MAGGIORE, Giuseppe
Stefano Zappoli
Nacque il 17 luglio 1882 a Palermo, terzo dei sei figli di Filippo, medico assai noto in città, e di Giuseppina Mucoli. Dopo aver frequentato il liceo Vittorio Emanuele, [...] . 1990, ad ind.; B. Croce, Lettere a G. Gentile, a cura di A. Croce, Milano 1981, ad ind.; C. Cesa, Introduzione a Fichte, Roma-Bari 1994, p. 211; R. De Forcade, Tomasi di Lampedusa, G. M. e l'operazione "antigattopardo", in Otto/Novecento, XIX (1995 ...
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sistema Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur essendo costituito da diversi elementi reciprocamente interconnessi e interagenti tra loro e con l’ambiente esterno, reagisce o evolve [...] La tesi kantiana dell’unicità del principio da cui derivano tutte le conoscenze sarà privilegiata nei s. idealistici di J.G. Fichte, F.W.J. Schelling e G.W.F. Hegel, rivendicando peraltro alla filosofia come «s. unico e perfetto dello spirito umano ...
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trascendentale Nel linguaggio della filosofia scolastica, attributo di proprietà o attributi, che sono al di sopra di tutte le categorie, sorpassando in estensione tutti quanti i generi. In I. Kant il [...] che da sé.
Il concetto di t. subisce mutamenti profondi negli sviluppi dell’idealismo successivi a Kant: in J.G. Fichte indica la caratteristica della dottrina della scienza secondo cui tutti gli aspetti della conoscenza dipendono dall’Io; in F ...
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NANNARELLI, Fabio
Letterato e poeta, nato a Roma il 25 ottobre 1825, morto a Corneto Tarquinia (ora Tarquinia) il 29 maggio 1894. Partecipò al movimento liberale romano dei primi anni di Pio IX e nel [...] si raccoglievano intorno, tra i quali furono anche, quando soggiornarono a Roma, lo Zanella, il Carducci, il Guerrini. Si nutrì di Fichte e di Schelling, tradusse il Faust di Lenau e su questo poeta scrisse uno studio critico. Restano inoltre di lui ...
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La riforma della dialettica hegeliana
Biagio de Giovanni
Per La riforma della dialettica hegeliana si intende una serie di scritti compresi tra il 1904 e il 1912, raccolti da Giovanni Gentile, con quel [...] della logica hegeliana, si dilegua appena la dialettica si consideri, senza preoccupazioni, in quella logica in cui Hegel, dopo Kant e Fichte, l’aveva pur chiaramente posta: nell’attualità del pensare. Se l’essere non è più un’idea in sé, ma una ...
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Il complesso delle persone che hanno comunanza di origine, di lingua, di storia e che di tale unità hanno coscienza, anche indipendentemente dalla sua realizzazione in unità politica.
N., nazionalità, [...] idee furono esportate con le guerre della Francia rivoluzionaria e napoleonica.
Il travaglio intellettuale dell’età romantica (G.J. Fichte, M.me de Staël, A. Manzoni, G. Mazzini) – contrassegnato da una ridefinizione dei caratteri costitutivi della n ...
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Pronome di 1ª persona, usato cioè dalla persona (o cosa personificata) che parla quando si riferisce a sé stessa. Sia nel linguaggio della filosofia e psicologia sia nell’uso corrente, designa la personalità [...] spazio-temporale ed è distinto dall’Io come fenomeno empirico, oggetto della psicologia. Muovendo dalla concezione kantiana, J.G. Fichte, F. Schelling e G.W.F. Hegel procedono a una assolutizzazione dell’Io trascendentale, il quale diventa così ...
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Psicologia
Tendenza a ripetere determinati atti e a rinnovare determinate esperienze, per lo più acquisita con la ripetizione frequente dell’atto o dell’esperienza stessa. Lo studio delle a. è oggetto [...] la svalutazione di essa, specialmente nella filosofia moderna, da J.-J. Rousseau a I. Kant, a J.G. Fichte.
Medicina
In neurofisiologia, a. sensoriale, fenomeno d’ordine consistente nell’abolizione della risposta propria di un determinato stimolo ...
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È termine che può essere inteso in diverso modo a seconda del punto di vista da cui ci si mette nel considerare l'uomo, le sue potenze, i suoi atti e i suoi fini.
Più comunemente e, per così dire, più [...] alla sintesi a priori di Kant, ma che trova la sua vera radice nella Dottrina della scienza (1794-95) di A. Fichte e nei suoi Discorsi alla nazione tedesca (1806-1807), è stato ripreso e sviluppato con vigoria originale da Giovanni Gentile nel suo ...
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dogmatismo
Stefano De Luca
Atteggiamento mentale chiuso e intransigente
Nel linguaggio comune, e anche in quello filosofico, dogmatismo indica l'atteggiamento mentale di colui il quale sostiene in modo [...] nulla".
Con i filosofi dell'idealismo tedesco, il termine dogmatismo assunse significati del tutto nuovi. Per Johann Gottlieb Fichte (18°-19° secolo) dogmatici erano quei filosofi che consideravano la realtà come qualcosa di indipendente ed esterno ...
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fichtiano
〈fih’t-〉 agg. e s. m. (f. -a). – Relativo al filosofo ted. Johann Gottlieb Fichte (1762-1814), e al suo pensiero: la filosofia f.; la concezione f. delo Stato; come sost., seguace delle dottrine filosofiche di Fichte.
non io
nón io (o nón-io) locuz. usata come s. m. – Termine filosofico (ted. Nicht Ich) usato da Fichte per indicare tutto ciò che viene pensato come dato o esistente fuori dell’io, come diverso e opposto a esso; nella filosofia di Fichte il...