Anatomia
Elemento costitutivo del sistema nervoso periferico (fig. 1), formato essenzialmente di fibre, ognuna delle quali è identificabile nel prolungamento cilindrassile di un neurone ed è provvista [...] , dopo un tragitto più o meno lungo, si suddivide in vari rami: il maggiore, o ramo dorsale, che fornisce fibrenervose alla parte dorsale della muscolatura assiale e alla cute del dorso; il ramo ventrale, che provvede all’innervazione delle parti ...
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L’organo attivo della funzione motoria. L’insieme dei m. di un corpo vivente o di parte di esso, considerati in rapporto alla loro funzione o alle loro caratteristiche istologiche, costituisce il sistema [...] ecc.). Nei m. vi è una rete venosa, arteriosa e linfatica molto ricca; le fibrenervose, assai numerose, sono sensitive e motrici. Le fibre motrici terminano con le piastre neuromuscolari. La più piccola unità funzionale, costituita da un motoneurone ...
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Tessuto differenziato formato da cellule che hanno una spiccata attività contrattile, per la presenza nel loro citoplasma di particolari fibrille. È distinto in: striato, cardiaco e liscio.
Tessuto m. [...] neuromuscolare, detta anche placca motrice, che rappresenta il punto di contatto fra le ramificazioni terminali della fibranervosa motrice e la fibra muscolare.
Le miofibrille, che hanno il diametro di circa 1 μm, al microscopio ottico mostrano una ...
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Parte della fisiologia che studia sia i fenomeni che sono provocati nell’organismo animale dall’applicazione di un potenziale elettrico, sia le manifestazioni elettriche che si svolgono nell’organismo [...] di potenziale tra due punti di un tessuto di diverso grado di attività). L’analisi dei fenomeni bioelettrici delle fibrenervose, dovuta nelle sue linee essenziali a J. Erlanger e H.S. Gasser, ha contribuito considerevolmente alla comprensione delle ...
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Istologo e patologo italiano (Corteno, Brescia, 1843 - Pavia 1926). Figlio di un medico, studiò medicina a Pavia ed ebbe tra i suoi maestri B. Paninza ed E. Dehl. Dopo la laurea (1865), entrò [...] protoplasmatici; offrì una classificazione delle cellule in base alla struttura del loro prolungamento nervoso, che può andare a formare il cilindrasse di una fibranervosa o suddividersi in un fitto intrico di rami; dimostrò che i prolungamenti ...
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In anatomia, ghiandola endocrina situata sotto la base dell’encefalo entro una escavazione ossea del corpo dello sfenoide, detta sella turcica (v. fig.).
Nell’i. si distinguono, dal punto di vista anatomico [...] colloide. Esso elaborerebbe un ormone (intermedina) favorente l’espansione dei melanofori. La neuroipofisi è formata da fibrenervose e da cellule: alcune considerate specifiche e dette pituiciti, altre basofile.
Sebbene di piccole dimensioni (il ...
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di Rita Levi-Montalcini (da Enciclopedia della Scienza e della Tecnica, vol. II, 2007, pp. 177-188)
Non è azzardato affermare che la scoperta del Nerve growth factor (NGF), presto seguita dall'identificazione [...] per ventiquattro ore in vitro, in prossimità, ma non a diretto contatto dei tumori, si diramava un fittissimo alone di fibrenervose a forma di raggiera. Al contrario, gangli coltivati soli o in presenza di altri tessuti normali o neoplastici davano ...
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Manufatto di legno, di ferro, di muratura o di cemento armato che serve per assicurare la continuità del corpo stradale o ferroviario nell’attraversamento di un corso d’acqua o di un avvallamento del terreno. [...] tegmento da due nastri di sostanza bianca, i lemnischi (➔) mediali, fibrenervose che trasmettono stimoli sensitivi. Il tegmento comprende la formazione reticolata, costituita da fibre che decorrono in varie direzioni e da accumuli di sostanza grigia ...
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Botanica
P. radicale
In fisiologia vegetale, la p. che spinge verso l’alto la linfa nei vasi del fusto delle piante terrestri e che si origina nella radice, forse in corrispondenza all’endoderma; è uno [...] di adrenalina e noradrenalina. Queste tre aree, oltre a essere collegate fra loro, lo sono anche, attraverso dispositivi di fibrenervose, con un centro dell’ipotalamo e con la corteccia cerebrale; d) centro ipotalamico, in cui si possono distinguere ...
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Anatomia e medicina
Formazione molle di vario tipo racchiusa, circoscritta o protetta dal tessuto osseo.
M. allungato
La regione di transizione fra encefalo e m. spinale.
Anatomia comparata
Deriva embriologicamente [...] . Dalla superficie del m., in ciascuna metà laterale e con disposizione seriata, si distaccano esili gruppi di fibrenervose (radicole) che si raccolgono in formazioni cordoniformi più voluminose, dette radici (radici spinali anteriori, o di moto ...
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nervoso
nervóso agg. [dal lat. nervosus «muscoloso, vigoroso», der. di nervus: v. nervo]. – 1. a. Che è proprio dei nervi o si riferisce ai nervi. In anatomia: sistema n., complesso di organi che, collegando le varie parti dell’organismo e...
nastro
s. m. [dal got. *nastilō «cinghia»]. – 1. a. Tessuto liscio o operato, di piccola altezza, comunem. di seta o di cotone, fabbricato con particolari telai e usato per guarnizioni, orlature, legature: un metro, un pezzo di n.; orlare,...