Insieme delle scienze che studiano in modo ipotetico-deduttivo entità astratte come i numeri e le misure: la m. pura studia i problemi matematici indipendentemente dalla loro utilizzazione pratica; alla [...] di un’equazione da un membro all’altro).
Dal Duecento al Cinquecento. - Intorno al 1200 un mercante italiano, Leonardo Fibonacci (detto L. Pisano), visitò l’Oriente arabo ed ebbe così modo di impadronirsi della cultura matematica araba. Nel Liber ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Le discipline matematiche
Menso Folkerts
Richard P. Lorch
Anne Tihon
Le discipline matematiche
La matematica nell'Europa latina
di [...] gli Elementi, i Data, l'Optica e la Catoptrica di Euclide, l'Almagesto di Tolomeo e l'Institutio physica di Proclo. Leonardo Fibonacci (detto anche Leonardo da Pisa, 1170 ca.-m. dopo il 1240) conosceva la traduzione degli Elementi ed è forse l'autore ...
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Il Rinascimento. Verso una nuova matematica
Enrico Giusti
Paolo Freguglia
Pier Daniele Napolitani
Pierre Souffrin
Verso una nuova matematica
Introduzione
di Enrico Giusti
A chi si volga alla matematica [...] del Frate e tacendo l'opere sue buone. (L'algebra, ed. 1966, p. 8)
Due secoli più tardi, anche Leonardo Fibonacci subiva la stessa sorte: Giovan Battista Guglielmini, che ne stava scrivendo l'elogio, non riusciva a procurarsi un esemplare del Liber ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La rinascita delle matematiche
Pier Daniele Napolitani
Il problema
Quando, sul finire del 17° sec., nasce il nuovo universo newtoniano, al tempo stesso vedono la luce nuovi oggetti matematici (polinomi, [...] . Il primo è quello della cultura matematica delle scuole d’abaco, una tradizione che risale al Liber abaci (1202) di Leonardo Fibonacci e che è alla base della formazione di tutti coloro che non frequentano l’università e che non si avviano a una ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Teoria e pratica nel Medioevo
Guy Beaujouan
Teoria e pratica nel Medioevo
L'Alto Medioevo
Il giudizio negativo, talvolta velato di [...] per la precisione nel calcolo delle distanze si sia manifestato all'epoca e nella patria del celebre matematico Leonardo Fibonacci.
Nel XIII sec. nacque la 'navigazione quantitativa', per la quale erano necessarie ai migliori piloti non soltanto una ...
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Numerazione
Walter Maraschini
Come si denominano e come si scrivono i numeri
In ogni lingua i numerali, cioè le parole che indicano i numeri, sono diversi: uno, due, tre in italiano diventano one, two, [...] e con il segno 0, che gli Arabi chiamano zefiro, si scrive qualunque numero, come si mostra qui di seguito». Fibonacci annuncia solennemente un fatto per noi scontato, cioè che con i simboli introdotti si può scrivere qualunque numero. Inoltre, lo ...
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La civilta islamica. Introduzione. Le scienze nell'Islam classico e la periodizzazione della storia della scienza
Roshdi Rashed
Introduzione. Le scienze nell'Islam classico e la periodizzazione della [...] ' nel caso di una stessa scienza e di una medesima entità culturale. Invano si cercheranno motivi che ne giustifichino l'utilizzo per Leonardo Fibonacci e non per Luca Pacioli; o per al- Karaǧī, alla fine del X sec., e non per al-Yazdī all'inizio del ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. La rinascita degli studi geometrici nel mondo latino
Menso Folkerts
La rinascita degli studi geometrici nel mondo latino
La tradizione [...] geometrica le possibili forme. Quest'opera ebbe ampia risonanza in Occidente e fu utilizzata tra gli altri da Leonardo Fibonacci, Campano da Novara, Tommaso Bradwardine e Luca Pacioli.
Le traduzioni dei due scritti sul teorema delle trasversali di ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. La matematica ebraica
Tony Lévy
La matematica ebraica
Gli studiosi ebrei arabofoni che vivevano nei paesi dell'Islam rappresentavano una [...] medievale è stata più volte sottolineata; a questo proposito basta citare il suo influsso sulla Practica geometriae di Leonardo Fibonacci, nel XIII secolo.
᾽Avrāhām ibn ῾Ezrā nacque a Toledo, o forse a Tudela in Navarra. Aveva una formazione araba ...
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successione
successióne s. f. [dal lat. successio -onis, der. di succedĕre «succedere»]. – 1. Il succedere ad altri, cioè il subentrare, il prendere il posto di un altro in una carica, in un ufficio, in un titolo, nella proprietà di un bene,...
zero
żèro agg. e s. m. [dal lat. mediev. zèphyrum, adattam. (Leonardo Fibonacci nel Liber abbaci, 1202) dell’arabo ṣifr «nulla, zero», calco del sanscr. śūnyá «vuoto» e poi «zero» (v. anche cifra)]. – 1. a. Primo numero della successione naturale...