Citoscheletro
Eric Karsenti
La funzione principale svolta dagli organismi come i batteri è limitata alla trasformazione in materia vivente dell'energia derivata da sorgenti semplici. In relazione a [...] è quella di generare reti interconnesse che immagazzinano ed elaborano le informazioni.
I linfociti, i macrofagi e i fibroblasti sono cellule in grado di circolare liberamente e di spostarsi con movimenti attivi strisciando su altri tessuti. La forma ...
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Astronomia
Struttura oscura, dall’aspetto appunto filamentoso, che si osserva nelle regioni attive del Sole. I f. sono dovuti a protuberanze della superficie solare.
Biologia
In genetica, ciascuna delle [...] , espressi in cellule differenti: la vimentina è espressa principalmente in cellule di origine mesenchimale, quali i fibroblasti, e nelle cellule endoteliali dei vasi sanguigni; i f. di desmina si trovano prevalentemente nelle cellule muscolari ...
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SEDIMENTI, Analisi dei
Amilcare Bertolini
Si pratica generalmente con l'esame microscopico, ma talvolta anche con opportuni saggi chimici o con manovre fisiche: per es., un sedimento di urati nell'urina [...] , globuli bianchi (polinucleati e linfociti) ed elementi nucleati di origine istogena (cellule della sierosa, plasmacellule, istiociti, fibroblasti e cellule atipiche o neoplastiche); e al prevalere degli uni o degli altri elementi si attribuisce un ...
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Cellule staminali
Maurilio Sampaolesi
Le cellule staminali sono cellule non specializzate presenti in tutti gli organismi viventi. Diversamente da una cellula epiteliale, capace di produrre una barriera [...] cellulari come muscolo scheletrico, sia in vivo sia in vitro. È stato dimostrato che è possibile ottenere progenitori pluripotenti da fibroblasti in cui viene forzata l’espressione ectopica dei geni c-myc, Sox2, Klf4 e Oct3/4. Gli effetti biologici ...
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Cellule e tessuti
Tutti gli esseri viventi, anche quelli notevolmente diversi fra loro, possiedono una struttura di base comune: la cellula, che, da un punto di vista sia morfologico sia strutturale, [...] presenti nel tessuto connettivo possono essere distinte in fisse e mobili. Tra le cellule fisse vanno ricordati i fibroblasti e gli adipociti; tipiche cellule mobili sono invece le cellule del sangue: monociti, plasmacellule e linfociti.
Le fibre ...
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Kaposi, Moric
Dermatologo austriaco (Kaposvár, Ungheria, 1837 - Vienna 1902). Prof. all’univ. di Vienna (dal 1879), autore di numerosi studi sulle malattie cutanee e sulla sifilide.
Sarcoma di Kaposi [...] dal virus HIV-1 possono liberare prodotti in grado di agire come attivatori della proliferazione di alcune cellule di origine mesenchimale (cellule endoteliali, muscolari lisce e fibroblasti) che acquistano la morfologia ‘a fuso’ propria del KS. ...
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leucotriene
Andrea Matucci
Potente mediatore lipidico coinvolto nella patogenesi di molteplici processi infiammatori, tra i quali quelli in corso di malattie allergiche. Tra i leucotrieni (LT) sono [...] dei LT sul fenomeno del rimodellamento è conseguenza della proliferazione delle fibrocellule muscolari lisce nonché della induzione della sintesi da parte dei fibroblasti di collagene e quindi dell’ispessimento della membrana basale.
→ Allergia ...
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In biologia, c. batterica, metodo artificiale di coltivazione dei batteri in un mezzo che può essere liquido (brodo, latte, siero, sangue) o solido (gelatina, agar); il terreno nutritivo preparato sterilmente [...] o mesi. Le cellule così coltivate possono avere le stesse proprietà del tessuto dal quale provengono: i fibroblasti continuano a secernere collagene, le cellule del muscolo scheletrico embrionale si fondono a formare fibre muscolari giganti capaci ...
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NERVOSO, TESSUTO
Giuseppe LEVI
Mario DONATI
Giuseppe LEVI
Ugo CERLETTI
Mario DONATI
Ugo CERLETTI
(fr. tissus nerveux; sp. teijdo nervioso; ted. Nervengewebe; ingl. nervous tissue).
Istologia [...] sottili lamelle disposte concentricamente, come i veli di una cipolla; ciascuna lamella consta di fibre collagene addensate con fibroblasti alle due superficie. La parte assile del corpuscolo è percorsa dal neurite più cospicuo (principale), il quale ...
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Invecchiamento
Carlo Bertoni Freddari
Con il termine invecchiamento si indica il deteriorarsi progressivo, dovuto al tempo, della capacità di un organismo di adattarsi alle modificazioni ambientali [...] affermando intorno agli anni Sessanta del 20° sec., quando L. Hayflick dimostrò che fibroblasti coltivati in vitro si dividono un numero finito di volte. I fibroblasti umani possono raddoppiarsi in media circa 50 volte, cioè possono andare incontro a ...
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fibroblastico
fibroblàstico agg. [comp. di fibro- e -blastico] (pl. m. -ci). – 1. In petrografia, struttura f., varietà di struttura cristalloblastica, caratterizzata dalla preponderanza di cristalli ad abito fibroso. 2. In istologia, relativo...
fibroblasto
(o fibroplasto) s. m. [comp. di fibro- e -blasto (o -plasto)]. – In istologia, nome delle cellule del tessuto connettivo deputate alla formazione delle fibre e alla sintesi della maggior parte dei costituenti della sostanza intercellulare.