RAYON
Giovanni BAVESTRELLI
Carlo RODANO
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. Fibra tessile artificiale ottenuta trasformando, con processi chimici e meccanici, la cellulosa in filamenti atti a essere utilizzati nell'industria tessile.
Per [...] i linters di cotone sgrassati e sbiancati. Il cellulosio del cotone viene trasformato in nitrocellulosa mediante la .000 a kg. 48.251.600, comprese in quest'ultime cifre anche le fibre corte (fiocco) e il numero delle filiere attive da 89.857 a 105. ...
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TESSILI Se negli ultimi 15-20 anni non si è avuta la comparsa di nuove classi di fibre (salvo le elastomeriche) si è però assistito all'affermarsi delle fibre chimiche che hanno assunto importanza notevolmente [...] per tute, ecc.); si usano da sole e in mischia con lana, cotone, per maglieria.
Fibrecellulosiche. - Da alcuni anni la produzione mondiale di fibrecellulosiche è rimasta pressoché stazionaria, ciò però non vuol dire che la loro tecnologia non abbia ...
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Metodo fisico di separazione che permette di frazionare una miscela nei suoi componenti sfruttando la differente distribuzione fra due diverse fasi messe a contatto. La c., sviluppata per la prima volta [...] ripartizione, nella quale la fase stazionaria è costituita da un liquido, in genere acqua, supportato dall’intreccio di fibrecellulosiche che costituiscono la carta; attraverso la carta un altro liquido percola in caduta ( c. discendente), o sale ...
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La serie di operazioni che subiscono le fibre tessili (➔ fibra) per dare origine ai filati. Nella tecnologia delle tecnofibre, la f. consiste nell’estrusione di una soluzione o di una massa fusa attraverso [...] chimiche a taglio laniero; f. su filatoio elettrostatico, adatta a ogni tipo di fibra; f. senza torsione, solo per fibrecellulosiche; f. a fili fasciati, per fibre acriliche di elevata finezza.
Il filatoio
La macchina che effettua le principali ...
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La parte solida e compatta del tronco, dei rami e delle radici degli alberi.
Struttura
Tessuto tipico delle piante vascolari, il l. è costituito da lunghe cellule disposte in fasci longitudinali (elementi [...] minor pregio (di soia ecc.).
Pasta di l. Materia prima per la fabbricazione della carta, costituita da un ammasso di fibrecellulosiche ottenute dal l. per trattamenti meccanici. I tronchi di l. tagliati in tratte di 60-100 cm di lunghezza, spaccati ...
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Sostanza formata dalla combinazione di più molecole uguali (monomeri) tra loro.
Generalità
Tipologie. Si possono avere p. formati dalla combinazione di 2, 3, 4 ecc. molecole, che prendono il nome rispettivamente [...] hanno anche buone caratteristiche di adesività. Impieghi molto importanti trova infine l’innesto di p. sintetici sulle fibrecellulosiche naturali e artificiali per migliorare la resistenza all’abrasione, alle pieghe, agli agenti chimici e ai batteri ...
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vapore Lo stato gassoso di una sostanza.
Fisica
Propriamente, un aeriforme ha il nome di v. quando la temperatura a cui si trova la fase gassosa è inferiore alla temperatura critica (in caso contrario [...] e di rendere più dolce la mano del tessuto; per i tessuti di cotone o composti da fibrecellulosiche, pure o in mischia con fibre sintetiche, la vaporizzatura fissa il colorante, o serve per polimerizzare sul tessuto le resine o altri prodotti ...
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La fabbricazione della carta non ha subito in questi ultimi tempi innovazioni di carattere profondo, ma solo perfezionamenti che si possono riassumere in una maggiore potenzialità delle macchine e degli [...] metà del secolo XIX, la ricerca cioè di nuove fibre adatte alla fabbricazione della carta. Allora erano i cenci l'effetto di accelerare l'aggressione delle sostanze non cellulosiche.
Più recenti brevetti prevedono anche trattamenti misti, cioè ...
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PLASTICHE, MATERIE (XXVII, p. 493; App. I, p. 942; App. II, 11, p. 555)
Giovanni CRESPI
Come è già noto, col nome di m. (o masse) p. si comprendono prodotti costituiti o contenenti, come ingrediente [...] radicalico; si ottiene una resina infusibile ed insolubile. Tale resina può essere rinforzata con fibre di vetro, di amianto, fibrecellulosiche o sintetiche ottenendo i cosiddetti plastici rinforzati che possono essere facilmente sagomati anche in ...
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(IV, p. 26; App. II, I, p. 228; III, I, p. 120)
A. è parola greca (ἀϱχαιολογία), introdotta nella letteratura storica da Tucidide, ripresa da Platone, Diodoro Siculo, Dionigi di Alicarnasso, per indicare [...] metallici (armi, utensili, monili). Dalle impronte lasciate su questi materiali è stato possibile risalire alle fibre dei tessuti (seta, lana, fibrecellulosiche), ai trattamenti subiti dai tessuti, ai coloranti usati per la loro tintura, ecc.
Un ...
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cellulosico
cellulòṡico agg. [der. di cellulosa] (pl. m. -ci). – 1. Di cellulosa, ricco di cellulosa; si dice in partic. delle pareti cellulari delle piante, quando constano in prevalenza di cellulosa. 2. Che deriva dalla cellulosa: fibre...
legno
légno s. m. [lat. lĭgnum]. – 1. a. In botanica, complesso di elementi istologici che si trova nei fusti, nei rami e nelle radici delle piante vascolari; è caratterizzato dalla presenza di elementi conduttori morti con parete lignificata...