Botanica
P. radicale
In fisiologia vegetale, la p. che spinge verso l’alto la linfa nei vasi del fusto delle piante terrestri e che si origina nella radice, forse in corrispondenza all’endoderma; è uno [...] di adrenalina e noradrenalina. Queste tre aree, oltre a essere collegate fra loro, lo sono anche, attraverso dispositivi di fibrenervose, con un centro dell’ipotalamo e con la corteccia cerebrale; d) centro ipotalamico, in cui si possono distinguere ...
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Anatomia e medicina
Organo di senso per la ricezione degli stimoli luminosi, che vengono trasmessi ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive.
Anatomia comparata
Invertebrati
Molti Invertebrati [...] . La retina ha una struttura stratificata a cui partecipano vari elementi morfologici e strutturali: cellule nervose, cellule neurogliche e fibrenervose amieliniche; fra le cellule hanno particolare rilievo, per la loro abbondanza e per la loro ...
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Si dice di formazione che concerne la vista, l’occhio, la visione o di fenomeno inerente all’ottica.
Anatomia e medicina
Anatomia comparata
Chiasma o.
L’incrocio delle fibrenervose che dalla retina dell’occhio [...] . Tetto o. Regione latero-dorsale del mesencefalo dei Vertebrati, che comprende i centri ricettori primari delle fibrenervose sensitive dell’occhio. Due ispessimenti prominenti dorso-laterali del tetto costituiscono i lobi o., o corpora bigemina ...
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KATZ, Bernard
Claudio Massenti
Biofisico, nato a Lipsia il 26 maggio 1911. Conseguita la laurea in medicina nella città natale, nel 1934, per motivi razziali si trasferì in Inghilterra presso lo Univ. [...] e A. F. Huxley (v. le relative biografie in questa App.) agli studi sulla natura ionica dei potenziali d'azione delle fibrenervose giganti di Loligo forbesi, ed ebbe (1954) la nomina a professore di biofisica. Dal 1954 è fellow della Royal Society ...
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Tessuto animale o vegetale caratterizzato da forma allungata, di natura per lo più filamentosa, dotato di particolari qualità (resistenza, flessibilità, elasticità). Il termine è stato esteso ad analoghi [...] da fibrille riunite in fasci, alcune sono cellule o complessi cellulari (per es., fibre muscolari), altre sono prolungamento di cellule (per es., fibrenervose), altre ancora sono prodotto dell’attività cellulare ma risiedono fuori delle cellule (per ...
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Anatomia e medicina
Porzione del parenchima di un organo, più o meno ben definita anatomicamente e in cui di solito sono rappresentati tutti gli elementi funzionali; i l. sono tra loro separati da solchi, [...] bilobectomia).
Lobotomia
Intervento neurochirurgico introdotto da A.C. Egas Moniz nel 1935, consistente nell’interruzione delle fibrenervose che collegano il talamo col cervello frontale. L’operazione ha conseguenze sul piano della personalità, con ...
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sensibilità fisica Nella teoria dei sistemi dinamici, s. alle condizioni iniziali è la proprietà caratteristica dei sistemi caotici, per la quale una minima differenza nei dati iniziali genera traiettorie [...] è la corteccia parietale. Gli organi periferici della s. generale sono rappresentati dalle espansioni libere delle fibrenervose, divenute amieliniche, in seno agli epiteli (espansioni libere intra-epiteliali) o al connettivo (espansioni libere del ...
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tono fisica In elettroacustica, regolatore (o comando o controllo) di t. di un amplificatore elettroacustico, l’organo (solitamente un potenziometro) mediante il quale si regola la risposta di frequenza [...] muscolare del fuso, con i motoneuroni alfa; sono costituiti essenzialmente da un fascetto di esili fibre muscolari (fibre intrafusali) e da fibrenervose propriocettive che dal fuso, dove sono avvolte a spirale attorno al fascetto muscolare ...
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Anatomia
Formazione di tessuto ectodermico o mesenchimale, che riveste un organo, separandolo dalle parti circostanti. Fra tutte, hanno particolare importanza le g. tendinee che avvolgendo i tendini, specialmente [...] avvolge l’arteria ipogastrica e i suoi rami di divisione intrapelvici; la g. mielinica è il rivestimento delle fibrenervose bianche (fibre mieliniche); la g. di Neumann, descritta all’interno di ciascun tubulo dentale, sarebbe costituita di sostanza ...
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nervoso
nervóso agg. [dal lat. nervosus «muscoloso, vigoroso», der. di nervus: v. nervo]. – 1. a. Che è proprio dei nervi o si riferisce ai nervi. In anatomia: sistema n., complesso di organi che, collegando le varie parti dell’organismo e...
nastro
s. m. [dal got. *nastilō «cinghia»]. – 1. a. Tessuto liscio o operato, di piccola altezza, comunem. di seta o di cotone, fabbricato con particolari telai e usato per guarnizioni, orlature, legature: un metro, un pezzo di n.; orlare,...