Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Stefano Simonetta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Georg Wilhelm Friedrich Hegel, uno dei maggiori filosofi di tutti i tempi, ha potentemente [...] nel 1801 come docente in quella università. Nello stesso anno pubblica due lunghi saggi (Sulla differenza tra il sistema di Fichte e quello di Schelling e Fede e sapere) dove prende posizione in favore dell’amico e considera “la scissione fonte ...
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Ogni cosa che il soggetto percepisce come diversa da sé ed esterna, quindi tutto ciò che è pensato, in quanto si distingue sia dal soggetto pensante sia dall’atto con cui è pensato (per lo più contrapposto [...] e nei filosofi idealisti si tende ad accettare la concezione kantiana dell’o., eliminando peraltro il concetto di cosa in sé; in J.G. Fichte, per es., l’o. è identificato con il non-Io e concepito come ciò che si oppone all’Io.
Un’articolata teoria ...
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Uomo di stato, filosofo, linguista e letterato (Pots dam 1767 - Tegel, Berlino, 1835). Fu una delle personalità salienti della cultura tedesca in epoca moderna, con pochissimi paralleli nella capacità [...] dell'università che porta ora il suo nome e dove insegnarono maestri insigni quali Savigny, Schleiermacher, Fichte, da lui chiamati. Incarichi più dichiaratamente politici assunse nel 1813, quando diresse come plenipotenziario la delegazione ...
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Nel linguaggio della filosofia e delle teorie delle arti, imitazione.
Con il concetto di μίμησις Platone designa la somiglianza delle cose empiriche all’idea che ne costituisce il tipo universale (➔ metessi); [...] di m. che sarà fatta propria dalla filosofia romantica dell’arte, dai fratelli Schlegel fino a W. von Humboldt e a J.G. Fichte. Nel 20° sec. la nozione di m. è stata oggetto di importanti studi, tra cui quelli di E. Auerbach, sulla m. in letteratura ...
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Nato a Ehrenbreitstein sul Reno il 9 settembre 1778 da padre italiano e da madre tedesca. Figlia d'una romanziera di grido (Sophie Gutermann), Maximiliane La Roche, amata da Goethe che ne derivò ispirazione [...] i più dotati di fantasia e di temperamento (L. Tieck e Fr. Schlegel) e repugnando dai filosofi e dai sistematici (da Fichte, Schelling e A. W. Schlegel, ma anche da Novalis). I frutti maggiori degli anni di Jena furono una commedia satirica (Gustav ...
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Schmitt, Carl
Carlo Galli
Giurista e teorico della politica tedesco, fra i più influenti e discussi del Novecento, nato a Plettenberg nel 1888 e ivi morto nel 1985. Teorico del decisionismo, insegnò [...] . di essere inserito fra i «pensatori politici in senso specifico», accanto a Thomas Hobbes, Jacques-Bénigne Bossuet, Johann Gottlieb Fichte e, con riserve, Georg Wilhelm Friedrich Hegel. S. aggiunge qui l’osservazione, già presente nel 1927 e poi in ...
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Poeta tedesco (Berlino 1773 - ivi 1853), fratello di Christian Friedrich. Per un lungo periodo della sua attività letteraria fu vicino ai modi del romanticismo, componendo commedie, drammi e racconti fantastici [...] con Maria Alberti, il poeta si trasferì (1799) a Jena, dove strinse amicizia con i fratelli Schlegel, con Novalis, Fichte, Schelling. Poi (1802) a Ziebingen, presso Francoforte sull'Oder, si dedicò alla volgarizzazione dell'antica poesia tedesca e ...
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(lat. anĭma; per l'etimologia, cfr. il greco ἄνεμος "vento, fiato"; fr. âme; sp. alma; ted. Seele; ingl. soul).
Le concezioni dei primitivi. - A prescindere tanto dalle idee dell'anima che troviamo anche [...] on human nature, IV, sez. VI; E. Kant, Krit. d. rein. Vern., Transz. Dial., II, pp. 293-339 (ediz. Reclam) J. G. Fichte, Ges. Werke, Berlino 1845 segg.; G. W. Fr. Hegel, Phänom. d. Geistes, Berlino 1840; e nelle ristampe ulteriori; A. Comte, Cours de ...
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VERRA, Valerio
Giacinta Spinosa
Storico della filosofia, nato a Cuneo il 19 febbraio 1928. Dal 1964 professore di Storia della filosofia nella facoltà di Magistero dell'università di Trieste, dal 1968 [...] , 1963; Mito, rivelazione e filosofia in J.G. Herder e nel suo tempo, 1966), ma anche F. Schlegel, J.G. Fichte, F.W.J. Schelling. Gli studi sull'ambiente postkantiano e romantico sono alla base di un'articolata ricostruzione interpretativa dell'opera ...
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TESI
Guido Calogero
Termine rispondente al gr. ϑεσις "posizione", "cosa che vien posta". La parola greca si riferisce originariamente a una situazione di dialogo tra due o più persone, in cui l'una [...] e superarsi: donde il motivo della "teticità", del "porsi", come funzione caratteristica dello spirito, che per opera del Fichte e del Hegel influisce a lungo sull'idealismo posteriore, pur non essendo che sopravvivenza di un tema semantico ...
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fichtiano
〈fih’t-〉 agg. e s. m. (f. -a). – Relativo al filosofo ted. Johann Gottlieb Fichte (1762-1814), e al suo pensiero: la filosofia f.; la concezione f. delo Stato; come sost., seguace delle dottrine filosofiche di Fichte.
non io
nón io (o nón-io) locuz. usata come s. m. – Termine filosofico (ted. Nicht Ich) usato da Fichte per indicare tutto ciò che viene pensato come dato o esistente fuori dell’io, come diverso e opposto a esso; nella filosofia di Fichte il...