ di Hegel
Giovanni Bonacina
La cornice della ‘scoperta’ crociana e gentiliana di Hegel
Con il termine risurrezione, Gentile volle segnalare nel 1904 – sulla rivista allora [...] (la «vecchia» metafisica di hegeliana memoria) e che ora si trattasse, giusta la preoccupazione di Johann Gottlieb Fichte, di offrire una deduzione trascendentale delle categorie più autentica di quella nei fatti solo empirica di Kant e di ...
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Gentile, il modernismo e la religione
Fulvio De Giorgi
Gentile teologo politico
In una sola occasione Gentile ci ha lasciato due redazioni di un suo scritto ed è il caso della conferenza La mia religione, [...] maturare della teoria dell’atto, se troviamo Spaventa e lo Hegel di Spaventa (col richiamo a Marx), accanto non troviamo tanto Fichte e il fichtismo, pur largamente diffuso, quanto il pragmatismo da un lato, e i filosofi dell’azione e il modernismo ...
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diritto, filosofia del
Disciplina che indaga la complessa fenomenologia dell’esperienza giuridica, ricercandone il senso profondo attraverso una riflessione sul fondamento del diritto e dell’idea di [...] kantiano, correnti che si erano andate affermando nell’età del Romanticismo e dello storicismo per opera di Humboldt, Fichte, Schelling. Le nuove correnti tendevano a fare del diritto l’espressione dello spirito collettivo e ne intendevano la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Rensi
Fabrizio Meroi
Nel quadro della filosofia italiana della prima metà del Novecento, quella di Giuseppe Rensi è una figura assai particolare. Nonostante sia stato oggetto, in passato, di [...] (da quello platonico a quello stoico, da quello di René Descartes a quello di Kant, da quello di Johann Gottlieb Fichte a quello di Hegel). In ultima analisi – e in questa sua veste immutata attraverso le singole epoche – «lo scetticismo non ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Irene Zavattero
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La produzione poetica e filosofica di Friedrich Hölderlin ha il suo culmine negli stessi [...] più di un anno nella piccola Waltershausen turingia, presso Charlotte von Kalb, segue una manciata di mesi a Jena, dove sono Fichte e l’adorato Schiller, dove incontra Goethe. Una fuga precipitosa (e mai chiarita) da un possibile inserimento nella ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il termine “estetica” nasce nel 1735 con il filosofo Alexander Gottlieb Baumgarten, seguace [...] Novalis, Tieck, Schelling, per non citare che i maggiori rappresentanti di questo “nucleo originario”, sono attenti lettori di Kant e Fichte, e vedono in quest’ultimo, o almeno nella tensione di superamento del finito che pervade la sua filosofia, un ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il pensiero politico ed economico ottocentesco trae ispirazione da diverse fonti: l’utilitarismo [...] a spese di vecchi assetti imperiali e particolaristici.
Dalla velleità antinapoleonica della guerra di liberazione tedesca – Fichte tiene i suoi Discorsi alla nazione tedesca nella Berlino occupata dai Francesi – alla revanche antiprussiana della ...
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fichtiano
〈fih’t-〉 agg. e s. m. (f. -a). – Relativo al filosofo ted. Johann Gottlieb Fichte (1762-1814), e al suo pensiero: la filosofia f.; la concezione f. delo Stato; come sost., seguace delle dottrine filosofiche di Fichte.
non io
nón io (o nón-io) locuz. usata come s. m. – Termine filosofico (ted. Nicht Ich) usato da Fichte per indicare tutto ciò che viene pensato come dato o esistente fuori dell’io, come diverso e opposto a esso; nella filosofia di Fichte il...