imitazione
Insieme di processi cognitivi che portano a modellare il proprio comportamento su quello di un altro individuo, in maniera conscia oppure inconscia.
Imitazione in psicologia
Sin dalle prime [...] osserva un conspecifico eseguire gesti noti; tali neuroni specchio fanno parte di un complesso sistema di aree e fibrenervose che, nel cervello dei primati, è composto dalla cortecce temporale superiore, parietale posteriore e frontale inferiore ed ...
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assone
Prolungamento del corpo cellulare (soma) di una cellula nervosa, o neurone. Viene anche detto neurite o cilindrasse. Funge da cavo conduttore di collegamento, rivestito di una guaina elettricamente [...] senza rivestimenti, l’assone viene poi ricoperto da una o più guaine che lo trasformano in fibranervosa. Le fibre del sistema nervoso periferico sono rivestite dalla cosiddetta guaina di Schwann o nevrilemma, costituita da particolari cellule gliali ...
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visione
Processo tramite il quale gli stimoli luminosi vengono percepiti e raccolti dall’occhio, inviati alla corteccia cerebrale e lì interpretati. La luce parte dal punto fissato e, attraversando i [...] nervo ottico, che attraversa l’orbita e raggiunge la fossa cranica media. Le fibrenervose dell’emiretina temporale dell’occhio omolaterale e fibrenervose dell’emiretina nasale dell’occhio controlaterale proseguono da questo punto nei tratti ottici ...
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prione
Proteina normalmente presente nel cervello e in altri tessuti (milza) dei mammiferi, incluso l’uomo. La funzione dei p. è quella di favorire la trasmissione dei messaggi tra le cellule nervose. [...] posseggono tuttavia anche effetti positivi, infatti servono paradossalmente a proteggere le fibrenervose dalla perdita di mielina, l’isolante che permette la trasmissione nervosa, come ha dimostrato Adriano Aguzzi dell’Università di Zurigo: egli ha ...
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Varolio, Costanzo
Medico (Bologna 1543 - ivi 1575). Ebbe la cattedra di anatomia e chirurgia all’univ. di Bologna, quindi, chiamato a Roma dal pontefice Gregorio XIII, quella di anatomia alla Sapienza [...] corticali del cervello vanno alla periferia del corpo e le fibrenervose che portano gli impulsi sensitivi ai centri.
Patologia
L’interruzione a livello pontino delle fibre per i movimenti volontari ha per conseguenza paralisi e disturbi sensitivi ...
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acetilcolina
Estere acetico della colina, principale mediatore chimico della trasmissione nervosa. L’a. è sintetizzata a partire dalla colina, che entra nei neuroni attraverso uno specifico trasportatore [...] , la peristalsi intestinale, la secrezione ghiandolare, ecc. In genere, l’a. è un mediatore eccitatorio. Il sistema delle fibrenervose colinergiche, ossia che liberano a. alle loro terminazioni, è diffuso sia nell’SNC sia in quello periferico. In ...
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Varolio, ponte di
Porzione ventrale del tronco dell’encefalo, detta comun. ponte (o anche protuberanza anulare), descritta nel 16° sec. dal medico Costanzo Varolio. Ha la forma di un rilievo trasversale [...] ponte è separato dalla parte dorsale, o tegmento, da due nastri di sostanza bianca, i lemnischi mediali, formati da fibrenervose il cui compito è la trasmissione degli stimoli sensitivi. Nel tegmento si trovano i nuclei di origine di alcuni nervi ...
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agopuntura
Infissione di aghi in particolari punti del corpo a scopo curativo, eseguita da personale appositamente preparato e mediante tecniche specifiche. L’a. nacque in Cina circa 5.000 anni or sono [...] corticali e sottocorticali mediante a.; studi di risonanza magnetica, applicati all’analgesia, hanno dimostrato che l’a. manuale attiva tutti i tipi di fibrenervose afferenti (A-β, A-δ e C), mentre l’elettroagopuntura eccita A-β e A-δ. Il segnale ...
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cranici, nervi
Nervi i cui nuclei di origine sono compresi nella cavità del cranio. I nervi c. sono dodici paia; a parte i primi due, che originano rispettivamete dal telencefalo e dal diecefalo, gli [...] , il nervo vago anche parte del torace e dell’addome. Possono essere costituiti da tutti e quattro i tipi di fibrenervose (motorie e sensitive, ciascuna sia somatica sia viscerale), oppure avere anche solo una o due delle quattro componenti. Sono ...
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Reil, Johann Christian
Medico tedesco (Rhaude, Frisia, 1759 - Halle 1813). Svolse indagini sull’anatomia dell’encefalo, insegnò clinica medica a Halle (1788). Particolarmente notevole fu l’opera svolta [...] opportunamente allestite. Per quanto attiene ai trattamenti psichici, però, R. si attardò su posizioni retrive. Nastro di R.: il fascio di fibrenervose che raggruppa tutte le vie sensitive e sensoriali, che risalgono verso il cervello, eccettuate le ...
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nervoso
nervóso agg. [dal lat. nervosus «muscoloso, vigoroso», der. di nervus: v. nervo]. – 1. a. Che è proprio dei nervi o si riferisce ai nervi. In anatomia: sistema n., complesso di organi che, collegando le varie parti dell’organismo e...
nastro
s. m. [dal got. *nastilō «cinghia»]. – 1. a. Tessuto liscio o operato, di piccola altezza, comunem. di seta o di cotone, fabbricato con particolari telai e usato per guarnizioni, orlature, legature: un metro, un pezzo di n.; orlare,...