Che ha forma circolare, cilindrica, sferica, esatta o più o meno approssimativa. anatomia Legamento r. del fegato Cordone fibroso, residuo della vena ombelicale del feto, disposto lungo la base, o margine [...] (o falciforme) del fegato. Legamento r. dell’utero Formazione costituita da fibrocellule muscolari lisce, connettivo lasso a fibre elastiche che, in ciascun lato, si diparte dalle porzioni antero-laterali dell’utero, inferiormente alla tuba, percorre ...
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Muscolo della coscia, detto anche retto interno, nastriforme e sottile, esteso dalla sinfisi pubica alla faccia interna dell’epifisi superiore della tibia; è innervato dal nervo otturatorio; sua azione: [...] flette la gamba sulla coscia e l’adduce.
Il nucleo g. è il nucleo bulbare dell’omonimo fascio, detto anche fascio di Goll, in cui decorrono le fibre della via sensitiva. ...
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tono fisica In elettroacustica, regolatore (o comando o controllo) di t. di un amplificatore elettroacustico, l’organo (solitamente un potenziometro) mediante il quale si regola la risposta di frequenza [...] , fanno aumentare o diminuire la loro sensibilità allo stiramento e inducono un’analoga variazione nella scarica centripeta delle fibre propriocettive che, a sua volta, rinforza o riduce la scarica dei motoneuroni alfa con cui esse sono articolate ...
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Il IX paio dei nervi cranici; nervo misto, cioè di senso e di moto, che ha i suoi nuclei centrali nel midollo allungato: nell’ala cinerea e nel nucleo solitario per la parte sensitiva, nel nucleo ambiguo [...] e nel salivatorio inferiore per la parte motrice. Fuoriesce dalla base del cranio attraverso il foro giugulare. Le sue fibre motorie si distribuiscono ai muscoli della faringe e a una parte di quelli della lingua; le altre concorrono a dare la ...
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Formazione trasparente dell’occhio, simile a una lente biconvessa, situata a ridosso dell’iride, tra camera anteriore e vitreo. È mantenuto in situ da un apparato sospensore (zonula di Zinn) ed è avvolto [...] dialitica perché attraverso di essa si diffondono nel c. i materiali nutritizi. Il c. è formato da fibre che derivano dal progressivo allungamento delle cellule epiteliali, ectodermiche. Nel suo complesso si distingue una parte periferica (corticale ...
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biologia In istologia, neurone u. (o monopolare), quello munito del solo prolungamento neuritico: sono tali i coni e i bastoncelli della retina e le cellule della mucosa olfattoria. medicina In elettrocardiografia, [...] di uno degli elettrodi, in modo che l’altro capti elettivamente i potenziali elettrici prodotti nel gruppo di fibre miocardiche più vicine al secondo elettrodo. tecnica In elettrotecnica ed elettronica, si dice di elementi di circuito elettrico ...
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Neurologo e anatomopatologo (Breslavia 1828 - ivi 1897). Il suo nome è legato particolarmente alla scoperta di un plesso (plesso mienterico di A.) situato nello spessore della tunica muscolare dello stomaco [...] mammiferi. Tale plesso, dal quale sembra che partano gli stimoli che determinano la contrazione dell'intestino, è formato da fibre provenienti dal plesso celiaco ed è collegato con l'analogo plesso di Meissner mediante numerosi ramuscoli nervosi. ...
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Sindrome, detta anche malattia di Devic, caratterizzata dalla associazione di sintomi oculari e sintomi midollari; inizia con il quadro di una mielite trasversa con paralisi flaccida degli arti inferiori, [...] e paralisi degli sfinteri. I sintomi oculari consistono in una neurite retrobulbare con progressiva diminuzione della vista. Anatomicamente è caratterizzata da una distruzione delle fibre nervose e delle guaine che le circondano (➔ leucomielite). ...
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Neurotrasmissione e neurotrasmettitori
Vittorio Erspamer
I neurotrasmettitori sono sostanze chimiche liberate dalle terminazioni nervose in risposta a un impulso nervoso. Una volta rilasciati, essi [...] di acetilcolina può essere provocato da alcune tossine animali che facilitano la liberazione massiva della sostanza da tutte le fibre colinergiche. Tale fenomeno si verifica in seguito all'apporto esogeno di sostanze ACh-simili (per es., la muscarina ...
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L'Ottocento: biologia. Fisiologia e medicina sperimentale
Frederic L. Holmes
Fisiologia e medicina sperimentale
Nel corso dell'Ottocento la fisiologia divenne una solida disciplina a base sperimentale: [...] se egli avesse dato un'interpretazione corretta dei dati indicando una contiguità e non una continuità fra i globuli e le fibre; e nel corso del successivo decennio furono indotti a ribaltare la sua conclusione. Da questo momento e per il resto del ...
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fibra
s. f. [dal lat. fibra]. – 1. a. In istologia, struttura microscopica o submicroscopica di tessuti animali, caratterizzata da forma allungata, da natura per lo più filamentosa, dotata di particolari qualità (resistenza, flessibilità,...
fibrato
agg. [dal lat. fibratus]. – Che presenta fibre o più genericam. venature: steli di marmo fibrati come vegetali (D’Annunzio). In araldica, attributo delle foglie con fibre di smalto diverso.