imbedding
imbedding 〈imbèdin〉 [s.ingl. "lettiera", der. di bed "letto", usato in it. come s.m.] [LSF] L'operazione di inserire completamente una struttura fisica in un'altra, per es. la parte centrale [...] di una fibraottica nel cilindroide costituente il rivestimento e, nei materiali compositi, l'inserzione di un materiale nella matrice formata da un altro materiale. ◆ [ALG] Particolare tipo di applicazione differenziabile: v. varietà differenziabili ...
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monomodale
monomodale [agg. Comp. di mono- e modale "che ha una sola modalità"] [PRB] Distribuzione m.: che ha una sola moda, lo stesso che distribuzione unimodale. ◆ [OTT] Fibraottica m.: quella caratterizzata [...] da un solo modo di propagazione: v. guida ottica: III 134 d. ...
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fibrafibra [Der. del lat. fibra] [LSF] Denomin. di oggetti, di varia natura, caratterizzati da forma allungata o filamentosa, molto flessibili e in genere tessili. ◆ [ALG] Ognuno degli elementi costitutivi [...] degli spazi fibrati (→ fibrato). ◆ [BFS] Struttura microscopica o submicroscopica di cellule di tessuti ◆ [OTT] F. ottica a gradiente d'indice e a gradino d'indice: v. guida ottica: III 134 f, 132 d. ◆ [OTT] F. ottica monomodale e multimodale: v ...
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spazio Sostantivo polisenso che designa in generale un’estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri dal punto di vista filosofico, [...] più strettamente a quella di regione (➔), nell’ottica funzionalista e sistemica.
Lo s. geografico rimane in un ricoprimento di B). La varietà S risulta così essere fibrata mediante un sistema di sottovarietà diffeomorfe a F, pur senza essere in ...
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Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici [...] che condensano su un supporto. Questo metodo si usa, tra l’altro, per realizzare preforme per la produzione di fibreottiche, e consente di ottenere, variando la composizione nella fase vapore, un gradiente controllato dell’indice di rifrazione nelle ...
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Anatomia e medicina
Organo di senso per la ricezione degli stimoli luminosi, che vengono trasmessi ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive.
Anatomia comparata
Invertebrati
Molti Invertebrati [...] ; una zona rotondeggiante e biancastra, situata medialmente e un po’ inferiormente alla macula: è la papilla ottica, in cui convergono le fibre del nervo ottico e che nella parte centrale presenta una escavazione in cui emergono i vasi destinati alla ...
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Editoria
Libro contenente le indicazioni necessarie alla visita di un museo o complesso monumentale, di una città, di un’intera regione o Stato. Precedenti della g. come illustrazione sistematica di paesi [...] un andito non rettilineo. Un tipo particolarmente interessante è la cosiddetta g. ottica a fibre (➔ fibra).
Le g. ottiche hanno trovato grande applicazione nel settore dell’ottica integrata, consentendo la realizzazione di dispositivi in cui circuiti ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1961-1970
1961-1970
1961
Famiglia universale. Il giapponese Masatake Kuranishi mostra che esiste sempre un certo tipo di famiglia olomorfa di strutture complesse [...] da 1024 bit che rappresenta la prima realizzazione delle memorie successivamente usate nei personal computer.
Realizzate fibreottiche di largo uso pratico. Si tratta di filamenti di materiale trasparente (vetro, quarzo fuso, plastica) flessibili ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1951-1960
1951-1960
1951
Sui gruppi di omotopia e di omologia. In una serie di articoli (Homologie singulière des espaces fibrés) Jean-Pierre Serre fornisce [...] di Conversi e Gozzini' per la sua capacità di visualizzare la traiettoria di particelle elettricamente cariche.
Nasce l'ottica a fibre. Lo sviluppo di tale tecnica è l'applicazione della scoperta compiuta dal fisico tedesco Abraham van Hell in base ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. Meccanica e ingegneria
Massimo Corradi
Meccanica e ingegneria
Alla fine del XVII sec. e forse anche agli inizi di quello successivo, prima della formalizzazione del calcolo [...] Tali strumenti dovevano essere in grado di rappresentare, nell'ottica newtoniana, le linee in quanto generate "per moto (σ=σlim), osservando che esiste anche un limite all'elongazione delle fibre di cui è composta la trave e, tra queste, ne individua ...
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fibra
s. f. [dal lat. fibra]. – 1. a. In istologia, struttura microscopica o submicroscopica di tessuti animali, caratterizzata da forma allungata, da natura per lo più filamentosa, dotata di particolari qualità (resistenza, flessibilità,...
ottico
òttico agg. e s. m. [dal gr. ὀπτικός, dalla radice ὀπ- «vedere»] (pl. m. -ci). – 1. agg. Che concerne la vista, l’occhio, la visione: sensazioni o.; nervi o., il secondo paio dei nervi cranici dei vertebrati, costituiti dai prolungamenti...